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FCA espande le proprie attività in Cina | RUMOR

Il costruttore italo-americano potrebbe ampliare i termini della joint venture con i cinesi di GAC per la produzione di nuovi modelli in Cina e l'importazione in USA del marchio cinese Trumpchi.

FCA espande le proprie attività in Cina | RUMOR
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Simone Facchetti
Simone Facchetti
Pubblicato il 21 nov 2017

Dopo un inizio non particolarmente brillante, la joint venture tra Fiat Chrysler Automobiles e il colosso cinese Guangzhou Automobile Group potrebbe presto ampliarsi con lo sviluppo di nuovi modelli e un'espansione dei siti produttivi nel Paese del Dragone, oltre al lancio del nuovo brand Trumpchi negli USA da parte di Guangzhou.

Lo riportano i colleghi di Automotive News, citando una dichiarazione del presidente di Guangzhou Feng Xingya, secondo cui "entrambe le aziende starebbero esplorando la possibilità di espandere i termini della collaborazione". Questo nonostante in FCA abbiano deciso di non commentare a riguardo.

La joint venture Guangzhou-FCA è attiva fin dal 2010 ma solo dal 2012, data di lancio delle vetture Fiat Viaggio e Ottimo, la partnership ha iniziato ad avere un risvolto produttivo in Cina. A partire dal 2014, inoltre, nel paese asiatico vengono costruiti e venduti tutti i modelli del marchio Jeep destinati al mercato locale (ad eccezione di Grand Cherokee e Wrangler, prodotte negli USA per tutto il mondo). 

Se da un lato i modelli Fiat si sono rivelati un flop (oltretutto non poteva andare diversamente, visto che la Dodge Dart è stata cancellata dai piani di FCA, come del resto tutte le altre berline medie e compatte americane), le vendite dei modelli Jeep vanno a gonfie vele: basti pensare che, nel solo 2016, le vendite della joint venture in China sono più che triplicate rispetto al 2015, con oltre 145.000 esemplari venduti. E il meglio deve ancora venire, con il debutto nei prossimi anni di un nuovo SUV ibrido a 7 posti derivato dal concept Yuntu.

Dall'altra parte, anche gli automobilisti americani potrebbero beneficiare dell'accordo tra FCA e il partner cinese, che ha in programma di lanciare sul mercato USA il proprio brand locale Trumpchi, il cui nome cade proprio a fagiolo per entrare nelle grazie dell'attuale Presidente. Se Trumpchi avrà successo, allora Guangzhou potrà valutare se spostare la produzione di queste vetture oltreoceano. 

Nel frattempo, sono tanti i costruttori che hanno formato delle joint venture con gruppi automobilistici cinesi per espandere le proprie attività industriali e commerciali nel primo mercato auto del mondo, nonché il più promettente per le auto elettriche, vero punto cardine della mobilità dei prossimi anni. Ford e Volkswagen sono in prima linea.

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