Rover lunare pressurizzato, anche il Giappone ci sta lavorando
Il Giappone realizzerà un rover pressurizzato, ma prima testerà una versione in miniatura
Se il primo step delle missioni Artemis sarà il ritorno dell'uomo sulla Luna, più volte è stato rimarcato che rappresenterà solamente l'inizio e questo primo passo farà parte di un più ampio programma di esplorazione lunare che vedrà la partecipazione delle maggiori agenzie spaziali del globo.
Tra queste ci sarà anche la giapponese JAXA, che tra le tecnologie in sviluppo per le missioni a lungo termine ha messo in cantiere da diversi anni un rover pressurizzato in grado di ospitare gli astronauti e coadiuvarli nell'esplorazione del nostro satellite naturale. Avevamo già visto un concept la cui realizzazione sarebbe stata portata avanti assieme a Toyota, ma per diverso tempo non se ne è saputo più nulla. Anche General Motors in collaborazione con Lockheed Martin sta lavorando ad una tecnologia simile, che porterà alla realizzazione del Lunar Terrain Vehicle.
Ma finalmente c'è una svolta, poiché qualche giorno fa la JAXA ha rilasciato un comunicato stampa nel quale anticipa l'intenzione di inviare sulla Luna un piccolo robot lunare trasformabile, che avrà il compito di raccogliere il maggior numero di dati possibile per aiutare il team di ingegneri nello sviluppo del rover pressurizzato di cui sopra.
L'idea è comprendere meglio le condizioni in cui si muoverà un eventuale mezzo, dunque l'obiettivo principale sarà raccogliere dati sull'interazione con la regolite (la sabbia lunare) e sulle reazioni di un mezzo lunare in movimento. Questo robot arriverà sulla Luna come payload secondario di una futura missione e avrà l'abilità di trasformarsi in mezzo semovente una volta arrivato in superficie (si tratta di un escamotage per risparmiare spazio durante il suo trasporto).