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Elon Musk parla di dieselgate e auto ibride

Tesla sbarca in Europa con l'apertura dell'impianto in Olanda e Elon Musk, durante l'inaugurazione, è stato interrogato sullo scandalo del dieselgate. L'intervistatore ha chiesto cosa il CEO pensasse della questione sollevata in questi giorni e se il

Elon Musk parla di dieselgate e auto ibride
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Luigi Melita
Luigi Melita
Pubblicato il 29 set 2015

Tesla sbarca in Europa con l’apertura dell’impianto in Olanda e Elon Musk, durante l’inaugurazione, è stato interrogato sullo scandalo del dieselgate. L’intervistatore ha chiesto cosa il CEO pensasse della questione sollevata in questi giorni e se il dieselgate avrebbe minato la fiducia dei consumatori.

Musk ha risposto che vede la questione da un diverso punto di vista: second il CEO Tesla, infatti, quanto accaduto a Volkswagen è una prova che si è raggiunto il limite tecnologico dei motori diesel e benzina e che è arrivato il momento per l’introduzione di una nuova generazione di tecnologie pulite.

Insomma, se il diesel, il porta bandiera dei “motori ecologici" per il mondo termico, ha fallito, è chiaro che la strada è solo una: ibridazione e auto elettriche. Ovviamente Musk deve tirare acqua al proprio mulino ma le sue dichiarazioni sono sempre più supportate dall’evidenza. Mercedes, ad esempio, ha confermato che si prepara a pensionare i motori diesel in favore di un setup ibrido (benzina + elettrico) che rappresenterà la nuova frontiera “eco" per la gamma tedesca.

Inoltre la maggior parte dei concept visti nei saloni internazionali degli ultimi anni è accomunata dall’utilizzo di un propulsore elettrico o di un setup ibrido, segno che più o meno tutti i produttori guardano a questo mondo per rispondere alle normative sulle emissioni che iniziano a diventare sempre più stringenti.

Dal 2021, infatti, entreranno in vigore le nuove regole sui limiti di CO2 che, facendo la media dei diversi modelli in gamma, dovranno attenersi entro i 95 grammi al chilometro. Nel 2020 la media verrà calcolata sul 95% delle vetture della gamma, passando al 100% dall’anno successivo. Inoltre, nel calcolo delle emissioni medie di CO2, sono stati introdotti dei bonus per costruttore: tali bonus (supercrediti) avvantaggeranno le auto ibride ed elettriche poiché ogni auto con emissioni inferiori ai 50 grammi di CO2 al chilometro conterà come 2 auto nel 2020. Successivamente il bonus verrà limato: nel 2021 un’auto “green" conterà come 1.67 auto, nel 2022 la quota scenderà a 1.33 e nel 2023 si arriverà al rapporto di 1:1. E’ chiaro quindi che anche le normative spingeranno i produttori ad affrontare il tema dell’ibridazione per i modelli da produzione, consentendo nei primi tempi di affiancare auto termiche dalla potenza elevata (e quindi che emettono un quantitativo di CO2 superiore alla media) a veicoli elettrici o ibridi che bilanceranno il conteggio grazie al peso maggiore nel calcolo della media.

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