Velodyne: LIDAR in "alta definizione" per la guida autonoma
Velodyne VLS-128 è il nuovo LIDAR in alta definizione per il futuro della tuida autonoma

L'alta definizione è diventata di primaria importanza ormai in tutti i settori: se nel mondo di TV e videogiochi il 4K ha cambiato le carte in tavola, anche nel settore delle auto queste due paroline sono fondamentali. La guida autonoma, ad esempio, è partita dalle basi delle mappe in alta definizione, in grado di posizionare (complice ovviamente il GPS) la vettura con una precisione tale da consentire il pilota automatico. La risoluzione dell'immagine è importante poi nelle telecamere che devono riconoscere segnaletica e si affiancano al LIDAR.
Cos’è il LIDAR
Senza scendere troppo nei tecnicismi, il LIDAR è uno strumento che determina le distanze di un oggetto utilizzando impulsi laser e si differenzia dal radar perché impiega la luce al posto delle onde radio. Il concetto alla base è simile dato che per misurare le distanze si utilizza la solita formula basata sul tempo trascorso fra l'emissione dell'impulso e la ricezione del segnale. Fisica di base che riprende i concetti di velocità, spazio e tempo.
Il LIDAR in HD
Chiarite le basi, possiamo parlare della nuova proposta di Velodyne, azienda del settore che ha svelato il VLS-128, un sensore da record perché riesce a raddoppiare il numero di raggi laser "sparati" arrivando a 128. La cosa interessante è che lo fa in un dispositivo che è più piccolo del 70%, crescendo quindi esponenzialmente nel rapporto prestazioni/dimensioni.
Da qui il parallelo con l'alta risoluzione: proprio come Full HD prima e 4K poi hanno cambiato l'esperienza visiva in termini di qualità e dettaglio dell'immagine, così il nuovo LIDAR in alta definizione fa per le auto a guida autonoma, riuscendo ad aumentare la risoluzione della ricostruzione del mondo esterno.
VLS-128 restituisce al chipset una scena a 360 gradi intorno al veicolo raggiungendo una portata di 300 metri massimo e soprattutto una precisione di circa 3 centimetri. L'immagine mostra chiaramente la differenza: se la situazione di partenza restituisce già un buon risultato, il nuovo sensore migliora notevolmente il livello di dettaglio, cosa che si ripercuote nella vita di tutti i giorni su una sicurezza maggiore. Che poi significa auto sempre più in grado di fronteggiare la vita reale, anche alle velocità autostradali.