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Prova Seat Arona 2025: il restyling che serviva | Video

Con la prova di nuova Seat Arona 2025 ho avuto modo di osservare quanto il restyling sia cambiato. Resta il brioso motore 1.0 da 115 cv

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Claudio Anniciello
Claudio Anniciello
Pubblicato il 31 ott 2025

Dopo anni di onorato servizio della precedente generazione di Seat Arona, adesso era effettivamente arrivato il momento di un rinfresco del design. Un aggiornamento di metà carriera che ha permesso al SUV di segmento B di tornare in auge ed offrire un prodotto valido. Ovviamente con la prova in anteprima di Seat Arona 2025 mi sono voluto spingere anche oltre rispetto alla semplice presentazione statica.

Dimensioni contenute, estetica rivista

Il grande vantaggio di questa fascia di prodotti è quello di avere delle dimensioni che sono un mix tra lo spendibile in città ed al di fuori. Questo perchè con una lunghezza di 4,16 metri (1,1 cm in più rispetto al passato), la Seat Arona aiuta a trovare un parcheggio cittadino senza arrovellarsi in giri e giretti, ma comunque ha la giusta sostanza per affrontare un weekend fuori porta oppure un viaggetto.

Per questo 2025 il restyling ha ovviamente toccato quei punti chiave di ogni aggiornamento: i paraurti, ed in parte i gruppi ottici. L’anteriore di questa nuova Seat Arona cambia infatti linea, rivisitando leggermente la calandra ma, soprattutto, la parte bassa del paraurti ed i fari. Adesso questi ultimi hanno un design più sofisticato e sfruttano come sempre la tecnologia Full-LED. Al posteriore il discorso è praticamente analogo, anche se i gruppi ottici non sono quasi stati rivisitati. Diverso il discorso per la parte bassa del paraurti, che invece ha avuto un tocco di matita diverso. Ad ogni modo, per dovere di cronaca, segnalo anche che il design dei cerchi è stato aggiornato.

La natura da SUV della Arona si materializza poi in alcuni dettagli, che se guardati con occhio attento possono in effetti fare la differenza. Da un lato le protezioni perimetrali che le danno un aspetto più rugged, nonostante la linea piuttosto stilosa. Dall’altro lato l’altezza da terra di 17,3 cm, che seppur non metta assolutamente la Arona tra le auto con le quali offroad – sarebbe improponibile con un’auto del genere – aiuta in quelle situazioni nelle quali c’è da affrontare una strada bianca. Magari per raggiungere la casa in montagna, tanto per fare un esempio.

Interni semplici e utili

Ecco, qui il discorso si comincia a fare interessante, sempre in relazione alle dimensioni esterne. All’interno della Seat Arona lo spazio non manca, considerando la possibilità di accomodare quattro persone senza problemi. La quinta persona, seduta al centro sul divanetto posteriore, in realtà non se la passa benissimo a causa del tunnel centrale piuttosto alto. Deve sicuramente mettere le gambe ai lati, ma c’è di meglio. In compenso i sedili sono larghi e sembra abbiano una imbottitura capace di non farti stancare più del necessario.

Tra le differenze che posso annotare rispetto alla versione che ha lasciato il passo, ci sono le cuciture a bordo ed alcuni dettagli. Un po’ il volante è cambiato, seppur confermi un buon posizionamento dei tasti sulle razze, facilmente raggiungibili dai pollici. Indubbiamente al centro della plancia e sul tunnel centrale troviamo un po’ di plastica, ma in effetti me lo aspetto dalla tipologia di auto. La cosa che invece oggi non è affatto scontata è la presenza dei comandi climatizzatore manuale. Sono nella parte bassa della plancia e si possono azionare tranquillamente senza togliere lo sguardo dalla strada, cosa che preferisco nettamente rispetto ad un sistema per il quale bisogna cercare il comando giusto sul touchscreen.

Immancabile poi il dato sul bagagliaio, che mi sono volutamente riservato per ultimo in questo paragrafo. La Seat Arona 2025 che ho avuto in prova ha un bagagliaio da 400 litri. Un volume per niente male e che, superato il gradino generato dalla soglia di carico, ha anche una distribuzione regolare dello spazio. Tanto di guadagnato poiché permette di impacchettare per bene i bagagli senza dover giocare troppo a Tetris.

Tecnologia di bordo aggiornata

La nuova Arona restyling l’ho provata con un doppio pannello per strumentazione e infotainment, che quindi rendono tutto digitale. Dal lato della strumentazione c’è un display da 10,25 pollici, che aiuta a vedere tutte le informazioni di guida senza particolari problemi. Anche ad una semplice occhiata tutto mi è sembrato molto chiaro, senza dovermi arrovellare per cercare un dato preciso tra mille opzioni. Al centro della plancia l’infotainment ha una diagonale che varia in base all’allestimento scelto. Così come con la nuova Seat Ibiza restyling, anche la Seat Arona parte da un display 8,25 pollici e può arrivare fino ad un 9,2 pollici.

Il software dell’infotainment non lascia l’amaro in bocca in quanto a funzionalità, perchè permette di collegare il telefono in modalità wireless con Android Auto ed Apple CarPlay, così come di avere a portata di mano le informazioni sull’auto, sulla navigazione e quant’altro. Il tutto con una home page modificabile e personalizzabile.

Prova della Seat Arona 2025 con il TSI 1.0

Indubbiamente trovo la motorizzazione 1.0 da 115 cavalli estremamente interessante, al punto da essere subito saltato a bordo per provarla. La nuova Arona 2025 ha diversi motori tra cui poter scegliere, come l’1.0 da 95 cv e l’1.5 litri da 150 cavalli, ma il taglio di potenza da 115 cv è il più bilanciato. Il tre cilindri è figlio della politica di downsizing che ormai spopola da anni, ma nonostante la piccola cubatura il brio non manca. In effetti quando si arriva nella parte alta del contagiri può venire un po’ meno, ma si interfaccia bene con il cambio DSG a 7 rapporti, che di fatto è una garanzia. Lavora bene e la logica di funzionamento permette di cambiare marcia prima che la curva di coppia e potenza si esaurisca del tutto. In effetti il sistema è estremamente collaudato, quindi sarebbe strano il contrario.

Metro dopo metro si familiarizza sempre di più con il SUV di Seat, merito di una guida semplice e comunicativa. Non è di quelle auto che vogliono metterti in difficoltà, anzi riesce a trasmettere facilmente sicurezza e piacere di guida. Il volante comunica cosa stanno facendo le ruote anteriori e per giunta viene gestito sulla base della modalità di guida. Ci sono varie modalità selezionabili, ma ammetto di preferire la più morigerata su questo modello. Della Sport, ad esempio, ne ho fatto a meno subito dopo lo stretto necessario per raccogliere il mio personale feedback da trasmettere con la prova. Non è infatti un’auto con la quale spingersi a cercare la traiettoria in curva, quanto quella per apprezzare l’escursione del viaggio.

Se girate in città le sospensioni possono farvi apprezzare una buona comodità sul pavé, merito anche della spalla pneumatico che filtra bene queste sollecitazioni. Allo stesso tempo, però, mi è capitato di beccare dei dossi lungo la mia strada. In questo caso la reazione dell’asse posteriore è sembrata piuttosto secca nello scendere dal dissuasore. In pratica sull’asse posteriore si avverte maggiormente una rigidità, che chi siede avanti percepisce sicuramente più filtrata di chi siede dietro. Nulla di trascendentale, sia chiaro, anche perchè spesso ho trovato un tale comportamento dei sistemi sospensivi.

Conclusioni: la Seat Arona merita?

La risposta è sì. Sicuramente di questo restyling se ne sentiva l’esigenza, per avere un’auto che fosse al passo con i tempi. L’aggiornamento tecnologico ha interessato un po’ tutti i sistemi, compresi gli ADAS che aiutano la guida in modo attivo e passivo. Che in effetti non fanno mai male.

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