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Share'nGo: il car sharing monitora l'inquinamento

Sfruttare una flotta di auto elettriche che percorre 35.000 chilometri al giorno per combattere l'inquinamento, questa l'idea di Ecowatch-Intelligent Seed, il progetto di Share'ngo con Fastweb e AMAT. L'idea di trasformare le auto del car sharing in

Share'nGo: il car sharing monitora l'inquinamento
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Luigi Melita
Luigi Melita
Pubblicato il 10 mar 2017

Sfruttare una flotta di auto elettriche che percorre 35.000 chilometri al giorno per combattere l’inquinamento, questa l’idea di Ecowatch-Intelligent Seed, il progetto di Share’ngo con Fastweb e AMAT.

L’idea di trasformare le auto del car sharing in rilevatori mobili per monitorare l’inquinamento, un po’ come fatto con i piccioni a Londra, diventerà realtà a partire dal primo maggio 2017, data in cui verranno dislocate le prime otto auto Share’nGo equipaggiate con dispositivi di rilevazione e caratterizzate dalla speciale livrea verde. Grazie ai modelli della fase sperimentale sarà possibile leggere i dati su inquinamento ambientale, temperatura e umidità dell’aria, inquinamento acustico e campi elettromagnetici, inviando tutto ad AMAT che si occuperà dell’analisi dei dati raccolti.

Fastweb ci metterà la connettività (e le auto si trasformeranno in hotspot WiFi a servizio della città) mentre l’hardware di monitoraggio sarà quello di NUVAP con N1, dispositivo in grado di rilevare fino a 24 parametri ambientali tra cui appunto inquinamento dell’aria (monossido di carbonio e polveri sottili) e qualità della stessa. A seguito del progetto di Milano saranno avviate le sperimentazioni di Amsterdam e Ningbo (Cina).

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