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Guida autonoma: i clienti di Mercedes e Infiniti i più interessati

Secondo un'indagine effettuata da MaritzCX, i clienti di Mercedes-Benz e Infiniti sono i più propensi a convertirsi alla guida autonoma. In generale, come prevedibile, è il segmento delle vetture di lusso ad auspicarsi un rapido sviluppo di questa

Guida autonoma: i clienti di Mercedes e Infiniti i più interessati
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Simone Facchetti
Simone Facchetti
Pubblicato il 29 ago 2016

Secondo un’indagine effettuata da MaritzCX, i clienti di Mercedes-Benz e Infiniti sono i più propensi a convertirsi alla guida autonoma. In generale, come prevedibile, è il segmento delle vetture di lusso ad auspicarsi un rapido sviluppo di questa tecnologia.

I conducenti di Mercedes e Infiniti sono tra i più interessati a guidare – anzi, a farsi guidare da – una vettura senza conducente: lo rivela uno studio effettuato dalla società MaritzCX, che ha intervistato un campione di automobilisti americani sulla tecnologia più discussa del momento.

La guida autonoma? Un accessorio “di lusso”

Secondo l’indagine, effettuata su un campione di 12.353 proprietari di veicoli da maggio ad agosto, circa il 27% dei proprietari di Mercedes-Benz e Infiniti si definisce “molto interessato" nell’acquisto di una vettura completamente autonoma una volta che queste saranno disponibili sul mercato.

Diametralmente opposto il giudizio dei proprietari dei SUV di Jeep e dei pickup di Ram, che emergono come gli automobilisti meno interessati a questo tipo di tecnologia, confermandosi al vertice del pragmatismo automobilistico.

Secondo Shawn St. Clair, autore del sondaggio e direttore globale di MaritzCX, cerca di spiegare questo fenomeno:

I proprietari dei veicoli di lusso sono più propensi ad accettare questa tecnologia in quanto credono che la sicurezza possa essere ulteriormente aumentata in questo tipo di veicoli, mentre coloro i quali sono interessati a fare offroad o a lavorare non pensano ad un veicolo che guidi da solo.

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Un interesse generale, ma prevalgono i diffidenti

Tra gli intervistati, circa il 48% sostiene di essere generalmente interessato ad acquistare una vettura senza conducente e anche tra i clienti Mercedes e Infiniti prevale la maggioranza di coloro che non vedono di buon occhio il futuro dell’auto connessa.

I motivi sono sempre gli stessi: poca fiducia nell’affidabilità dei sistemi elettronici di bordo in condizioni di traffico, nella sicurezza dagli attacchi di hacker e nella gestione di situazioni difficili e imprevedibili come scelte etiche nei confronti di pedoni e ciclisti.

Per questo motivo l’azienda MaritzCX è pronta a mettere a disposizione dei costruttori interessanti una “road map” con alcune indicazioni necessarie per convertire i propri clienti all’idea che, in un futuro non troppo lontano, l’auto a guida autonoma sarà una realtà consolidata della propria offerta, se non una necessità.

Quando il marketing fa tutto. E, forse, anche troppo

Non è un caso che Mercedes e Nissan siano le case automobilistiche con i clienti più “lanciati" nell’ottica della guida autonoma: il marketing di entrambe le aziende è ora incentrato sulla presenza di decine di sistemi di sicurezza avanzati che portano le vetture a guidare quasi da sole. Al punto che alcune associazioni dei consumatori sono intervenute perché alcune pubblicità, come quella della nuova Classe E negli USA, promettevano ai potenziali clienti una vettura che sembrava in grado di guidare completamente da sola.

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Tra i costruttori premium-luxury, comunque, ci sono le eccezioni: il 57% dei clienti Porsche e il 56% di quelli BMW ha dimostrato di non essere per nulla interessati alla guida autonoma. Come dare torto ai clienti di brand che hanno fatto del “Piacere di Guidare" il loro mantra?

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