RC Auto per veicoli storici, arriva la svolta: adesso basta la polizza "statica"
Per le auto e moto d'epoca arrivano novità per l'RC Auto; sarà possibile scegliere formule più flessibili e quindi meno onerose
Il nuovo decreto legislativo in materia di RC Auto approvato in via preliminare dal Consiglio dei Ministri prevede un’importa novità per le auto e le moto storiche. Infatti, adesso non sarà più necessaria la classica RC Auto perché si potrà fare ricorso ad altri schemi assicurativi. Perché è stata presa questa decisione? Il Governo è andato a recepire la direttiva europea 2021/2118. I veicoli storici sono utilizzati molto poco e a volte rimangono pure esposti in spazi museali per diverso tempo. Dunque, visto il loro utilizzo sporadico sulle strade, complessivamente presentano un minore tasso di sinistrosità.
COPERTURE ASSICURATIVE PIÙ FLESSIBILI
Cosa cambia quindi? Visto quanto descritto sopra, è stato ritenuto opportuno riconoscere la facoltà di poter scegliere altri schemi assicurativi in cui venga messo in rilievo il cosiddetto rischio “statico". Fermo restando la necessità di prevedere uno schema assicurativo che possa garantire comunque il giusto indennizzo in caso di sinistro, in linea con quanto previsto dalle classiche RC Auto, adesso tutti coloro che possiedono un veicolo storico potranno scegliere formule più flessibili pensate per un loro utilizzo sporadico. Attraverso queste nuove formule “a rischio statico”, l’assicurazione resta obbligatoria, ma comporta per i possessori di questi veicoli un minor esborso economico.
I veicoli storici in Italia sono quasi 310.000, di cui 219.456 auto e 90.443 moto. Ci sono anche altre novità in materia di assicurazione in quanto il decreto chiarisce che non tutti i veicoli fermi devono essere assicurati. Infatti, nel caso di un veicolo in stato di rottame o privo di parti importanti al suo funzionamento come il motore, è stata introdotta una deroga all’obbligo assicurativo. Attenzione, però, questa deroga non vale se il veicolo non possiede elementi che possono essere facilmente reintrodotti come ruote, batteria, sterzo, e nemmeno se è temporaneamente fermo magari semplicemente perché ha il motore guasto o manca la benzina. L’obbligo assicurativo rimane poiché il veicolo può tornare su strada senza necessità di interventi strutturali complessi.
Infine, il decreto apre alle polizze di durata inferiore all’intero anno, pensate soprattutto per mezzi di utilizzo stagionale come possono essere, ad esempio, i motoscafi. Le novità entreranno in vigore nel 2026.