Roborace: svelato il design finale delle auto da corsa autonome
A qualcuno potrebbe sembrare strano far competere auto a guida autonoma ma Roborace è un progetto che si avvicina sempre di più alla realtà e porterà molte innovazioni nel mondo del "pilota automatico". Settembre 2016: questo l'appuntamento da segnarsi

A qualcuno potrebbe sembrare strano far competere auto a guida autonoma ma Roborace è un progetto che si avvicina sempre di più alla realtà e porterà molte innovazioni nel mondo del “pilota automatico".
Settembre 2016: questo l’appuntamento da segnarsi sul calendario per vedere la prima gara fra le auto del campionato “Roborace“. Avvicinandoci alla data di debutto, ecco che arriva la versione finale (a fondo pagina trovate quella precedente) delle vetture che si daranno battaglia, auto identiche nell’hardware e differenziate solamente nel software del pilota automatico, software che “girerà" sulla piattaforma di NVIDIA Drive PX2 creata apposta per la guida autonoma.
La nuova foto mostra alcune differenze per quanto riguarda l’aerodinamica, tra splitter anteriore e le prese d’aria maggiorate per il raffreddamento delle batterie oltre a una nuova antenna. Inoltre viene dettagliata la posizione dei vari sensori, una suite che potrà contare su telecamere, radar e lidar. Con velocità massime prossime ai 300 km/h, le auto del campionato a guida autonoma saranno sicuramente interessanti da vedere, specie se si riesce ad immaginare l’immensa sfida tecnologica che i team dovranno affrontare e le conseguenze che lo sviluppo avrà sul futuro delle auto da produzione.
Innanzitutto i programmatori dovranno sviluppare algoritmi vicini al mondo dell’intelligenza artificiale, prevedendo un software in grado di adattarsi alle situazioni dinamiche della pista, dove alta velocità e “imprevedibilità" degli avversari sono elementi da tenere in considerazione. Basti pensare che i team potranno affrontare la corsa in diversi modi, chi puntando sulla velocità sul giro, chi sulla capacità dell’IA di studiare gli avversari e lanciarsi al sorpasso, chi su strategie conservative e chi su strategie più aggressive. I progressi nei software, poi, daranno vita a sistemi per la guida autonoma su strada sempre più precisi, reattivi, adattivi e “intelligenti": se si riuscirà a garantire la sicurezza di una vettura in un ambiente estremo come la pista, infatti, la versione stradale potrà solo beneficiarne.