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Auto elettriche in Italia: meno inquinamento, costi variabili e vendite in cauto aumento

Una recente ricerca pubblicata da Avvenia dimostra come le auto elettriche stiano pian piano diffondendosi nelle nostre città. Ecco alcuni dati a riguardo.

Auto elettriche in Italia: meno inquinamento, costi variabili e vendite in cauto aumento
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Simone Facchetti
Simone Facchetti
Pubblicato il 6 nov 2017

Secondo una ricerca effettuata da Avvenia, il numero delle auto elettriche in Italia nel 2016 è stato di 1.373 esemplari, pari allo 0,1% delle immatricolazioni. Numeri irrisori in assoluto (un’auto ogni cinquemila circolanti è elettrica), ma che potrebbero aumentare esponenzialmente nel giro di pochi anni.

Numeri bassi, ma sbilanciati verso grandi centri urbani: non si può certo parlare di boom, ma la crescente presenza delle auto elettriche nelle nostre città è ormai sotto gli occhi di tutti ed è un fenomeno da analizzare con attenzione. Sulla scia di Stati Uniti, Cina e Giappone, i mercati forse più maturi in questo ambito, le vendite stanno aumentando cautamente anche nel Bel Paese.

Nel nostro paese, dunque, le vendite aumentano ma non decollano, anche se i numeri del parco circolante offrono già i primi risultati in termini di benefici per l’ambiente. Secondo l’azienda leader nell’efficienza energetica, infatti, i gas serra si riducono di molto rispetto ai motori a combustione interna, specie se consideriamo l’intero ciclo di vita della produzione elettrica: da 120 gCO2/km delle migliori EURO 6 a 40 gCO2/km delle auto elettriche. Se consideriamo che saranno 150 milioni di veicoli elettrici in circolazione nel 2040 (dati Avvenia), contro l’1,3 milioni di auto elettriche di oggi, alimentate per il 37% da energie rinnovabili che invece oggi rappresentano il 23%, i vantaggi ambientali delle elettriche sono sotto gli occhi di tutti.

Da

In un’ottica di decenni, Avvenia ci mostra come perderanno valore il petrolio, il platino ed il palladio e si rivaluteranno invece il cobalto ed il litio. Quello che è stato considerato per anni “oro nero" perderà il trono a vantaggio del litio, che sta già guadagnando il soprannome di “petrolio bianco". Le batterie dei veicoli elettrici sono fatte proprio di questo minerale. 

Un altro elemento chiave per il futuro delle batterie per auto elettriche è il cobalto. Gli esperti di Avvenia stimano che l’80% delle auto elettriche userà il cobalto per estendere la loro autonomia. Ma la fornitura del minerale affronta i rischi politici del principale fornitore mondiale, la Repubblica Democratica del Congo, e la speculazione degli investitori che si aspettano che il prezzo possa salire alla fonte. Le richieste di questo elemento potrebbero salire di ben 70 mila tonnellate al giorno per ogni punto percentuale di quota di mercato che le vetture elettriche guadagneranno a discapito di quelle tradizionali. 

Anche i prezzi dell’elettricità, però, aumenteranno. Uno degli aspetti problematici delle vetture elettriche, infatti, è il costo dell’energia per ricaricare le automobili, un costo che può variare molto di più di quello della benzina o del gasolio, in funzione di come e di dove si effettua la ricarica.

Anche per questo, molti modelli elettrici sotto i 30 mila euro non includano la batteria che viene poi noleggiata dalla casa madre a costi extra così come la necessaria attrezzatura per la ricarica da colonnina pubblica oppure per il «wallbox» da installare nel proprio garage.

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