Auto ibride: esenzione dal bollo anche nelle Marche
L'esenzione del bollo per le auto ibride, un vantaggio temporale per i primi anni dopo l'immatricolazione, non è una pratica diffusa in tutta Italia. Oggi, però, si aggiunge una nuova regione all'elenco. Le Marche entrano nella lista di regioni in cui è

L’esenzione del bollo per le auto ibride, un vantaggio temporale per i primi anni dopo l’immatricolazione, non è una pratica diffusa in tutta Italia. Oggi, però, si aggiunge una nuova regione all’elenco.
Le Marche entrano nella lista di regioni in cui è attiva l’esenzione dal pagamento del bollo per i primi 5 anni dopo l’acquisto di un’auto ibrida. La conferma arriva dalla legge regionale di stabilità 2017 che prevede l’esenzione per il primo periodo fisso e per i successivi 5 anni. Così arrivano ad 8 (40% del totale) le regioni italiane che sostengono le auto ibride con sgravi fiscali, un vantaggio che può arrivare a superare, da dati Toyota, i 3.200EUR complessivi (a seconda di tipo di vettura ibrida e mese di acquisto).
L’elenco delle regioni con l’esenzione del pagamento del bollo per le auto ibride in Italia include quindi Abruzzo, Lazio, Emilia-Romagna, Campania, Sicilia, Liguria, Toscana e Marche. Le formule sono diverse e variano dall’esenzione permanente in Abruzzo e Piemonte per i Kw del motore elettrico a quelle totali dai 3 ai 5 anni. Inoltre si affiancano alle riduzioni e alle iniziative come gli accessi liberi alle ZTL o le soste gratuite sulle strisce blu ad esempio. Maggiori, invece, gli incentivi per le auto elettriche che godono dell’esenzione dal bollo per 5 anni in quasi tutte le regioni italiane (seguito dall’agevolazione del 75% per gli anni successivi), con l’eccellenza del Piemonte (esenzione a vita).
E le auto ad idrogeno?
L’agevolazione è stata introdotta anche per le future vetture ad idrogeno e ulteriori novità per questa tipologie di vetture arrivano con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale (n.10 del 13-1-2017) del Decreto Legislativo n.257 del 16 dicembre 2016, Il Decreto recepisce la Direttiva 2014/94 UE sulla realizzazione di infrastrutture dedicate ai combustibili alternativi (idrogeno incluso). In principio l’idrogeno era opzionale ma il mese di settembre lo ha inserito nel testo del decreto. In attesa del piano per lo sviluppo, si attende comunque la liberalizzazione delle vetture ad idrogeno visto che, ad oggi, il vincolo della pressione di rifornimento dei gas a 350 bar massimi risulta tecnologicamente obsoleto in confronto ad auto come la Mirai, la prima berlina Fuel Cell di serie, che necessita di 700 bar per fare il pieno in tempi paragonabili alle vetture tradizionali (3 minuti). Il Governo aveva già fatto intendere di voler aggiornare questo decreto e la scadenza è fissata per la fine di marzo 2017.