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Daimler, Zetsche: "La Cina è il turbo per l'industria del futuro"

Daimler è da tempo impegnata nel mercato cinese e con le ultime dichiarazioni del Presidente Zetsche rinnova l'intento di puntare sull'elettrico e sull'auto connessa per il futuro. Il turbo dell'industria del futuro Che il mercato cinese giochi un ruolo

Daimler, Zetsche: "La Cina è il turbo per l'industria del futuro"
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Alessio Frassinetti
Alessio Frassinetti
Pubblicato il 20 mar 2017

Daimler è da tempo impegnata nel mercato cinese e con le ultime dichiarazioni del Presidente Zetsche rinnova l’intento di puntare sull’elettrico e sull’auto connessa per il futuro.

Il turbo dell’industria del futuro

Che il mercato cinese giochi un ruolo fondamentale nella partita dell’elettrificazione e della connettività estrema in auto è un dato di fatto (vuoi per i numeri in ballo e vuoi per lo stato di avanzamento dello sviluppo della tecnologia negli ultimi anni) e da adesso anche Daimler, con le parole pronunciate dal Presidente Dieter Zetsche al China Development Forum, benedice il mercato cinese come “il turbo per il cambiamento dell’industria automotive".

“L’industria automobilistica sta attraversando un cambiamento enorme: la connettività, la guida autonoma, la condivisione e la mobilità elettrica. Ognuno di questi ha il potere di trasformare tutta la nostra industria da capo a piedi. E credo che la Cina possa essere ‘il turbo’ di questa trasformazione. La mobilità elettrica per esempio si sta sviluppando rapidamente qui. Noi puntiamo a contribuire ulteriormente a questo sviluppo e abbiamo in programma di produrre la nostra nuova generazione di modelli elettrici Mercedes-Benz anche in Cina. Siamo impegnati a realizzare l’innovazione e crediamo di avere un obiettivo comune con i nostri partner: un’industria automobilistica sostenibile e di grande potenzialità in Cina"

Certamente introdurre le auto elettriche in Cina aiuterebbe ad alleviare i problemi di inquinamento che il Paese sta sperimentando ormai da anni tanto che, in toni trionfalistici, il premier cinese Li Keqiang ha annunciato al recente Congresso nazionale del Popolo di voler “riportare il blu nel cielo". Il vero nodo però è l’inquinamento prodotto in larga parte proprio dall’industria e non solo quella dell’auto ovviamente. Ma Daimler ci crede e punta a rendere la produzione “più sostenibile".

Due/terzi delle auto nascono in Cina

Oggi, circa due terzi delle autovetture Mercedes-Benz vendute in Cina sono prodotti localmente. Una chiave di questo successo è stato l’accento posto sulla ricerca e lo sviluppo su base locale perché attualmente Daimler impiega 700 ingegneri e progettisti. Insieme al suo partner cinese BAIC, nel 2016 è stato concordato l’investimento di quattro miliardi di RMB (oltre 500 milioni di euro) per l’ulteriore espansione della fabbrica di motori con sede a Pechino.

Daimler ha lanciato di recente la nuova Classe E a passo lungo in Cina segnando una pietra miliare sullo sviluppo della guida autonoma, con una serie di tecnologie e servizi di connettività su misura per i clienti locali. In qualità di fornitore di servizi di mobilità, Daimler è stata la prima Casa automobilistica premium ad offrire il car-sharing in Cina grazie a Car2Go, che ha lanciato il servizio a Chongqing in aprile 2016.

Dalla Denza alla Classe E

Daimler produce e vende in Cina altri modelli a batteria come le ibride C 350 e 350 L plug-in. Ulteriore conferma della volontà di sviluppare il mercato elettrico in Cina è il lancio recente della Denza 400 con, appunto, 400 Km di autonomia elettrica. Mentre il mercato cinese ha un grande potenziale nel settore della mobilità elettrica, Daimler “continuerà a investire in attività di Ricerca & Sviluppo per sviluppare elettriche più efficienti ed eco-compatibili". L’azienda inoltre sta progettando di costruire vetture del marchio EQ lanciato allo scorso Salone di Parigi in Cina.

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