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Mazda CX-30: prova su strada in anteprima del crossover mild hybrid | Video

Mazda CX-30: dimensioni, design, motori, prezzi, prova su strada, prime impressioni di guida

Simone Facchetti
Simone Facchetti
Pubblicato il 17 lug 2019

Mazda CX-30 è stato, fin dal suo debutto allo scorso Salone di Ginevra, uno dei modelli più chiacchierati sulle nostre pagine. Oggi, dopo averlo provato in anteprima, possiamo finalmente raccontarvi tutto quello che c'è da sapere sul nuovo Mazda CX-30: dimensioni, design, motori, prezzi e, naturalmente, le nostre prime impressioni di guida.

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MAZDA CX-30: DIMENSIONI E POSIZIONAMENTO

Potremmo definire CX-30 la versione "crossover" di Mazda3, anche se le dimensioni sono sensibilmente più compatte: Mazda CX-30 offre infatti una lunghezza di 4,39 m (contro i 4,46 di Mazda3), una larghezza di 1,79 e un’altezza di 1,53 m, valore quest’ultimo più basso rispetto alla media dei SUV del segmento C. Dimensioni che pongono CX-30 esattamente a metà strada tra il compatto CX-3 e il più grande CX-5. L'altezza da terra di Mazda CX-30 è di 175 mm, sufficiente per percorrere strade bianche o tratti cittadini con dossi piuttosto alti senza preoccuparsi di "toccare". 

MAZDA CX-30: KODO DESIGN A MISURA DI SUV

Mazda CX-30 è il secondo modello di serie dopo Mazda3 ad adottare l’evoluzione del linguaggio stilistico Kodo – Soul of Motion, visto per la prima volta sulla concept Mazda Vision Coupé del 2017. Design minimalista ma al contempo raffinato, che fa sua la filosofia “less is more”: i volumi sono definiti dal modo in cui la luce entra in contatto con la superficie, tutte le linee e le nervature sono superflue e questo lo notiamo in particolare nella S che viene "disegnata" sulla fiancata dai riflessi e che cambia dunque in base al punto di vista dell’osservatore. 

Una pulizia delle linee che si apprezza tanto in foto quanto soprattutto dal vivo: le superfici sembrano quasi liquide, complice la resa estetica della vernice Soul Red Crystal, brillante, satura e profonda. Rispetto a Mazda3, che abbiamo analizzato nel nostro speciale design,  il nuovo CX-30 potrebbe essere ancora più apprezzato perché combina la silhouette di una coupé con la "robustezza" di un SUV, grazie ai massicci inserti di colore nero che da una parte riducono visivamente il rapporto tra carrozzeria e finestrini, facendo sembrare la vettura più bassa, e dall’altra offrono quel senso di stabilità e forza tipico di un veicolo a ruote alte.

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Le diverse proporzioni rispetto a Mazda3 risultano in una vista di ¾ posteriore inedita: grazie alla terza luce laterale il montante C è più compatto, generando un volume posteriore ugualmente sobrio ed elegante ma con più carattere, grazie alla larghezza dei parafanghi posteriori attorno a cui si sviluppa l’apertura del portellone posteriore. Può piacere oppure no, ma senza dubbio ci troviamo di fronte ad un posteriore più "digeribile" rispetto a quello della berlina di derivazione.

I gruppi ottici sono più sottili e appuntiti, offrendo uno sguardo aggressivo e tagliente al frontale e al posteriore, grazie al singolo elemento centrale cilindrico che sembra quasi la pupilla degli occhi di questo mazda CX-30. Gli elementi a LED (compresi i nuovi indicatori di direzione con una transizione che sembra ispirata al battito cardiaco), donano a CX-30 un look hi-tech e moderno, con un effetto scenografico senza tuttavia scadere nel manierismo. Tra le peculiarità del gruppo ottico anteriore anche la tecnologia a matrice di LED per la selezione automatica del fascio abbagliante. 

Tutte le prese d’aria sono integrate nella calandra e questo ha permesso ai designer Mazda di realizzare un paraurti completamente liscio: le prese d’aria finte lasciamole alla concorrenza, avranno pensato. La calandra è impreziosita da una massiccia cornice cromata dalla forma più decisa, nella quale si innestano i gruppi ottici. Lo sbalzo anteriore è ridotto, anche grazie all’elemento inferiore nero che alleggerisce ulteriormente il volume anteriore.

INTERNI MAZDA CX-30: AVVOLGENTI MA SPAZIOSI

Jinba Ittai, o se preferite DriveTogether: l’uomo e la macchina sono una cosa sola, come un cavaliere e il suo destriero. Questa filosofia non guida solamente la progettazione di auto fisiologicamente più sportive come Mazda MX-5 o Mazda3, ma anche i crossover come CX-30. Il posto guida è simmetrico, avvolgente e raccolto, costruito attorno al conducente, con tutti e tre gli strumenti nel quadro e il display centrale correttamente angolati verso il posto di guida.

Il volante è verticale, offre una corona dal giusto spessore molto piacevole da impugnare, i comandi sono tutti al loro posto e la regolazione telescopica offre una corsa di 70 mm che consente a chiunque di trovare la propria posizione di guida ideale. Stesso discorso per la regolazione del cuscino del sedile anteriore in inclinazione, di serie su tutte le versioni per un supporto ottimale delle cosce del guidatore. Una manna dal cielo per i guidatori più alti o più bassi della media.

Un ampio tunnel centrale ospita la leva del cambio, con un posizionamento avanzato e alto che rende più veloce e facile il movimento della mano di chi guida dal volante alla leva. Una leva che, come già apprezzato su Mazda3, è corta e offre una precisione negli innesti quasi chirurgica: impugnarla diventa un vero piacere. La zona di comando si completa con la manopola del sistema HMI commander e dei porta bicchieri. Inoltre il lungo bracciolo centrale aiuta ad impartire i comandi in modo semplice e preciso.

La plancia si sviluppa in senso orizzontale, offrendo una sensazione di ariosità all’abitacolo. Tutto è sotto controllo: i comandi del climatizzatore fortunatamente rimangono fisici (non c’è il rischio di distrarsi durante l’uso) e il sistema di infotainment si visualizza su un comodo schermo da 8,8 pollici incassato nella plancia: impossibile distrarsi. Tutte queste soluzioni concorrono a creare un posto guida ben studiato che invoglia a guidare.  

Pollice in su anche per la qualità percepita: non c’è un angolo dell’abitacolo di Mazda CX-30 che non sia curato dal punto di vista dei rivestimenti e del design. La zona superiore del cruscotto presenta una palpebra a forma di ala in un materiale morbido rifinito con cuciture. Appena sotto spicca invece un rivestimento ancora più morbido che ricorda la pelle che troviamo su volante, braccioli e sedili. In particolare, Mazda ha pensato a due particolari combinazioni cromatiche interne: marrone scuro, più elegante, oppure in un moderno blu scuro.

Se scegliete l’ambientazione marrone potrete optare per i sedili in vera pelle nera (con traforature marroni) o in pelle bianca, senz'altro i più scenografici. L’ambientazione blu scuro propone invece rivestimenti in tessuto o in similpelle, entrambi disponibili sia in grigio che in nero. I pannelli grigio fumo nel tunnel centrale sono realizzati con la tecnologia “stampaggio a due strati”, introdotta per la prima volta sulla nuova Mazda3. La luce che colpisce il profondo pannello grigio fumo rivela un motivo metallico inciso nello strato di base che va a rafforzare la raffinatezza e la qualità premium degli interni, riducendo visivamente impronte e polvere.

MAZDA CX-30: ABITABILITÀ

Facile accedere all’abitacolo di Mazda CX-30: nonostante l’altezza da terra da SUV, il punto fianchi del sedile è più basso della media, e questo rende più facile entrare e uscire. Anche l’accesso ai sedili posteriori è facilitato, grazie alla specifica conformazione dei cuscini del sedile, ai montanti sottili e alla ridotta altezza del pianale posteriore. 

Comoda la console centrale rialzata, che offre un bracciolo in grado di contenere un vano portaoggetti di grandi dimensioni. Ampio lo spazio per testa, e ginocchia (da verificare). Apprezzabile la visibilità, grazie ai montanti anteriori sottili che riducono gli angoli ciechi e ai tergicristalli progettati per pulire il parabrezza fino quasi all’estremità.

Non male in rapporto alle dimensioni esterne e al design quasi da coupé lo spazio per i bagagli: aprendo il portellone (anche elettrico con un meccanismo più silenzioso grazie agli ammortizzatori in resina) si accede ad un vano con 430 litri di capacità (1.406 abbattendo gli schienali, -8 litri con il Subwoofer dell'impianto audio Bose): bassa la soglia di carico a 731 mm da terra, e ampia l’apertura (1.020 mm). Curate anche qui le finiture, con un rivestimento laterale di tessuto non tessuto, resistente ai graffi e ordinata dal punto di vista della forma.

MAZDA CX-30: INFOTAINMENT FUNZIONALE E SICURO

Non ci dilungheremo troppo sulla tecnologia e sul sistema di infotainment presente su Mazda CX-30, in quanto queste soluzioni replicano perfettamente quelle disponibili su Mazda3. Due schermi sono protagonisti nell'abitacolo: quello integrato al centro della strumentazione (i due strumenti laterali sono analogici), personalizzabile con due grafiche (una più classica e una più essenziale), e quello da 8,8 pollici posizionato in stile tablet nella parte alta della plancia, ma molto meglio integrato rispetto alle soluzioni un po' posticce che sempre più spesso ritroviamo sulle nuove auto.

L'interfaccia resta semplice, con il solito sviluppo verticale, pensata per limitare il più possibile le distrazioni e restituire una buona intuitività nella ricerca delle principali funzioni, tutte a portata di mano. La grafica è moderna e la semplicità assicura la massima fluidità in ogni situazione, anche nelle mappe del navigatore integrato. Per il resto c'è il Bluetooth e l'USB, utilizzabile per collegare gli smartphone Android o iOS (Android Auto e Apple CarPlay sono sempre di serie). L'Head-up Display di serie è a colori, ben visibile e proietta direttamente sul parabrezza. E poi c'è il rotore centrale, un elemento molto ergonomico che permette di controllare ogni aspetto del sistema di infotainment semplicemente muovendo si con due dita. Rispetto al touchscreen sarà meno immediato, ma quando si guida è questa la soluzione giusta per non sbagliare nella selezione e soprattutto per non distrarsi

ADAS: ASSISTENZA ALLA GUIDA, NON GUIDA AUTONOMA

La dotazione di ADAS è molto ricca fin dall'allestimento base (lo potete constatare al termine dell'articolo): interessante il sistema di monitoraggio del conducente con la telecamera che assicura una precisione di gran lunga maggiore rispetto a quello basato sugli input al volante: tramite videocamera e infrarossi legge occhi, battiti delle palpebre (anche con occhiali da sole), angolazione testa e bocca. Tutto ciò è gestito in maniera intelligente dato che il livello di stanchezza percepito influenza anche le prestazioni del sistema di assistenza alla frenata.

Ci sono poi riconoscimento segnali, monitoraggio angoli ciechi, anticollisione con frenata automatica e riconoscimento pedoni e ciclisti, cruise control adattivo con Stop & Go per gestire le ripartenze (solo cambio automatico), monitoraggio traffico in retromarcia (con frenata automatica), mantenimento della corsia e un sistema simile al Traffic Jam, che funziona solo alle basse velocità. Ed è qui che ritorna la filosofia progettuale "Jinba Ittai": l'uomo è al centro ed è ancora lui il responsabile alla guida, per sua scelta.

Se da un lato tutti gli ADAS sono paragonabili nella resa alle migliori tecnologie nel segmento, dall'altro il mantenimento di corsia non propone il centramento e, a conti fatti, non è al passo neanche come mantenimento dato che sfora spesso in curva prima di rimettere l'auto in carreggiata. Con le mani sul volante il risultato migliora ma si tratta comunque di una pecca che però è figlia della coerenza della filosofia di Mazda: privilegiare la guida e la sicurezza distaccandosi dalla guida semi-autonoma.

MAZDA CX-30 2.0 SKYACTIV-G M HYBRID: COME VA SU STRADA

Finalmente, dopo tanta attesa e tante richieste anche da parte vostra, possiamo metterci alla guida di Mazda CX-30: purtroppo la versione a disposizione per la nostra anteprima è equipaggiata con il 2 litri Skyactiv-G da 122 CV, ovvero lo stesso propulsore della Mazda 3 protagonista della nostre due prime prove: 

Per la prova dello Skyactiv-X, il rivoluzionario motore a benzina con accensione a compressione che promette prestazioni elevate e consumi simili a quelli di un diesel, dovremo attendere ancora qualche settimana | Mazda Skyactiv-X: come funziona il benzina che si crede un diesel – Video.

A questo punto, se su Mazda3 l'avevamo definito "una giusta via di mezzo che rifiuta il concetto di downsizing in favore del "rightsizing": il motore giusto per l'auto giusta", è lecito domandarsi se lo Skyactiv-G da 122 CV rimanga una valida alternativa anche per CX-30, una vettura dal peso superiore rispetto alla hatchback di derivazione. Non solo: il dubbio (espresso anche da molti di voi) riguardava anche il modo in cui le sospensioni posteriori a ponte torcente si sarebbero comportate di fronte non solo ad una massa superiore, ma anche ad un baricentro più alto.

In realtà, l'incremento di peso è irrisorio (1.320 kg contro i 1.274 di Mazda3), pertanto a livello di prestazioni e tenuta di strada cambia ben poco. O almeno, questo è quello che ci è parso durante i pochi km che abbiamo percorso in compagnia di CX-30: il volume dell'abitacolo è leggermente più sbilanciato verso il posteriore, ma i trasferimenti di carico sono sempre sotto controllo e l'inserimento in curva è sempre preciso, con una grande sensazione di sicurezza anche forzando l'andatura. Aspettiamo di averla in prova per più tempo per metterla alla frusta e capire fino a quando abbia senso rinunciare al multilink, ma al momento l'impressione è che l'auto vada molto bene anche così.

Valgono dunque le stesse considerazioni fatte a suo tempo per Mazda3, a cominciare dal modo assolutamente discreto in cui il sistema mild-hybrid a 24 V agisce per sopperire alla mancanza di coppia ai bassi regimi di un aspirato rispetto ai moderni turbo di piccola cilindrata che sempre di più si stanno diffondendo sotto al cofano delle principali concorrenti di Mazda3. Non stiamo parlando di un sistema full-hybrid, dunque scordiamoci di avvertire la spinta supplementare dell'elettrico o di viaggiare nel silenzio totale per qualche km: piuttosto, la presenza del piccolo propulsore a zero emissioni (alimentato da una batteria da 0,16 kWh ricaricata nelle fasi di decelerazione o frenata) garantisce un'andatura più fluida, con transizioni dolci e naturali quando la vettura parte, accelera o si ferma. Solo in parte il motore elettrico supporta con la sua coppia quella del motore termico, garantendo la stessa accelerazione (non bruciante) ma consumando meno carburante.

Non solo: quando si passa alla marcia superiore, il regime del motore viene rapidamente regolato per migliorare l’azionamento della frizione. Effettivamente, l'inserimento delle marce è sempre preciso e immediato, e nonostante la presenza del cambio manuale, la circolazione in città con cambiate continue "prima-seconda" non è affatto stressante come si potrebbe pensare. Come su Mazda3, anche su CX-30 si ripropone il dilemma: con un cambio manuale così preciso e piacevole da azionare, perché mai uno dovrebbe scegliere l'automatico? La risposta, in questo caso, dovete cercarla dentro di voi: 

Quanto sono pigro? 

Quanto incide sulla mia percorrenza totale lo stress da traffico cittadino?

E se poi me ne pento?  (Cit.)

Sappiate che la differenza di prezzo tra il cambio manuale e l'automatico Skyactiv-Drive (un convertitore di coppia a 6 rapporti che comunque vogliamo provare il prima possibile per capire se sia consigliabile oppure no) è di 2.000 euro tondi tondi. 

Non ci ripeteremo nemmeno sotto il profilo delle prestazioni: l'elettrico non è sufficiente per rendere Mazda3 scattante al semaforo: l'erogazione è fluida, ma la spinta arriva solo quando si tirano le marce, diciamo sopra i 3.500 giri. Inutile chiedere le prestazioni al di sotto di questa soglia, e lo stesso succede quando siamo in sesta marcia a 80 km/h: la ripresa c'è, ma solo se si scala in quarta, e comunque manca un po' di "schiena". 122 CV non sono pochi in assoluto (lo 0-100 km/h è coperto in 10,6 secondi, solo 0,2 secondi in più di Mazda3, e la velocità massima raggiunge i 186 km/h), ma se consideriamo il setup di sterzo, cambio, sospensioni e telaio, allora sì che si avverte la mancanza dei 180 CV dello Skyactiv-X.

Capitolo consumi: abbiamo percorso troppi pochi km per poter mettere nero su bianco i consumi reali di Mazda CX-30, ma se su Mazda 3 (che, come Mazda CX-30, tra le altre cose propone anche la disattivazione di due dei quattro cilindri) il computer di bordo segnalava un consumo medio di benzina di 6,5 litri ogni 100 km, sul crossover mettete in conto un valore leggermente superiore per via della maggiore sezione frontale. Slla scheda tecnica il valore dichiarato è identico per entrambi i modelli: 5,1 litri ogni 100 km nel ciclo WLTP.

MAZDA CX-30: PREZZI E ALLESTIMENTI

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I prezzi del SUV Mazda CX-30 partono da 24.750 euro per la versione 2.0 SKYACTIV-G MAZDA M HYBRID 122 CV EVOLVE 6MT. I motori di Mazda CX-30 sono tre, già conformi alla normativa EURO 6D, obbligatoria a partire da gennaio 2021 | Guida Euro 6D vs TEMP differenze RDE, WLTP, emissioni NOx e CO2: cosa cambia |. In particolare, abbiamo due benzina e un diesel:

  • 2.0 benzina SKYACTIV-X MAZDA M HYBRID da 180 CV
  • 2.0 benzina SKYACTIV-G MAZDA M HYBRID da 122 CV
  • 1.8 diesel SKYACTIV-D da 116 CV

 

L'esemplare in prova, con motore 2.0L SKYACTIV-G MAZDA M HYBRID 122 CV, allestimento top di gamma EXCLUSIVE e cambio manuale a 6 rapporti, costa 30.050 euro (2.200 euro sono necessari per la trazione integrale). La gamma La gamma di Mazda CX-30 si articola in quattro allestimenti: Evolve, Executive, Exceed, Exclusive.

Già dall'allestimento base, la dotazione comprende una ricca suite di ADAS, tra cui la frenata automatica con riconoscimento dei pedoni e dei ciclisti, il sistema di mantenimento della carreggiata (attivo ma senza centramento di corsia), i fari a LED con controllo automatico degli abbaglianti, il sistema di monitoraggio posteriore del veicolo con frenata automatica in uscita dal parcheggio, il riconoscimento della stanchezza del guidatore e, unico del segmento, l’head-up display, che proietta sul parabrezza le principali informazioni di guida, comprensivo anche del sistema di riconoscimento dei segnali stradali. Di serie anche il Cruise Control Adattivo con adattamento ai limiti di velocità presenti sul tragitto (Intelligent Speed Assist).

Per tutti i dettagli vi rimandiamo all'articolo completo su prezzi, motori e allestimenti di Mazda CX-30, oppure al configuratore online. 

CONFIGURATORE MAZDA CX-30

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