Michelin a Parigi con i nuovi CrossClimate+
Michelin evolve i suoi pneumatici CrossClimate portando a Parigi i CrossClimate+ di nuova generazione che saranno disponibili a partire da febbraio 2017. Michelin CrossClimate+ è il nuovo estivo con certificazione invernale 3PMSF (montagna a tre cime con

Michelin evolve i suoi pneumatici CrossClimate portando a Parigi i CrossClimate+ di nuova generazione che saranno disponibili a partire da febbraio 2017.
Michelin CrossClimate+ è il nuovo estivo con certificazione invernale 3PMSF (montagna a tre cime con fiocco di neve), un “all season"che migliora le prestazioni del modello attuale, in grado di fronteggiare temperature superiori ai 25 o inferiori ai 7° C. Così a febbraio 2017 arriva l’evoluzione di questo modello che punta ad offrire prestazioni costanti lungo tutto l’arco di usura oltre ad un modello in grado di affrontare in sicurezza le condizioni meteo di tutto l’anno, inclusa la neve.
CrossClimate+ è infatti in grado di affrontare una salita innevata sulla quale gli estivi porterebbero allo slittamento ma regge anche le temperature più alte senza inficiare spazio di frenata, usura e tenuta. La nuova versione sarà disponibile per cerchi da 15 a 18 pollici e sostituirà il modello attuale che uscirà di produzione.
Quando cambiare i pneumatici?
A Parigi Michelin parla della gamma di pneumatici rispondendo ai dubbi sulla necessità di cambiare i pneumatici quando il battistrada raggiunge i 3 o 4 millimetri sostenendo che il limite legale di 1.6 mm, nato con la regolamentazione del 1989, è più che sufficiente. Tra le motivazioni, infatti, c’è il progresso realizzato nel mondo degli pneumatici in questi decenni che ha permesso di offrire prestazioni superiori e il livello di performance offerto dalla gamma francese fino allo spessore di 1.6 mm, senza contare il fatto che un pneumatico premium a 1.6 mm può essere più performante di un modello budget nuovo o quasi nuovo.
Inoltre vanno considerate anche le questioni di costo e quelle ambientali, tra cui l’energia impiegata per la produzione di più pneumatici, quella per il riciclo e il fatto che la resistenza al rotolamento migliora con l’usura.