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F1: chi metterà il sombrero?

Chi lo indosserà sul podio del Gran Premio del Messico? Sarà ancora Hamilton a dominare la scena? Lotta per il secondo posto iridato tra Vettel e Rosberg. E´ la gara di Sergio Perez, davanti al suo pubblico. Tanta emozione per un tracciato che ha fatto

F1: chi metterà il sombrero?
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Nicola Villani
Nicola Villani
Pubblicato il 30 ott 2015


Chi lo indosserà sul podio del Gran Premio del Messico? Sarà ancora Hamilton a dominare la scena? Lotta per il secondo posto iridato tra Vettel e Rosberg. E´ la gara di Sergio Perez, davanti al suo pubblico. Tanta emozione per un tracciato che ha fatto la storia della F1.

Questo fine settimana della Formula 1 è molto importante, perché si torna a Città del Messico dopo ben 23 anni dall´ultimo Gran Premio che si è tenuto sul circuito messicano. Questa pista ospitò le quindici edizioni del Gran Premio del Messico valide per il Mondiale di F1 tra il 1963 e il 1992. Si corre a 2.200 metri di quota, all´interno del parco Magdalena Mixhuca, nella periferia est della capitale del Paese.

L´Autódromo Hermanos Rodríguez, intitolato agli indimenticabili fratelli messicani Ricardo e Pedro Rodríguez, è cambiato tanto. Ricordo che nel 2007 avevo commentato una gara della scomparsa Champ Car World Series su questo tracciato ed è cambiato davvero molto da allora. Prima era considerata una vera e propria prova di coraggio per i piloti, per la sua natura di circuito ad alta velocità.


Il circuito, per poter ospitare la moderna Formula 1, ha subito un profondo restyling con la supervisione di Hermann Tilke (strano…), una ristrutturazione significativa: il rettilineo principale è stato leggermente allungato e ridisegnato per la presenza del nuovo Media center e del Paddock. Ampi i cambiamenti nelle esse tra la curva 7 e la 13. Praticamente la curva più celebre e paurosa, la “Peraltada", non esiste più perché non c’era abbastanza spazio per ricavare una via di fuga che rispettasse i moderni standard di sicurezza: ora se ne percorre solamente metà. Il tracciato passa anche attraverso uno stadio di baseball e il colpo d´occhio non è niente male.


Il layout prevede un primo settore molto veloce e due tratti più lenti, il terzo in particolare. È un circuito molto tecnico, con tre settori molto diversi:  le condizioni miglioreranno man mano che le monoposto gireranno e questo condizionerà anche i tempi sul giro, che andranno migliorando progressivamente. Sono previste velocità massime molto elevate ma bisognerà anche affrontare tratti lenti, con tante curve dove la trazione sarà fondamentale. Altrettanto importante la stabilità delle vetture nelle frenate più importanti: i freni sono sottoposti a notevole stress perché il raffreddamento con l´aria rarefatta è meno efficace e il terzo settore è piuttosto lento. Vita dura anche per le power unit, sfruttate al massimo per il 54% del giro.

Le attuali monoposto turbo non soffriranno gli effetti dell´altitudine, tuttavia, far lavorare bene i motori turbo in quota è sempre un’impegnativa sfida tecnologica e sarà quindi un aspetto interessante da tenere in considerazione. L´aria più rarefatta ha costretto comunque i tecnici delle varie squadre a rivedere gli impianti di raffreddamento e le superfici alari per avere il massimo carico aerodinamico:  le caratteristiche del circuito richiedono un´aerodinamica da alto carico per bilanciare proprio l´effetto dell´aria rarefatta, inoltre bisognerà fare i conti con un asfalto piuttosto abrasivo che richiederà una  gestione attenta degli pneumatici.
A questo proposito Pirelli ha portato le mescole Soft (Yellow) e Medium (White): la differenza prestazionale è stimata in circa 7 decimi di secondo al giro. Nel corso del weekend ci si aspetta un sensibile aumento del grip dell´asfalto.
Il circuito è assolutamente inedito per il “Circus" della Formula 1 quindi, per una volta, si parte tutti alla pari, dopo ore e ore passate al simulatore.


Riflettori puntati sul pilota di casa Sergio Perez, molto impegnato questa settimana, soprattutto fuori dall´abitacolo della sua Force India: sognava di poter correre davanti al suo pubblico e sicuramente vivrà questo Gran Premio come uno dei giorni più emozionanti della sua carriera. Il pilota messicano sta attraversando un periodo di grande forma, riesce a sfruttare al meglio il pacchetto tecnico più recente, è spesso in zona punti ed è salito addirittura sul podio a Sochi.


Per Mercedes e Lewis Hamilton c´è stato poco tempo per festeggiare il titolo Piloti, perché ora bisogna affrontare un circuito nuovo sul quale il neo campione del mondo vuole essere il primo a mettere la firma: il fuoriclasse britannico non molla e vuole provare a vincere anche le ultime tre gare della stagione. Aiuterà Nico Rosberg nella lotta per il secondo posto contro Vettel? In conferenza stampa ha detto che per ora nessuno glielo ha chiesto ma, se ce ne fosse la necessità, forse dovrà abbandonare suo malgrado la modalità “rullo compressore" per fare gioco di squadra.
La Ferrari punta al quarto successo stagionale ma non sarà così semplice. Una cosa è certa: l´evoluzione del motore vista a Austin, con una pista quasi sempre bagnata, non ha potuto esprimere appieno il proprio potenziale e questa potrebbe essere l´occasione giusta.


Sebastian Vettel, dopo ben 12 volte sul podio, con 3 vittorie, al suo primo anno “in rosso",  punta ancora in alto cercando di difendere il suo secondo posto nella classifica iridata dagli attacchi di Rosberg. E Kimi Raikkonen? Spera che la SF15 -T se la possa cavare bene anche su questo tracciato.
Dopo il weekend nero di Austin, contraddistinto da un doppio ritiro,  la Williams spera di dar vita ad un buon fine settimana e potersela giocare per il podio con la Scuderia di Maranello, anche se ormai il secondo posto nella classifica Costruttori è sfumato. Nella graduatoria riservata ai Piloti, i due portacolori del team di Grove sono separati da appena 2 punti, a favore di Valtteri Bottas. E´ chiaro che Felipe Massa tenterà il sorpasso. Per entrambi il vantaggio sarà affidato ai tratti più veloci dove le FW 37 possono fare la differenza, ma viste le caratteristiche del layout che prevede anche curve molto lente, dovranno trovare un setup  di compromesso.
Alla McLaren sostituiranno i propulsori Honda e altre componenti del retrotreno di entrambe le monoposto e questo farà scattare la consueta “pioggia" (assurda) di penalità sulla griglia di partenza. Ad Austin Fernando Alonso ha dovuto rinunciare alla top ten per un guasto al motore identificato poi negli iniettori, quindi allo spagnolo lo sostituiranno con un esemplare dotato delle ultime specifiche: e sono 10 posizioni in griglia, che potrebbero diventare 15 se avverrà anche la sostituzione del cambio. Peggio ancora per Jenson Button, che ha fatto una gran gara lo scorso weekend: con una doppia sostituzione della power unit e di altre componenti, accumulerà una penalizzazione pari a 50 posizioni di arretramento nella griglia. Non serve aggiungere altro…
L´obiettivo del team di Woking è di sacrificare questo weekend per prepararsi al meglio alle ultime due gare della stagione, a Interlagos e Yas Marina.
Nella storia della Honda c´è una vittoria su questo tracciato, molto importante, perché la prima di una monoposto della Casa del Sol Levante in F1: risale al 1965 e porta la firma di Richie Ginther. Altri tempi e bei ricordi in attesa di un riscatto che il team attende nel 2016, primo fra tutti Alonso, indubbiamente deluso dal suo ritorno con il team britannico. Anche se sono tanti i “rumors" che parlano di una possibile partenza del fuoriclasse iberico per altre strade…


Ci aspettiamo il consueto “cinema" dai brillanti protagonisti della Scuderia Toro Rosso, Max Verstappen e Carlos Sainz. Sulla carta il circuito non sembra adatto alla loro monoposto, ma se ci sarà anche una sola opportunità, non deluderanno di certo le aspettative.
L´atmosfera della vigilia è molto bella, c´era molta attesa per il ritorno della F1 su una pista che ha fatto la storia e i biglietti per il weekend sono stati venduti tutti in meno di una settimana. C´è grande passione per la F1 e il Motorsport in generale.
In giro per il Paddock c´è anche il leggendario “Leone" inglese, che lavora per la tv, il grande Nigel Mansell. Ad oggi, il giro più veloce su questo autodromo per una monoposto di F1 gli appartiene ancora: guidava la Williams e girò in 1’16"788, nel 1991. E´ sua anche l’ultima vittoria, del `92. Chi lo seguirà nell´Albo d´Oro?


I motori si accendono il venerdì alle 17:00 ora italiana, con la prima sessione di Prove Libere. Domenica 1° novembre il Gran Premio del Messico è in diretta esclusiva alle 20:00 su Sky Sport F1 HD. Oppure lo potrete vedere in differita alle 23:30 su Rai2.
 
Nicola Villani
 

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