Volkswagen Golf R Touch: al CES controlli touch e gesture

07 Gennaio 2015 0


Grande sfoggio di tecnologie per il mondo automotive al CES 2015 con Volkswagen che presenta una serie di novità sulla Golf R Touch e Connected Golf. I due concept presentano soluzioni innovative a  partire dai controlli tramite gesture e touch. L'infotainment di Volkswagen Golf R Touch, infatti, diventa ancora più evoluto grazie alla possibilità di comandare molte funzioni tramite gesti: con le mani si può ad esempio navigare nei menu ma anche aprire il tetto elettrico e regolare i sedili. Appena la mano si avvicina, ad esempio, alla parte laterale del sedile il sensore riconosce l'input e visualizza sullo schermo le informazioni su come regolare il sedile elettrico e sul grado di regolazione.

Sulla Golf R Touch troviamo ben tre display: quello dell'infotainment è un touchscreen da 12.8 pollici con risoluzione di 2.560 x 1700 pixel mentre ad affiancarlo troviamo il "Control Center" con schermo da 8 pollici (per controllare il climatizzatore e alcune funzioni dell'auto) e la strumentazione digitale con lo schermo da 12.3 pollici a risoluzione HD.

Le possibilità di controllo non si fermano però ai display ma includono anche una superficie tattile che rimpiazza tutti i comandi a pulsante che permette di interagire con l'infotainment e supporta le gesture tattili: con un dito, ad esempio, si regola il volume della musica, due dita regolano quello del navigatore e tre quello del telefono in vivavoce.

Tra le nuove tecnologie non può mancare poi l'integrazione con gli smartphone: arriva così la compatibilità sia con CarPlay che con Android Auto per il nuovo sistema di infotainment con diverse applicazioni dedicate e il MirrorLink per replicare lo schermo dello smartphone su quello dell'auto. Tra le app annunciate troveremo presto My Guide (con suggerimenti su destinazioni nei dintorni dell'auto, Think Blue Trainer che "addestra" il pilota alla guida eco-friendly, Shared Audio che permette a tutti gli occupanti di condividere le proprie canzoni creando una playlist comune ma anche applicazioni di terze parti.

Le possibilità di integrazione, inoltre, si espandono anche a tablet e smart watch: tramite questi dispositivi chi siede nei sedili posteriori può utilizzare il proprio device collegandosi all'hotspot WiFi dell'auto e controllando la radio e il navigatore satellitare.

Infine in mostra anche il Trained Parking: il sistema apprende il percorso tipico verso uno o più parcheggi frequentemente utilizzati: in questo modo l'auto impara la strada e può raggiungere il parcheggio in autonomia, anche senza il pilota a bordo. Il Park Assist affonda le sue radici nel 2007, con il parcheggio assistito grazie alla sterzata automatica nei parcheggi paralleli. Nel 2010 è arrivata la seconda generazione che permetteva la sterzata automatica anche nei parcheggi a pettine, riduceva lo spazio necessario per la manovra e permetteva anche l'uscita assistita dal parcheggio, perfezionando poi il tutto con la terza generazione del 2014.

Trained Parking è quindi la nuova evoluzione, un sistema in fase di sviluppo che permette di memorizzare il proprio posto auto (ad esempio quello in ufficio o in un garage) e le manovre eseguite dal conducente per raggiungere quel parcheggio. Tutto questo porterà poi al parcheggio automatico dove il conducente, sceso dall'auto, potrà seguire tramite smartphone il percorso dell'auto e l'effettivo parcheggio, richiamando poi il veicolo che andrà a prenderlo nel punto di "drop".


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