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Roborace, al MWC arriva Robocar: l'auto da corsa elettrica e senza pilota

Al MWC è stata presentata l'auto ufficiale che correrà nel Campionato Roborace. la Robocar sarà spinta da quattro motori elettrici per un totale di 300 kW e 320 orari di velocità massima. Le auto saranno senza pilota e soprattutto open source, su cui gli

Roborace, al MWC arriva Robocar: l'auto da corsa elettrica e senza pilota
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Alessio Frassinetti
Alessio Frassinetti
Pubblicato il 28 feb 2017

Al MWC è stata presentata l’auto ufficiale che correrà nel Campionato Roborace. la Robocar sarà spinta da quattro motori elettrici per un totale di 300 kW e 320 orari di velocità massima. Le auto saranno senza pilota e soprattutto open source, su cui gli ingegneri lavoreranno per renderle efficaci.

In occasione del Mobile World Congress di Barcellona è stata presentata la vettura ufficiale che correrà all’interno del Campionato Roborace: spinta da quattro motori elettrici da 300 kW alimentati da batterie da 520 kWh, raggiunge i 320 km/h di velocità massima. Ma la cosa più incredibile è che a condurle al limite non ci sarà un pilota esperto ma piuttosto una piattaforma open source in grado di essere sviluppata dai tecnici dei vari team, così da mettere alla frusta le componenti che domani guideranno al posto nostro. Durante la presentazione della Robocar – questo il nome della vettura – il CEO della Roborace, Denis Sverdlov, ha così aggiunto:

“Questo è un grande momento per la Roborace, dal momento che abbiamo la possibilità di condividere la Robocar con il resto del globo, di esibirla, compiendo allo stesso tempo un altro grande passo in avanti in direzione del progresso della tecnologia elettrica autonoma"

L’estetica è da film di fantascienza in quanto l’auto è tutta votata all’aerodinamica più estrema e soprattutto non deve ospitare il pilota a bordo, cosa che ha permesso di osare nelle forme ed eliminare qualsiasi ingombro nella parte centrale dell’auto. Il risultato sembra venuto dal futuro e non vediamo l’ora di vederla all’opera, anche se un primo assaggio (non finito benissimo a dire il vero) è già stato offerto in occasione del GP di Buenos Aires della Formula E.

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Le componenti della Robocar però sono attualissime, anzi: cinque LIDAR, due radar, diciotto sensori ultrasonici, due sensori ottici di velocità, sei telecamere AI, una geolocalizzazione GNSS ed a coordinare il tutto c’è il cervello elettronico PX2 della NVIDIA, capace di 24 trilioni di operazioni al secondo. Di base le Roborace dovrebbero rimanere identiche dal punto di vista hardware, mentre sarà possibile metterci le mani per quel che riguarda il software. Il processore NVIDIA Drive PX2 analizza tutti i dati provenienti dai sensori per poi ipotizzare alla velocità della luce varie situazioni possibili, processo utile a determinare dove si trova il veicolo e di calcolare una traiettoria sicura e efficiente.

Infine ad essere parte della nuova avventura di un format del tutto inedito è stata anche Michelin (non a caso è il fornitore ufficiale della Formula E) che ha pensato di mettere in campo le proprie energie per sviluppare coperture in grado di gestire la nuova dinamica di guida. La collaborazione ha così permesso di avere un nome di un certo calibro in scena ed anche di sfruttare le conoscenze dei tecnici Michelin per dotare delle migliori soluzioni possibili in gara.

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