Cerca

Dalla Germania nuove accuse di "dieselgate" per FCA

Nuove accuse di manipolazione delle emissioni arrivano dalla Germania contro Fiat Chrysler Automobiles: secondo il Governo tedesco, infatti, FCA avrebbe utilizzato un software per disattivare i sistemi di trattamento dei gas di scarico. Continua la

Dalla Germania nuove accuse di "dieselgate" per FCA
Vai ai commenti
Simone Facchetti
Simone Facchetti
Pubblicato il 2 set 2016


Nuove accuse di manipolazione delle emissioni arrivano dalla Germania contro Fiat Chrysler Automobiles: secondo il Governo tedesco, infatti, FCA avrebbe utilizzato un software per disattivare i sistemi di trattamento dei gas di scarico.

Continua la querelle tra Germania e Italia, almeno dal punto di vista dei motori: il Governo tedesco, in una lettera inviata al Ministero dei Trasporti italiano e alla Commissione Europea, avrebbe infatti mostrato che in quattro modelli venduti in Germania da FCA siano state rilevate emissioni più alte di quanto dichiarato in fase di omologazione.

Secondo il Governo tedesco questo è un chiaro indice di manomissione dei gas di scarico tramite un software fallace – dello stesso tipo di quello che Volkswagen ha ammesso di aver utilizzato per i propri motori TDI – in grado di disattivare il trattamento dei gas di scarico in condizioni di guida quotidiana. I motori interessati sarebbero i 2.0 Multijet montati su Fiat 500X, Jeep Renegade e Fiat Doblò.

L’intervento della Commissione Europea è stato necessario, secondo i tedeschi, in quanto il Governo italiano, per mezzo del Ministro dei Trasporti Delrio, aveva escluso, tramite test in laboratorio e su strada, qualsiasi irregolarità riscontrata invece dai tedeschi.
Un portavoce di Fiat ha ribadito nuovamente che nessun tipo di irregolarità sia stato riscontrato dai test effettuati a quattro mani da FCA e dal Ministero.
La Commissione Europea, invece, ha lasciato la patata bollente alle autorità italiane, che avranno il dovere di dialogare ulteriormente con quelle tedesche, informando la stessa Commissione di tutti gli sviluppi e contattandola per trovare eventuali accordi.
Resta da capire chi abbia ragione: il KBA tedesco (l’autorità governativa che si occupa della regolarità delle vetture vendute in Germania), FCA o il Ministero dei Trasporti italiano.
Quello che sembra agli occhi dell’opinione pubblica è che la Germania, evidentemente indispettita dal fatto che, al momento, l’unico gruppo ad aver ammesso di aver barato con le emissioni sia Volkswagen (escludiamo Mistubishi in quanto le irregolarità, al momento, sono limitate al mercato giapponese), voglia cercare di distogliere l’attenzione dal mega scandalo emissioni scoppiato ormai quasi un anno fa…

Ti potrebbe interessare:
Commenti Regolamento