Cerca

Range Rover: quattro generazioni a confronto dal 1970 al 2013

Torniamo a parlare di Range Rover, fuoristrada che in molti sognano ma in pochi possono permettersi. Questo perché, oltre alle sue comprovate doti in off-road, il Range Rover è arrivato nel tempo a evolversi in auto di lusso, un mezzo da ben più di

Luigi Melita
Luigi Melita
Pubblicato il 5 gen 2013

Torniamo a parlare di Range Rover, fuoristrada che in molti sognano ma in pochi possono permettersi. Questo perché, oltre alle sue comprovate doti in off-road, il Range Rover è arrivato nel tempo a evolversi in auto di lusso, un mezzo da ben più di 90.000EUR.

Questa cifra è determinata dalla sua abilità esclusiva in fuoristrada? La risposta è no, dato che a circa 40.000 abbiamo già ottime alternative che garantiscono performance in fuoristrada similari: Toyota Land Cruiser e Mitsubishi Pajero per citarne alcuni. E scendendo ancora di più troviamo la Panda 4×4, certamente priva dei sistemi di trazione integrale dei veicoli sopracitati ma più che ottima per avventurarsi senza problemi quasi ovunque!

Cosa alza, quindi, il prezzo di Range Rover? Cosa è cambiato rispetto alle origini della prima generazione. Più o meno tutto. Ferma restante l’abilità di affrontare qualsiasi percorso in fuoristrada, il Range Rover 2013 è diventato ancora più lussuoso e tecnologico, sia per quanto riguarda i sistemi di controllo elettronici e la sicurezza, sia per materiali e dotazione.

Negli anni ’70 il Range Rover era un due porte quasi paragonabile a un’utilitaria dell’offroad. Nel 1981 arriva poi la nuova versione con cambio automatico a tre rapporti, interni più curati, braccioli anteriori, aria condizionata e un set da picnic in argento optional.

Nel 1994 arriva la seconda generazione, molto più curata per quanto riguarda la qualità e dotata di radio CD, controlli al volante e comandi sulla plancia.

Si salta poi al 2002 con il Range Rover mark III, terza generazione che diventa più tecnologica, con una plancia costellata di leve e pulsanti vari per controllare le svariate funzioni, impianto Harman Kardon e monitor touch “dual view” in grado di visualizzare la TV per il passeggero e il navigatore satellitare per il conducente. La consacrazione a “alternativa alle auto di lusso”.

Il 2013 porta ancora più opulenza, qualità al top del settore e un design degli interni minimalista che va a cancellare la miriade di comandi spostando tutto al touchscreen centrale e all’ampio display che sostituisce  contagiri e tachimetro. Da notare il sistema audio Meridian che conta 29 altoparlanti…niente a che vedere con il Philips a quattro speaker del primo modello! Non basta? Che dire poi del tetto panoramico e delle videocamere “offroad”?

Passando alla tecnica, invece, il primo modello è considerato uno dei migliori fuoristrada dei suoi tempi e ha portato innovazione integrando per primo (nel suo segmento) sospensioni ad aria regolabili.

Nella seconda generazione le sospensioni ad aria diventano di serie e arriva il controllo elettronico della franata per le quattro ruote motrici così da migliorare le prestazioni in offroad.

Compito del mark III, invece, è quello di facilitare l’uso in fuoristrada grazie all’introduzione del Terrain Response  che imposta la vettura a seconda delle condizioni con la semplice pressione di un tasto.

Range Rover 2013, infine, semplifica il tutto eliminando i pulsanti e lasciando la gestione di tutti i parametri alla centralina, in completa autonomia.

Notevolmente migliorate, infine, le performance su strada che, nonostante l’altezza da terra di 90 centimetri dell’ultimo modello, sono al top del settore grazie a scocca in alluminio per ridurre il peso, motori sempre più parchi nei consumi e il torque vectoring che controlla la coppia e tiene in strada l’auto senza che il pilota debba intervenire controllandola con lo sterzo o frenando.

Tanta carne al fuoco che trovate nell’ottimo video di Auto Express, buona visione!

Ti potrebbe interessare:
Commenti Regolamento