FCA Heritage protagonista ad Automotoretrò 2017
Manca poco al nuovo appuntamento con Automotoretrò: a Torino dal 3 al 5 febbraio è di scena la 35esima edizione del salone internazionale dell'auto d'epoca ospitato dal Lingotto Fiere. Alfa Romeo, Fiat, Lancia e Abarth sono presenti nel Padiglione 1 con
Manca poco al nuovo appuntamento con Automotoretrò: a Torino dal 3 al 5 febbraio è di scena la 35esima edizione del salone internazionale dell’auto d’epoca ospitato dal Lingotto Fiere. Alfa Romeo, Fiat, Lancia e Abarth sono presenti nel Padiglione 1 con un’importante selezione di vetture storiche. Accanto a questi preziosi modelli, un’esemplare della Alfa Romeo 4C Spider.
Dopo il record di presenze della passata edizione, questo weekend torna a Torino l´appuntamento dedicato agli appassionati di motori con Automotoretrò ed Automotoracing. Per gli appassionati delle classiche l´evento torinese festeggia i suoi 35 anni, tra celebrazioni ed iniziative che accompagneranno per tutte e tre le giornate appassionati e curiosi.
Anche quest´anno Automotoretrò sarà accompagnata, per l´ottavo anno consecutivo, dalla kermesse Automotoracing, rassegna dedicata al mondo delle corse e delle alte prestazioni.
I due saloni, che convivono in modo sinergico ormai da alcuni anni, offrono un evento motoristico davvero unico: dalle auto più esclusive e veloci, fino ai mezzi d´epoca più rappresentativi, passando poi ai ricambi introvabili e alle motociclette che hanno fatto la storia.
I primi 35 anni di Automotoretrò costituiscono un traguardo importante e per questo si preannuncia un salone di altissima qualità, per regalare ai visitatori un´esperienza motoristica unica oltre che completa, per raccontare il mondo dei motori a 360°, spaziando dalle vetture che hanno fatto la storia alle supercar più performanti, richiamando così un pubblico sempre più vasto ed eterogeneo.
Le due rassegne motoristiche hanno coinvolto, durante la scorsa edizione, oltre 65.000 visitatori, 300 piloti, più di 1.200 espositori e 14 Case automobilistiche.
Tra i protagonisti più attesi della parte dedicata agli appassionati della storia dell´automobile c´è anche FCA Heritage: Alfa Romeo, Fiat, Lancia e Abarth sono presenti nel Padiglione 1 con un’importante selezione di vetture storiche.
Questo salone segna proprio il debutto del nuovo stand di FCA Heritage, dove potranno convivere vetture storiche e moderne dei quattro brand rappresentati dal dipartimento. L’esposizione di otto preziosi esemplari saprà certamente attirare l’attenzione di un pubblico esperto e appassionato proveniente da tutta Europa.
Lo spazio espositivo viene interpretato come la riproduzione di un garage anni Cinquanta, costruito attraverso la citazione di oggetti e attrezzature che direttamente o indirettamente conducono al lavoro meccanico. A prosecuzione di questo linguaggio, i servizi come uffici e storage sono ricavati in due grandi casse, ancora una volta rimando a mondi inerenti la mobilità. Un percorso progettuale in cui il recupero di elementi di base del mondo “heritage" costituisce l’asse portante del percorso narrativo dello stand.
Ogni marchio espone due auto d’epoca, secondo un criterio che prevede l’abbinamento di un modello di produzione standard accanto a un prototipo o a un esemplare unico legato alla vettura prodotta in serie. Una scelta che consente di individuare il fil rouge storico e tecnico che intercorre tra le due automobili e apprezzare allo stesso modo le vetture di serie e le rarità più eccezionali.
Al sessantesimo compleanno della Flaminia – prodotta a partire dal 1957 – è dedicata la coppia di vetture Lancia: l’affascinante Coupé Pininfarina del 1958 è affiancata dalla Loraymo del 1960 – vettura personale del famoso designer franco-americano Raymond Loewy – con cui condivide telaio e motore.
Lancia Flaminia Coupé (1958)
La carrozzeria , disegnata e realizzata da Pininfarina, era a due porte e quattro posti, e si distingue per la proporzione e l’armonia delle linee, che conferiscono alla vettura una particolare eleganza. Il modello veniva assemblato da Pininfarina e dal 1959 al 1967 ne furono costruiti in tutto 5236 esemplari.
Lancia Flaminia Loraymo (1960)
La vettura, prodotta in esemplare unico, è basata su uno chassis Flaminia Coupé ed è stata concepita dal designer industriale Raymond Loewy, noto per l’iconica bottiglia in vetro della Coca Cola ed il marchio delle sigarette Lucky Strike. Loewy, statunitense di origini francesi che era stato anche designer per la Studebaker e per alcuni costruttori di treni, disegnò la vettura per suo uso personale e la fece realizzare dal carrozziere torinese Rocco Motto. L’auto, presentata al 47esimo Salone dell’automobile di Parigi nell’ottobre del 1960 nel color ambra scuro metallizzato che sfoggia tuttora, fu denominata Loraymo, parola formata da parte del cognome e del nome del designer e che corrispondeva all’indirizzo telegrafico dello studio Loewy.
La 2600 Sprint rappresenta l’alternativa Alfa Romeo alla Flaminia sul tema granturismo ad alte prestazioni anni Sessanta: alla versione carrozzata da Bertone nel 1962 fa da contraltare il prototipo della SZ (1963), realizzato da Zagato basandosi sugli stessi organi meccanici.
Alfa Romeo 2600 Sprint (1962)
Nata dalla matita di Giorgio Giugiaro, vantava un sei cilindri in linea bialbero, completamente in lega leggera, da 2584 cm3, che con tre carburatori doppio corpo raggiungeva la potenza di 145 CV a 5900 giri/min, per una velocità massima di 197 km/h. La trasmissione era a cinque marce e i freni a disco, inizialmente montati solo all’avantreno, furono poi installati su tutte e quattro le ruote. Tra i suoi punti di forza: la potenza e l’incredibile elasticità del “sei in linea" che rendevano la guida particolarmente piacevole; frenata dolce, potente e modulabile; sospensioni morbide e confortevoli; tenuta di strada inappuntabile. Tutte peculiarità derivate dalla lunga esperienza maturata dall’Alfa Romeo nelle corse e confermate anche dalle testate dell’epoca. Alcune vetture, dotate di un allestimento specifico, vennero impiegate dalle Forze dell’Ordine (le ben note “Pantere") mentre solo marginale fu la carriera sportiva, limitata dalle generose dimensioni, dalla grossa cilindrata e dalla netta vocazione da granturismo, che ne decretò un buon successo commerciale.
Alfa Romeo 2600 SZ Prototipo (1963)
Dopo la presentazione delle 2600 Berlina, Sprint e Spider, la prima apparizione di un prototipo firmato Zagato avvenne sullo stand del carrozziere proprio al Salone di Torino del 1963. Lo stesso prototipo, giallo, venne presentato sullo stand Alfa Romeo nell’edizione successiva, mentre per vedere la vettura definitiva fu necessario attendere il Salone di Francoforte del 1965. Il prototipo era equipaggiato con lo stesso motore longitudinale a sei cilindri della 2600 Sprint, da 145 CV.
In casa Fiat l’attenzione è concentrata sulle vetture utilitarie, come l’unico prototipo esistente dell’innovativa Fiat 700 (1940), vettura progettata da Dante Giacosa e che avrebbe dovuto posizionarsi sul mercato in un segmento compreso tra la Fiat 500 Topolino e la Fiat 1100, della quale è esposto un contemporaneo esemplare, costruito nel 1948.
Nel segno della sportività senza compromessi l’esposizione Abarth, con la 1000 Monoposto Record del 1960, che permise alla Casa dello Scorpione di conquistare ben otto record sul circuito di Monza, e la 1000 Bialbero, che ne ereditò il propulsore. L’esposizione Abarth è un tributo postumo alla figura di Mario Poltronieri, storica voce della Formula 1 italiana e celebre driver della Casa dello Scorpione, che fece parte del team di piloti impegnati nella conquista dei record sul circuito lombardo.
Fiat Abarth 1000 Monoposto Record (1960)
La vettura, frutto della collaborazione tra Fiat, Abarth, Pininfarina e Politecnico di Torino, presenta un’inedita struttura portante tubolare ed una carrozzeria frutto di accurati studi nella galleria del vento. Per dare una grande dimostrazione di affidabilità e potenza del nuovo bialbero di 1000 cc, Carlo Abarth decise di schierare la monoposto sulla pista di Monza dal 28 settembre al 1° ottobre del 1960, per raggiungere nuovi record nella classe internazionale G (da 751 a 1100 cm3). Alla guida si alternarono 9 piloti che stabilirono negli ultimi tre giorni di settembre i nuovi primati internazionali delle 12 ore, delle 2000 miglia, delle 24 ore, dei 5000 km, delle 5000 miglia, delle 48 ore e dei 10.000 km. La prova continuò fino al 1 ottobre quando si conseguì il record mondiale delle 72 ore, percorrendo 13.441,4 km alla media di 186,687 km/h. La monoposto venne realizzata interamente nello stabilimento Abarth per quanto riguarda il telaio, il motore e gli organi meccanici. La carrozzeria venne allestita da Pininfarina.
Potrete anche ammirare un esemplare dell’Alfa Romeo 4C Spider, moderna, ma contraddistinta dai richiami a un passato glorioso nello stile e nella ricercata artigianalità della costruzione, che incarna perfettamente l’anima sportiva e l’eccellenza tecnica del brand.
Per conoscere meglio la storia dei modelli esposti www.fcaheritage.com, il nuovo portale che rappresenta la vetrina online del dipartimento FCA Heritage e mira a essere il punto di riferimento per tutti gli interessati alle storie, agli eventi e alle iniziative che coinvolgono le auto classiche dei brand italiani del Gruppo. Inoltre, per i proprietari delle auto storiche dei marchi Alfa Romeo, Fiat e Lancia, sarà possibile richiedere online e sullo stand il “Certificato d’Origine", mentre per Lancia e Abarth sono anche disponibili i servizi di restauro e le certificazioni di autenticità.