Tesla espanderà la produzione a Shanghai per soddisfare la domanda di esportazione
Cresce la fabbrica in Cina per soddisfare la domanda di esportazione.

Tesla non si sta concentrando solamente su avviare i nuovi impianti del Texas e della Germania ma si sta occupando anche di ampliare la capacità di produzione di quello già esistente a Shanghai, in Cina. Secondo quanto riporta Reuters, la casa automobilistica americana ha presentato alle autorità della città una nuova documentazione per un progetto di espansione della produzione di auto. Un'operazione che comporterà anche l'assunzione di nuovi dipendenti.
HUB PER L’ESPORTAZIONE
Attraverso questo progetto, la società di Elon Musk intende arrivare a soddisfare la domanda di esportazione delle sue vetture elettriche. Tale nuovo piano per espandere la produzione della fabbrica arriva dopo un altro investimento di 200 milioni di dollari annunciato a novembre 2021 sempre per lo stesso motivo. Grazie all'ampliamento delle sue attività, la Gigafactory di Shanghai potrebbe puntare al traguardo del milione di veicoli prodotti all'anno.
In origine, questo stabilimento era nato solamente per la produzione locale. Tuttavia, nel corso del tempo, la strategia di Tesla è cambiata. Oggi, la Gigafactory di Shanghai è il principale hub di esportazione di veicoli di Tesla, con la struttura che produce le Model 3 e le Model Y per mercati esteri come quelli dell'Europa e dell'Australia.
CATL, il principale fornitore di batterie di Tesla in Cina, sta costruendo una fabbrica per le celle proprio vicino alla Gigafactory di Shanghai. Fabbrica che dovrebbe contribuire ad accelerare la produzione delle auto elettriche del costruttore americano. Il sito produttivo cinese, dunque, è sempre più importante per la strategia di crescita di Tesla visto che è diventato essenziale per soddisfare la richiesta di auto elettriche in alcuni mercati.
Con i ritardi dell'entrata in funzione della Gigafactory della Germania, il sito cinese fornirà le Model Y ai clienti europei. E parlando della fabbrica vicino a Berlino, a quanto pare ci sono nuovi problemi legati ad una nuova causa intentata dagli ambientalisti sulla gestione idrica della fabbrica. Il timore è che lo stabilimento comprometta la disponibilità di acqua della regione. Una decisione sarà presa il 4 marzo. Il rischio è che i tempi per il via libera alla produzione possano ulteriormente allungarsi.