Tesla costruisce microfabbriche di RNA per il vaccino anti COVID-19
Tesla sta collaborando con l'azienda farmaceutica tedesca CureVac per la quale sta costruendo microfabbriche di RNA.

Tesla sta costruendo “microfabbriche di RNA” per CureVac, azienda farmaceutica che sta lavorando sul vaccino anti-COVID-19 che sfrutta l’RNA messaggero (mRNA). La notizia decisamente clamorosa arriva dallo stesso Elon Musk che ha evidenziato come si tratti di un progetto parallelo della sua società.
Tesla, as a side project, is building RNA microfactories for CureVac & possibly others
— Elon Musk (@elonmusk) July 2, 2020
Non si tratta di un’attività in esclusiva in quanto Tesla è disponibile a fare la stessa cosa anche con altre realtà di questo campo. Elon Musk ha poi evidenziato il grande potenziale che possa avere l’RNA sintetico. Il CEO di Tesla ha sempre tenuto posizioni contraddittorie sulla pandemia e quindi colpisce molto l’annuncio di questo progetto che sostanzialmente fa entrare Tesla nel campo delle biotecnologie. In realtà, però, l’intesa tra queste due aziende non è recente.
La collaborazione tra il marchio americano e l’azienda farmaceutica, infatti, è più vecchia di quello che si potrebbe immaginare e sarebbe iniziata prima dello scoppio della pandemia. Electrek, a tal proposito, ha scovato un brevetto congiunto depositato nel giugno del 2019 che descrive un sistema automatizzato per la produzione di RNA. Si può leggere di come gli attuali processi di produzione delle molecole di RNA richiedano molto lavoro e diverse apparecchiature. La soluzione ideata da Tesla / CureVac andrebbe a risolvere questi problemi, permettendo l’accelerazione della produzione di RNA che risulterebbe importante, soprattutto in contesti di scenari pandemici.
La produzione viene portata avanti da Grohmann Engineering, società tedesca rilevata da Tesla nel 2016 e che in passato aveva già svolto attività nel settore medico. CureVac è un’azienda con sede in Germania sulla quale, di recente, il Governo tedesco ha investito 300 milioni di euro. A metà giugno ha ottenuto il via libera per iniziare i test clinici del vaccino su candidati volontari.