Push to Pass: il nuovo piano prodotti di PSA
Il gruppo PSA presenta il nuovo piano industriale a scadenza quinquennale, confermando la direzione intrapresa verso l'ibrido, l'elettrico, la guida autonoma, il ritorno negli USA e altre novità. Il boss di PSA Carlos Tavares ama gli slogan in grande
Il boss di PSA Carlos Tavares ama gli slogan in grande stile: dopo il Back in The Race, il piano di risanamento che ha portato a termine nel 2015 oltre le più rosee previsioni, Tavares ha annunciato nella giornata di oggi il nuovo piano Push to Pass, definito un “major product blitz".
Obiettivo del gruppo è proporre servizi (e non solo prodotti) di alta qualità a prezzi competitivi, per aumentare il fatturato del 10% tra il 2015 e il 2018, con un ulteriore 15% entro il 2021; un nuovo modello di business che non si fermerà alla produzione e vendita di veicoli, allargandosi anche ai settori di mobilità alternativa come car-sharing, ride-sharing e la gestione degli usati multi marca.
I prodotti faranno, ovviamente, la parte del leone, con una vera e propria irruzione di nuovi modelli che, da qui al 2021, investirà le gamme dei brand Citroen, DS e Peugeot: 34 novità attese a livello globale nei prossimi cinque anni, divise tra 26 automobili e 8 veicoli commerciali leggeri.
Tra queste, tanti modelli ad emissioni ridotte (7 sono le ibride plug-in in programma) o completamente elettrici (4 EV previsti). Il piano consentirà al gruppo di proseguire con le proprie forze in un programma di consolidamento che si basa su una maggiore consapevolezza delle peculiarità di ciascun marchio. In sostanza, sarà difficile che il gruppo possa commettere gli errori di posizionamento dei prodotti o di cannibalizzazione che abbiamo visto troppe volte in passato:
Abbiamo una direzione, abbiamo carattere e sappiamo dove stiamo andando. Abbiamo ora un’azienda che è artefice del proprio destino.
Vediamo in dettaglio come si evolverà la gamma dei Brand sotto l’egida di PSA che, per l’occasione, guadagna un nuovo logo e una nuova corporate identity, diventando PSA Groupe.
Sarà Citroen ad avere inizialmente la priorità, con numerosi nuovi modelli in arrivo: secondo Tavares ci saranno almeno 12 nuove Citroen in gamma entro il 2021 e ben 7 saranno pronte entro il 2018. Il brand del Double Chevron produrrà auto semplici, dall’ottimo rapporto qualità/prezzo, con soluzioni estetiche e funzionali innovative e tecnologia utile al miglioramento della vita del conducente e dei passeggeri.
Segue poi il neonato premium Brand DS, che accoglierà 5 nuovi modelli a livello globale nei prossimi 5 anni, puntando su design premium “alla francese", comfort e tecnologia di altissimo livello e motori performanti.
Peugeot sarà invece il vero e proprio marchio generalista del gruppo, con una gamma articolata che vedrà l’arrivo di nove novità: grande attenzione, in questo caso, verrà data alla qualità percepita, alle prestazioni e alla tecnologia.
Tra i 34 nuovi prodotti è atteso anche un inedito pick-up di dimensioni medio-grandi, che potrebbe portare il marchio del Leone, il double chevron o entrambi.
Per quanto riguarda le elettriche, la seconda generazione di auto a zero emissioni del gruppo sarà sul mercato entro il 2019, mentre ci sarà anche un veicolo elettrico di alta gamma a trazione integrale, di cui però non è stata diramata alcuna data di debutto.
Secondo fonti interne al gruppo i nuovi modelli verranno realizzati su piattaforme esistenti. Questo non significa necessariamente modelli datati, dal momento che la piattaforma modulare completamente nuova EMP-2 è stata utilizzata solamente su Citroen C4 Picasso e Peugeot 308 negli ultimi 3 anni ed è stata progettata per essere compatibile con i powertrain ibridi ed elettrici.
Diverso è invece il discorso della piattaforma più piccola, quella PF1 che dal 2002 fa da base a tutte le vetture piccole e medie del gruppo, a partire dalla Citroen C3, passando per la Peugeot 208, fino ad arrivare alla più recente Citroen C4 Cactus. Si tratta di una piattaforma abbastanza datata, che potrebbe però essere sostituita dalla EMP 2, anche alla luce della collaborazione con GM (da cui stanno nascendo la seconda generazione di C3 Picasso e la terza edizione di Opel Meriva).
Il gruppo PSA ha inoltre annunciato di essere al lavoro sulla tecnologia di guida autonoma, elemento imprescindibile per le case autobilistiche in vista dell’anno zero della mobilità elettrica, che sarà collocato proprio nella fine del decennio corrente. Entro il 2018 i marchi del gruppo vedranno il debutto dei sistemi di assistenza nel traffico, mentre per la vera guida “senza mani" e “senza occhi" (ossia la guida autonoma vera e propria che non richiederà l’intervento del conducente) bisognerà attendere rispettivamente il 2020 e il 2021.
Importante è anche la conferma del ritorno di PSA Groupe negli Stati Uniti:
Non potremo essere definiti un gruppo globale finché non arriveremo anche lì.
Per poter rivedere una vettura francese sulle strade nordamericane sarà necessario pazientare ancora un po’, dal momento che Tavares parla di un piano a lungo termine con durata di 10 anni.
Come vi abbiamo già anticipato, PSA tornerà in Nord America dopo aver venduto l’ultima Peugeot nel 1991 e l’ultima Citroen nel 1974: il gruppo dovrà prima effettuare degli studi di mercato, analizzando i trend, i partner per i punti vendita e gli eventuali stabilimenti:
Stiamo lavorando passo dopo passo in modo tale da non fallire a causa di orgoglio o arroganza. Non possiamo fare finta del fatto che i nostri concorrenti sono negli USA da 50 anni o più, ma è anche vero che sono gli stessi competitor che abbiamo superato sul mercato europeo e cinese, quindi abbiamo delle buone possibilità di riuscita.
I francesi sono tornati e sono intenzionati a spingere forte per tornare a crescere. Anche perché, in caso di fallimento, una fusione sarà inevitabile.