Nvidia Parker: il processore per la guida autonoma
Nvidia, leader nella fornitura di processori ad alta tecnologia, ha annunciato un nuovo SoC in grado di gestire i "cervelloni" dei sistemi di guida autonoma delle auto del futuro. Non solo schede grafiche per smartphone e computer: Nvidia vuole essere
Nvidia, leader nella fornitura di processori ad alta tecnologia, ha annunciato un nuovo SoC in grado di gestire i “cervelloni" dei sistemi di guida autonoma delle auto del futuro.
Non solo schede grafiche per smartphone e computer: Nvidia vuole essere protagonista del settore della guida autonoma e un primo esempio è stato mostrato al CES di Las Vegas di gennaio, dove è stato presentato il sistema Drive PX 2.
“Parker” di nome e di fatto
Oggi l’azienda ha invece mostrato al pubblico il processore Parker, un potente SoC (system on a chip) in grado di far funzionare i più avanzati sistemi di guida autonoma, grazie a delle specifiche di prim’ordine.
Caratterizzato da due CPU Denver 2.0 e quattro processori ARM Cortex-A57 a 64 bit, Nvidia Parker è dotato di GPU integrata, basata sull’architettura Pascal (una delle più recenti unità di processing del produttore): grazie a questo hardware, il software è in grado di effettuare 24 trillioni di operazioni di deep learning al secondo, creando un’intelligenza artificiale potentissima, che consentirà alle vetture a guida autonoma di avere una visione completa del mondo che le circonda.
Un sistema che impara strada facendo
Questo significa rendersi conto se si incrocia un animale che non è dotato di razionalità oppure un’ambulanza che è il caso di lasciar passare per agevolare i soccorsi. Insomma, un “cervellone" in grado di pensare come un essere umano e di imparare con l’esperienza. Proprio come noi.
Secondo Nvidia, il nuovo Parker è dal 50 al 100% più performante dei processori oggi in commercio: non a caso l’interesse generato dalle case automobilistiche verso l’azienda americana è altissimo. Ad oggi sono infatti 80 i costruttori con cui Nvidia collabora per la ricerca e lo sviluppo di sistemi di calcolo sempre più potenti, affidabili e intelligenti per la guida autonoma.
Con Volvo e la sua “vettura laboratorio”
Volvo, tra le case automobilistiche più attive sul fronte delle vetture senza conducente, ha manifestato il proprio interesse a collaudare la piattaforma Drive PX 2, installandola sul SUV XC90 a partire dal 2017. L’apprezzato SUV di Volvo si configura sempre di più come un laboratorio viaggiante per la casa svedese: è di qualche giorno fa infatti la notizia secondo cui Uber allestirà una flotta di Volvo XC90 con il proprio sistema di guida autonoma per avviare una sperimentazione di car-hailing driverless nella città di Pittsburg.