Elon Musk tra manie di persecuzione e nuove accuse
Nuovo capitolo della battaglia tra Musk e la SEC.
Prosegue la battaglia a distanza tra Elon Musk e la SEC, Security and Exchange Commission statunitense che dal 2018 punta il dito sul CEO di Tesla accusandolo di frode e turbativa del mercato. I fatti riguardano il famoso tweet pubblicato dall'uomo più ricco del mondo in cui, quattro anni fa ormai, ragionava a voce alta sulla possibilità di privatizzare la sua azienda. Un messaggio "falso e ingannevole" che l'autorità di vigilanza sul mercato azionario ha ritenuto pericoloso e destabilizzante.
Musk è tornato a parlare di questo argomento pochi giorni fa, incolpando la SEC di persecuzione. E la questione sembra inasprirsi ulteriormente ora che il suo avvocato ha nuovamente accusato l'agenzia americana per aver fatto trapelare informazioni su un'indagine federale che riguarda il CEO solo per vendicarsi delle critiche che lo stesso numero uno di Tesla aveva mosso pubblicamente contro i regolatori finanziari federali.
ACCUSE E CONTRO-ACCUSE
Impossibile incolpare Musk per aver esercitato i diritti previsti dal Primo Emendamento, dice l'avvocato Alex Spiro, che tuttavia non rivela quale sia l'indagine federale oggetto della discussione, né quali siano le informazioni diffuse in modo improprio dalla SEC. Fatto sta che mai come ora i rapporti tra l'agenzia ed Elon Musk sono stati così tesi: e in gioco ci sono anche i 40 milioni di dollari pagati come multa da parte di Tesla e del CEO stesso destinati a tutti gli azionisti che avevano subìto danni finanziari a causa del tweet e che invece risultano ancora nelle casse della SEC.
A sua discolpa, la commissione ha rivelato a fine della scorsa settimana che il piano di distribuzione dei 40 milioni di dollari sarà definito entro la fine di marzo, e che la persecuzione – usando le parole di Musk – fa parte degli accordi del 2018 che avevano portato alla chiusura della vicenda sulla privatizzazione di Tesla: tali accordi prevedevano, infatti, il pagamento di 20+20 milioni di dollari ed un maggior controllo sulla gestione dell'azienda.
Una situazione ingarbugliata, dunque, tra accuse e contro accuse. Ora la SEC viene incolpata di aver diffuso informazioni private, e come detto in precedenza non si conosce di preciso l'oggetto del contendere: molto probabilmente riguarda proprio le modalità con cui Tesla sta rispettando l'accordo del 2018.