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Colonnine di ricarica elettrica, in arrivo il divieto di sosta

In arrivo il divieto di parcheggio sopra le aree dedicate alla ricarica delle auto elettriche. A partire dal 28 gennaio scatta il rischio multa: 85 euro per i trasgressori. Di certo il problema delle elettriche rimane la capillarità delle colonnine di

Colonnine di ricarica elettrica, in arrivo il divieto di sosta
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Alessio Frassinetti
Alessio Frassinetti
Pubblicato il 23 gen 2017

In arrivo il divieto di parcheggio sopra le aree dedicate alla ricarica delle auto elettriche. A partire dal 28 gennaio scatta il rischio multa: 85 euro per i trasgressori.

Di certo il problema delle elettriche rimane la capillarità delle colonnine di ricarica ed i tempi necessari a “riempire" nuovamente le batterie. Ma anche nel caso in cui l’area di ricarica pubblica sia presente in zona potrebbe presentarsi il problema di trovarla occupata da veicoli in sosta o fermata e addirittura da auto non elettriche che approfittano dello spazio per non pagare il parcheggio pubblico. Ecco allora che dal 28 gennaio 2017 entrerà in vigore il divieto di sosta e fermata sulle aree di ricarica delle auto elettriche.

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A dettarlo è il decreto legislativo 257 del 16 dicembre 2016 che, aggiungendo all’articolo 158 del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285 prevede una multa di 85 euro per i trasgressori, i quali potranno comunque usufruire di uno sconto del 30% se il verbale viene pagato entro 5 giorni. Il nuovo divieto sarà indicato alla lettera h-bis che recita che la sosta o la fermata non è possibile “negli spazi riservati alla fermata e alla sosta dei veicoli elettrici in ricarica". Ora non è chiaro da queste poche parole se il divieto è per tutti i veicoli (elettrici compresi al di fuori del tempo necessario alla ricarica) oppure se lo è per le auto non dotate di batteria.

Questa misura è stata presa, come cita l’Articolo 1 del Decreto legislativo 257:

“Al fine di ridurre la dipendenza dal petrolio e attenuare l’impatto ambientale nel settore dei trasporti, il presente decreto stabilisce requisiti minimi per la costruzione di infrastrutture per i combustibili alternativi, inclusi i punti di ricarica per i veicoli elettrici e i punti di rifornimento di gas naturale liquefatto e compresso, idrogeno e gas di petrolio liquefatto, da attuarsi mediante il Quadro Strategico Nazionale di cui all’articolo 3, nonche’ le specifiche tecniche comuni per i punti di ricarica e di rifornimento, e requisiti concernenti le informazioni agli utenti"

E perciò seguono tutta una serie di obblighi e intenti che puntano a rendere più semplice la diffusione anche delle elettriche. A partire dall’entrata in vigore del divieto il Ministero dei Trasporti avrà poi 120 giorni per rendere operativo il divieto e vedremo come procederanno le Polizie locali nel far rispettare questa regola sacrosanta.

https://www.youtube.com/watch?v=jWmSgMONaVQ

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