Mercedes-Maybach Vision 6: i dettagli del lusso | DESIGN
L'ultima creazione di Mercedes-Maybach stupisce per le dimensioni esagerate e le soluzioni tecnologiche, proiettata nel futuro senza perdere una briciola dell'heritage del marchio di lusso tedesco. Qualcuno dice che questa sia una vera Mercedes-Benz.
L’ultima creazione di Mercedes-Maybach stupisce per le dimensioni esagerate e le soluzioni tecnologiche, proiettata nel futuro senza perdere una briciola dell’heritage del marchio di lusso tedesco.
Qualcuno dice che questa sia una vera Mercedes-Benz. Altri sostengono che si tratti di una Maybach al 100%. Secondo me entrambi i partiti hanno pienamente ragione: non c’è mai stata una vettura che incarnasse così bene i valori e le aspirazioni dei due marchi tedeschi, da sempre concentrati ad offrire ai propri clienti “The Best or Nothing", come la Vision 6.
E quale palcoscenico migliore del Concours d’Elegance di Pebble Beach per mostrare a tutti di che pasta sia fatta la nuova divisione extra lusso del gruppo Daimler, quella Maybach che oggi, grazie ad un rapporto più intenso con Mercedes-Benz, è pronta per riprendersi un segmento che per troppi anni è stato lasciato in mano alle rivali inglesi Rolls-Royce e Bentley.
Ispirata alle Maybach del passato (quelle “vere")
Addio dunque agli stilemi barocchi delle vecchie “57" e “62", vetture caratterizzate da una base meccanica obsoleta e da discutibili scelte estetiche, benvenuti interventi più “mirati" a rendere le già esclusive Mercedes ancora più straordinarie.
Dopo l’arrivo di Mercedes-Maybach S500 ed S600 (anche in versione “Pullman"), ecco che arriva un modello a sé stante, diverso da tutto il resto della gamma Mercedes-Benz ma orgoglioso di portare la stella a tre punte sul cofano, retaggio delle grandi Mercedes del passato e oggi presente solo sull’ammiraglia Classe S e alcune versioni di Classe C e Classe E.
La Mercedes-Maybach Vision 6 è un concept lungo 570 cm, largo 210 e alto 132, e la denominazione ci ricorda che qui siamo pericolosamente vicini ai 6 metri di lunghezza, una dimensione che già rende l’auto un giocattolo inadatto alla vita di tutti giorni dei comuni mortali.
Disegnato allo stesso tempo per omaggiare le coupé Art Deco Maybach degli anni ’30, la Vision 6 è anche un importante manifesto delle future vetture della divisione luxury tedesca. Niente a che vedere, dunque, con la Maybach Exelero del 2004 (qui sotto), una supercoupé a brand Maybach: qui le forme sono eleganti, pure, raffinate e, soprattutto, in questo caso le possibilità di una futura commercializzazione sono più realistiche.
“Pura e sensuale": la semplicità è la chiave del lusso di domani
Il design è figlio della strategia Sensual Purity di Mercedes-Benz, inaugurata con le ultime concept car a guida autonoma (Mercedes F 015 Luxury in Motion e Mercedes Concept IAA) e pronta a debuttare sulle prossime vetture di serie: caratterizzato dall’assenza di dettagli barocchi e ridondanti, privilegia poche e sinuose linee che confezionano una carrozzeria “attillata" al telaio e disegnata dall’aerodinamica.
Quello che colpisce di più è sicuramente il cofano anteriore, dalla lunghezza infinita, sottolineato anche dall’inserto a metà fiancata che “spezza" la monotonia di una fiancata altrimenti completamente vuota. Non parliamo poi delle portiere ad “ali di gabbiano“, pornografia pura nel mondo dell’auto e retaggio della Mercedes 300 SL del 1954.
Gli scenografici cerchi da 24 pollici di diametro dinamici (per ottimizzare l’aerodinamica alle alte velocità), ripresi dalla Concept IAA di Francoforte 2015, sono l’unica concessione alla modernità. Dietro, una coda raccolta e bassa è caratterizzata da una striscia continua di LED che “chiude" con eleganza il posteriore.
Molti hanno notato nella linea di cintura (sottolineata da una striscia cromata) un richiamo alle imbarcazioni di lusso: in effetti il paragone con uno yacth è in questo caso più calzante che mai. Manca solo la passerella al posteriore.
Davanti, la classica griglia di Mercedes accoglie un’inedita trama a listelli verticali, probabile anticipazione del biglietto da visita stilistico delle Mercedes-Maybach che verranno (Classe S restyling in primis), mentre i fari sono del tutto inediti perché abbandonano l’organicità degli attuali per convertirsi ad un disegno sottile, più moderno e discreto, ma sempre affascinante.
Dentro convivono tradizione, modernità e fantascienza: il rivestimento dei sedili, un chiaro richiamo ai divani Chesterfield, è caratterizzato da un rivestimento unico che ricopre le sedute e il tunnel centrale, lasciando scoperto solo una parte di esso, caratterizzata da uno scenograifico trattamento trasparente retroilluminato che indica il flusso di energia elettrica: qui il tunnel di trasmissione non c’è, essendo la vettura spinta da quattro motori elettrici, per una potenza totale di 750 CV.
Schermi e superfici touch caratterizzano la console centrale e i pannelli porta, mentre il pavimento è rivestito in legno (e qui proseguono le analogie con il mondo della nautica). Rimangono il volante e la strumentazione, di impostazione “classica", anche se qualcosa ci dice che i futuri acquirenti preferiranno fare guidare la vettura stessa, godendosi il comfort dell’abitacolo.