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TUC.technology porta all’IAA di Monaco i primi moduli industriali della sua piattaforma plug&play

Dopo anni di sviluppo, la startup torinese presenta un ecosistema completo pronto per la produzione industriale

TUC.technology porta all’IAA di Monaco i primi moduli industriali della sua piattaforma plug&play
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Daniele Di Geronimo
Daniele Di Geronimo
Pubblicato il 5 set 2025

Negli ultimi anni, TUC.technology si è affermata come una delle realtà italiane più innovative nel campo della mobilità modulare. Il progetto, nato a Torino dalla visione di Ludovico Campana e Sergio Pininfarina, ha debuttato pubblicamente nel 2020 con l’esposizione di un primo prototipo al Museo Nazionale dell’Automobile. Al centro dell’intera architettura c’è il TUC.plug, un connettore universale pensato per semplificare l’integrazione fisica, elettrica e digitale dei componenti interni del veicolo. Dopo anni di sviluppo, la startup torinese ha ora raggiunto un nuovo traguardo: il passaggio dalla prototipazione alla produzione industriale, segnando un momento chiave nel cammino verso una mobilità davvero modulare, flessibile e connessa.

L’ecosistema completo di TUC.technology

A un anno dalla presentazione del prototipo TUC.tiny, l’azienda torinese ha annunciato l’avvio dell’industrializzazione della propria piattaforma. Il debutto è avvenuto all’IAA Mobility di Monaco, dove sono stati presentati i primi componenti già pronti per essere integrati nei processi produttivi.

La società ha mostrato un ecosistema completo, composto da elementi hardware, software e architettura, progettato per rendere veicoli e ambienti riconfigurabili e flessibili. Il sistema TUC si basa su tre elementi principali: TUC.plug, TUC.brain e TUC.network. Il TUC.plug è un connettore brevettato che unisce fissaggio meccanico, alimentazione elettrica e trasmissione dati in un unico punto, permettendo di installare rapidamente moduli come sedili, display e dispositivi smart. Il TUC.brain è il controller centrale che coordina l’intera rete, riconosce i moduli collegati, gestisce protocolli come CAN ed Ethernet e monitora il sistema in tempo reale grazie a funzioni avanzate di diagnostica e intelligenza artificiale.

Questa architettura è basata su TUC.network, una rete fisica che collega i diversi moduli attraverso un unico cavo principale, organizzato secondo una struttura a margherita. Il sistema distribuisce sia l’alimentazione elettrica, disponibile a 12, 24 o 48 V, sia i dati necessari al funzionamento dei dispositivi. In questo modo si riduce il cablaggio tradizionale e si semplificano le fasi di assemblaggio. La rete è progettata per essere modulare e flessibile, così da adattarsi a ogni contesto d’uso, dal trasporto privato alla logistica urbana fino ai veicoli speciali o condivisi.


L’obiettivo è trasformare questi spazi in piattaforme adattabili, capaci di evolversi in base alle varie esigenze, funzioni e caratteristiche degli utenti. Tra i moduli mostrati a Monaco c’è anche TUC.micro, che rappresenta una versione avanzata e scalabile del concetto alla base del primo prototipo.

Un po’ di storia

In questi anni, TUC.technology ha trasformato un’intuizione sperimentale in un sistema maturo, pronto per l’adozione industriale. Dopo il debutto del primo prototipo nel 2020, l’azienda ha progressivamente ampliato la propria architettura, arrivando alla versione TUC 3.0. L’evoluzione ha interessato sia l’hardware che il software, con una rete fisica dedicata e un sistema operativo proprietario in grado di gestire i dispositivi con una logica plug&play e aggiornamenti da remoto.


Nel 2024 è arrivata TUC.tiny, una declinazione compatta del progetto che ha esteso il concetto di modularità anche ad ambiti come la domotica o il settore aerospaziale. A ogni passo si è affiancata una rete crescente di collaborazioni, che oggi include realtà come Adient, Samsung Knox, Lavazza, Sabelt, Kuka, EMA e Altec. La piattaforma è già compatibile con oltre cinquanta moduli, dai sedili ai sistemi di infotainment, fino a sensori e dispositivi intelligenti. Il design consente anche l’integrazione di componenti su misura, sviluppati direttamente da costruttori o fornitori.

Con l’avvio della produzione industriale, TUC.technology guarda a un futuro in cui il veicolo non è più un oggetto statico, ma una piattaforma riconfigurabile, capace di adattarsi a diversi scenari d’uso: dalla mobilità condivisa alla logistica urbana, fino al lavoro in movimento o all’interazione con infrastrutture digitali. L’obiettivo è costruire uno standard aperto, replicabile e flessibile, in grado di semplificare l’integrazione tra tecnologie, veicoli e città.
 

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