Tesla richiamerà oltre 134 mila Model S e X per il problema allo schermo touch
Tesla avvierà una campagna di richiamo che riguarderà circa 134 mila Model S e X per risolvere un problema che causava un malfunzionamento allo schermo touch.

Tesla alla fine ha dovuto ammettere il problema allo schermo touch delle sue vecchie Model S e Model X e ha avviato una campagna di richiamo che coinvolge oltre 134 mila vetture. La "spinta finale" è arrivata dalla National Highway Traffic Safety Administration (NHTSA) che lo scorso anno aveva avviato un'indagine su questo problema, sollecitata dai moltissimi reclami dei proprietari delle auto elettriche. Dopo aver valutato con attenzione tutte le informazioni, la NHTSA ha invitato il produttore americano ad intervenire. Alla fine, Tesla ha dovuto cedere e ha organizzato la campagna di richiamo.
Ma che era successo esattamente? Alcuni proprietari delle vecchie Model S e Model X hanno iniziato a segnalare nel corso del tempo problemi alla MCU (Media Control Unit) delle loro auto. In breve, lo schermo touch centrale diventava meno reattivo sino a bloccarsi del tutto, smettendo di funzionare nei casi più gravi, giusto per fare qualche esempio. Un problema serio visto che attraverso il display centrale dell'infotainment si gestiscono la maggior parte delle funzioni delle auto elettriche americane.
La criticità riguarda, nello specifico, la memoria eMMC da 8 GB delle unità di controllo. Il costruttore americano ha voluto evidenziare come il problema si sia manifestato su circa il 30% delle vetture prodotte entro il marzo del 2018 (Model S 2012-2018 e Model X 2016-2018). I modelli successivi, infatti, dispongono di una nuova MCU che ha eliminato il potenziale difetto.
Tesla, dunque, a partire dal 30 marzo avvierà la campagna di richiamo per sostituire la eMMC vecchia con una nuova da 64 GB che andrà ad eliminare tutte le problematiche di funzionamento. Inoltre, ha aggiunto che i clienti che eventualmente avessero già effettuato la riparazione a pagamento potrebbero aver diritto ad un rimborso. Su questo dettaglio, la società farà maggiore chiarezza entro la fine di marzo.
Il costruttore chiede ai clienti interessati dal richiamo di non programmare alcun intervento a meno che le loro auto non manifestino problemi di funzionamento. Vale la pena di notare che la casa automobilistica offre anche la sostituzione completa dell'MCU (a pagamento) con il modello più recente che permette di integrare nelle auto tutte le nuove funzionalità a livello di infotainment presenti negli ultimi modelli.
Anche se Tesla ha avviato la campagna di richiamo, continua a non voler riconoscere il problema come un difetto affermando che queste componenti non possono durare per tutta la vita del veicolo. Tecnicamente può essere vero ma i proprietari delle auto ben difficilmente lo possono sapere.