Chrysler punta al segmento dei piccoli pickup

Se è vero che gli USA sono sempre stati la patria delle auto enormi, dei fuoristrada, dei SUV e dei truck al confronto dei quali i nostri veicoli sembrano macchinine, anche oltreoceano il trend ecologico/pseudo tale sta iniziando a influenzare i produttori di automobili e negli ultimi anni si è vista una significativa riduzione della cubatura dei motori e l’importazione negli Stati Uniti di modelli europei più compatti e parchi nei consumi.

Lo stesso trend, complici le acquisizioni delle aziende americane da parte dei produttori europei, si sta verificando nei modelli “made in USA” e Chrysler (di cui abbiamo recentemente visto il proseguire dell’acquisto da parte di Fiat) sembra volerlo abbracciare.

Joe Veltri, vice presidente dell’unità di pianificazione prodotti di Chrysler, ha dichiarato che l’azienda è interessata al segmento dei “piccoli pickup”, un settore tornato libero da concorrenza e potenzialmente remunerativo.

Secondo i nostri dati, i giovani uomini ancora aspirano a possedere un pickup. Storicamente, se si va indietro agli anni ’80, il segmento dei pickup compatti era addirittura più grande di quello dei pickup “full size"

A quanto pare sembra che l’immagine degli USA dipinta dai film, dove i parcheggi del college abbondano di pickup, sia veritiera ma perché si è creato questo vuoto?

Ovviamente il motivo principale è economico: secondo Veltri negli anni il prezzo dei pickup compatti è cresciuto e perché comprarne uno a 20.000$ quando con qualche migliaio di verdoni in più si può acquistare un “bestione" a dimensioni originali (un esempio delle dimensioni lo da il Dodge Ram che vedete in foto a fine articolo)?

Il progetto di Chrysler di tornare aggressivi in questo segmento va avanti da anni e nel 2002, ad esempio, è stato mostrato il concept del Dodge M80 (quello in giallo), seguito dal Rampage del 2006. Con l’aiuto del know-how Fiat sembra che l’idea possa finalmente concretizzarsi, torneranno gli anni ’80 “automobilisticamente" parlando?