Audi, BMW e Mercedes insieme per l'auto connessa
Audi, BMW e Mercedes, proprietarie della tecnologia Here, hanno messo in campo un accordo che permetterà alle auto dei tre marchi di condividere le informazioni tra di loro ed essere sempre più connesse. Dopo l'acquisizione di Here - il prodotto creato
Audi, BMW e Mercedes, proprietarie della tecnologia Here, hanno messo in campo un accordo che permetterà alle auto dei tre marchi di condividere le informazioni tra di loro ed essere sempre più connesse.
Dopo l’acquisizione di Here – il prodotto creato da Nokia per la navigazione satellitare con smartphone – da parte di Audi, BMW e Mercedes, i tre marchi premium tedeschi si preparano a fare un passo avanti nello sviluppo dell’auto connessa. Connessa a cosa? Ad altre auto. Secondo Autocar, i dati raccolti dalle BMW, Audi e Mercedes in circolazione saranno infatti utilizzati da un cervellone che permette di condividere informazioni tra i conducenti ed informarli sulle condizioni di traffico, sui parcheggi liberi in una zona e tanto altro ancora.
Questa mossa è uno dei vari tasselli che i marchi devono mettere insieme per dare vita all’auto connessa ed autonoma di cui si parla tanto in questi tempi e che sarà una realtà tra qualche anno. Inoltre in futuro ci sarà bisogno della collaborazione di sempre più veicoli (compresi quelli di altri brand) che permettano di raccogliere sempre più dati ed in modo sempre più preciso: “per creare il sistema più connesso possibile in questa industria abbiamo bisogno l’uno dell’altro. Se le Toyota comunicano con il resto delle auto, anche le auto JLR possono essere informate di ciò che accade su strada", ha dichiarato Alex Mangan, manager di Here.
“La sfida più grande è quella di armonizzare i dati che arrivano dai sensori. Quelli che arrivano da una Serie 3 sono diversi da quelli che arrivano da una Serie 5 e così per altri marchi e modelli. Perciò la condivisioni di dati in un sistema di Cloud aiuterebbe a far lavorare sempre più auto con quel cervellone che Here sta sviluppando. Per capirne le potenzialità bisognerà aspettare di conoscerne il funzionamento nel dettaglio e così capire quali sarà l’impatto sul modo di vivere l’automobile.