Tesla Cybercab, il robotaxi ha la metà dei pezzi della Model 3
Tesla sta lavorando molto sull'ottimizzazione della produzione del suo robotaxi per contenere i costi

Tesla Cybercab è la nuova grande scommessa di Elon Musk che punta a voler rivoluzionare i trasporti con il suo robotaxi. L'obiettivo è quello di lanciarlo sul mercato tra il 2026 e il 2027 anche se come sappiamo, sono tempistiche da prendere con le dovute cautele. Molto dipenderà infatti anche dalle normative americane ma già sappiamo che il Governo Trump starebbe valutando l'introduzione di nuove regole per le auto a guida autonoma che poterebbero favorire i piani del numero uno di Tesla.
In ogni caso, durante la presentazione, Elon Musk sottolineò un dato importante e cioè che il robotaxi sarebbe stato prodotto in grandi numeri ed offerto anche ai privati. Il tutto ad un costo inferiore ai 30 mila dollari. Per renderlo competitivo, il robotaxi oltre ad avere un costo il più possibile accessibile deve essere anche semplice da mantenere.
Tesla, lo sappiamo, è molto brava ad ottimizzare la produzione e lo abbiamo visto nel tempo con la Tesla Model 3 e la Tesla Model Y. Eric E. uno degli ingegneri a capo del progetto del Cybercab ha raccontato negli ultimi giorni alcuni dettagli interessanti tra cui che il robotaxi ha circa la metà delle componenti di una Tesla Model 3.
L’ATTENZIONE SULL’EFFICIENZA
L'ingegnere ha spiegato che l'attenzione di Tesla sull'efficienza del robotaxi implica l'utilizzo del minor numero possibile di parti. Un vantaggio che permette di migliorare l'efficienza produttiva e quindi di conseguenza anche ridurre i costi. Inoltre, la scelta che puntare su di una vettura a soli due posti comporta anche la possibilità di ottimizzare ulteriormente l'aerodinamica.
Due posti aprono molte opportunità dal punto di vista aerodinamico. Significa anche che abbiamo ridotto notevolmente il numero di componenti del Cybercab. Consegneremo un'auto che ha circa la metà dei componenti del Model 3 di oggi. Significa anche che quando devi pulire l'auto per i servizi di ride sharing, non devi preoccuparti di dover gestire più porte e più posti. Hai solo quello che sembra un sedile a panca, facile da pulire automaticamente.
Trattandosi poi di un veicolo a guida autonoma dove non è previsto l'intervento umano, Tesla ha potuto eliminare alcune componenti superflue come il volante e i pedali. Solo due posti significa anche la possibilità di eliminare i sedili posteriori. All'interno dell'abitacolo troviamo poi solo tre interruttori fisici: due sulla console centrale per gestire l'apertura dei finestrini e delle portiere, e uno per la luce di interna. Inoltre, Tesla ha scelto di adottare un tetto in metallo e non in vetro. Ovviamente anche la struttura del robotaxi è stata pensata per ridurre il più possibile il numero delle componenti rispetto alle normali vetture di Tesla. Insomma, un lavoro a 360 gradi per arrivare a migliorare il più possibile l'efficienza produttiva che permetterà di contenere i costi.
Some great info by an engineer who is on the Robotaxi team! pic.twitter.com/dNxfmW8tJr
— TesAli (@alifarhat6_ali) December 5, 2024
Eric E. ha condiviso altri dettagli sul design del Cybercab, come il bagagliaio, molto grande nonostante le piccole dimensioni complessive della vettura. Bagagliaio che sarà in grado di contenere davvero di tutto, anche sedie a rotelle e pure alcune biciclette a seconda delle loro dimensioni.
Efficienza anche nella manutenzione perché come ha detto Eric E. la scelta di puntare su di un abitacolo a due soli posti permetterà di semplificare la pulizia ed eventuali interventi.
DAVVERO PRESTO SU STRADA?
Le dichiarazioni di Elon Musk vanno sempre prese con molta attenzione. Da quanto tempo è che promette, per esempio, la vera guida autonoma? C'è poi il discorso normativa menzionato in precedenze. Non rimane che attendere per capire se davvero Tesla riusucirà a centrare questo importante obiettivo.