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Nuova Mercedes GLA 200d Automatic | Recensione e video

La prova della nuova Mercedes GLA, che ha fatto un grande salto in avanti per competere in uno dei segmenti più agguerriti del mercato. Ha un nuovo look, è molto più tecnologica di prima, ben rifinita e offre una maggiore abitabilità. È piacevole da guidare ed è confortevole. E’ ricca l’offerta di motori e allestimenti, ma la dotazione di serie è un po’ avara: almeno gli ADAS più importanti dovrebbero essere di serie.

Nicola Villani
Nicola Villani
Pubblicato il 22 dic 2020

La prova della nuova Mercedes GLA, che ha fatto un grande salto in avanti per competere in uno dei segmenti più agguerriti del mercato. Ha un nuovo look, che piace anche al pubblico femminile, è molto più tecnologica di prima, ben rifinita e offre una maggiore abitabilità. È piacevole da guidare ed è confortevole. È ricca l’offerta di motori e allestimenti, ma la dotazione di serie è un po’ avara: almeno gli ADAS più importanti dovrebbero essere di serie.

FUORI È CAMBIATO TUTTO

Nata adottando una nuova piattaforma, quella di Classe A e delle altre compatte rinnovate del brand, la nuova GLA con questa seconda generazione è cambiata molto: ha abbandonato l’aspetto da SUV-coupé spigoloso della precedente versione, ora è più “curvy”, più muscolosa La parentela con la Classe A da cui deriva è evidente: si ritrovano proprio quelle linee pulite e quelle superfici levigate che ci erano già piaciute.

Ecco i dettagli che la distinguono: il frontale verticale, le nervature sul cofano che la rendono più grintosa, le spalle più muscolose grazie alla carreggiata accresciuta, la linea in stile coupé dei finestrini, gli sbalzi corti davanti e dietro. Mi piace anche la scelta dei cerchi (in questo caso da 18 pollici ma si possono avere fino a 20”) a filo con i passaruota.

Lo stile è un po’ da off-road, con quella fascia di plastica nera che circonda tutta la parte bassa della fiancata e i passaruota, e le modanature anteriori cromate. 

Basta un’occhiata e anche i più distratti si accorgono che sono cambiate completamente le proporzioni: poco più corta di prima (4.410 mm.), un po’ più larga (1.834 mm.) ma soprattutto molto più alta, oltre 10 centimetri in più per arrivare a quota 1.611 mm., e la differenza si vede. Il passo è di 2.729 mm., quindi promette anche più spazio a bordo.

SCHEDA TECNICA 200d

  • Cilindri, cilindrata (cm³) : 4, 1.950
  • Potenza nominale (kW a giri/min): 110 kW / 3400 – 4400
  • Cambio: automatico 8G-DCT
  • Trazione: anteriore
  • Accelerazione 0-100 km/h:  8.6 s
  • Velocità massima: 208 km/h
  • Consumo di carburante complessivo (ciclo combinato): 5.8 – 5.2 l/100km
  • Capacità bagagliaio litri: 435/1430
  • Peso: 1.615 kg

ACCOGLIENTE E TECNOLOGICA

L'abitacolo ha uno stile molto personale, offre immediatamente un senso di piacevole accoglienza ed è ben rifinito, con cura. Materiali morbidi al tatto per le parti superiori della plancia mentre quelle inferiori sono un po’ più rigide: in generale assemblaggi e materiali sono comunque di qualità.

Ora è più tecnologica che mai: al centro spicca il sistema dell’infotainment MBUX, con il display sospeso. Davanti a chi guida la strumentazione digitale, che è di serie (la diagonale dei display varia in base alle versioni), e in basso ci sono i tasti fisici del clima. 
Le bocchette di ventilazione sono illuminate e fanno di sicuro molta scena: tra gli optional c’è anche la voce Luci soffuse “ambient” con ben 64 diversi colori per bocchette di ventilazione, porte e plancia portastrumenti per 359 Euro.

Il selettore del cambio automatico è sulla destra del piantone dello sterzo: a molti piace questa soluzione perché nelle manovre non si allontana la mano dal volante; questo consente anche di avere un tunnel centrale più spazioso e pulito. Il tasto del freno a mano elettronico è nel lato sinistro della plancia e poco visibile.

Il passo aumentato di circa 3 cm e le carreggiate allargate consentono di avere un abitacolo più comodo, con molto più spazio a bordo. Davanti si viaggia davvero bene, anch’io che sono molto alto non ho problemi e c’è anche più spazio per la testa. Si accede piuttosto agevolmente al divano posteriore ed è migliorata l’abitabilità proprio per chi siede dietro, lo spazio per le gambe è cresciuto parecchio, nonostante la GLA ora sia anche più corta di un centimetro e mezzo. Però non chiediamole troppo, si viaggia davvero comodi solo in quattro: il divano non è troppo rigido ma non è nemmeno molto largo; anche il tunnel è poco ingombrante, però al centro si sta discretamente.

In questo allestimento Sport Plus ci sono anche le bocchette posteriori del clima automatico bizona. Con 439 Euro in più potete avere anche i sedili posteriori che scorrono longitudinalmente di circa 14 cm. Rispetto a prima il bagagliaio è cresciuto, con una capacità minima di 435 litri: abbattendo gli schienali dei sedili posteriori si può ottenere un piano perfettamente piatto e si può arrivare a 1430. Caricare i bagagli, grazie al portellone posteriore con comando elettrico e la soglia di carico piuttosto bassa, è abbastanza agevole.

AGILE E CONFORTEVOLE

Chi guida sta davvero comodo: il sedile, che ha anche il supporto allungabile per le gambe, garantisce a tutti la postura corretta. Ora la posizione di guida è molto più alta ed è ovviamente migliorata tanto la visibilità e anche la percezione degli ingombri, grazie agli sbalzi ridotti e anche ai montanti anteriori più sottili; quelli dietro sono un po' larghi ma la telecamera posteriore è sempre di serie, su tutte le versioni.
La tecnologia ci rende la vita più facile: un sofisticato sistema di telecamere a 360° ci aiuta nelle manovre e, se non bastasse, è più facile anche affidarsi al navigatore, con la realtà aumentata che associa le info grafiche di navigazione e traffico alle immagini dal vivo della strada ripresa dalla videocamera frontale. Se quest’ultima cosa vi piace bisogna aggiungere quasi 476 Euro.

Protagonista del nostro test è la 200d Automatic: trazione anteriore, un quattro cilindri duemila turbodiesel con 150 cavalli di potenza e 320 Nm di coppia. La Casa tedesca non usa più i motori a gasolio di Renault: ha abbandonato il 1.5 dCi francese per un duemila con più coppia e abbinato a un cambio automatico a doppia frizione a 8 rapporti

Cavalli e coppia non sono poi così tanti per un duemila a gasolio ma bastano per muoversi bene ovunque, in città e anche fuori. 
Nel traffico cittadino apprezzerete la sua maneggevolezza: sembra davvero di guidare un’auto più piccola. Lo sterzo è piuttosto leggero e il motore, con la coppia massima già disponibile a 1.400 giri, è sempre pronto. Le sospensioni assorbono abbastanza bene le buche delle nostre strade, almeno con le ruote da 18 pollici di questo esemplare, mentre con i 19” diventerà forse un po’ troppo rigida. Le manovre di parcheggio sono rese più semplici dai sensori elettronici e anche dalla carrozzeria piuttosto compatta.

Lasciata la città, fin dalle prime curve, vi accorgerete dell’efficacia di questa nuova piattaforma, la MFA di seconda generazione sviluppata per le auto a trazione anteriore, con la possibilità di adottare anche la trazione integrale. Questo telaio la rende molto agile, anche nei cambi di direzione, e vi invoglia a guidarla in maniera più spigliata: l'assetto è morbido però il rollio non è mai esagerato. Lo sterzo è leggero ma preciso, dolce ma diretto.

Il motore è elastico, omogeneo anche in basso, sempre pronto: non c’è bisogno di tirare troppo.  La fluidità di marcia è tra i suoi pregi, anche se il cambio, sempre molto rapido, a volte alle basse andature sembra un po’ indeciso. La trasmissione tende a privilegiare le marce alte per migliorare l'efficienza. Il turbodiesel tra i 2500 e 3000 giri incomincia a far sentire un po’ troppo la sua voce: quando accelerate in modo più deciso il rombo è davvero un po’ troppo evidente.

Il cambio si può anche usare in modalità manuale, usando i paddles dietro al volante, ma sinceramente non mi ha mai ispirato a tal punto: magari se fosse una delle versioni AMG…

Non mancano le modalità di guida selezionabili: sono quattro e agiscono su motore, cambio, assetto e sterzo. A parte il programma Eco o quello Sport, quello Comfort mi sembra il più equilibrato, soprattutto se avete passeggeri con voi che potranno apprezzare la comodità della GLA. Per chi se la vuole cucire un po’ più addosso c’è la Individual. In autostrada ne apprezzerete il comfort: l’abitacolo è ben insonorizzato, isolato dai fruscii aerodinamici e dal rotolamento delle gomme, anche alle velocità più alte. La GLA vi consente di macinare tanti chilometri senza affaticarvi.

Per chi ama i numeri Mercedes dichiara 8”6 da zero a 100 e una velocità massima di 208 km/h. Alla voce consumi tra città, extraurbane e autostrada, guidandola con un po’ di brio, la media è circa sui 16 km con un litro, ma andando più tranquilli si può fare anche di meglio. 

ADAS: NON TUTTO È DI SERIE

Su tutte le versioni sono di serie questi sistemi di assistenza alla guida: quello antisbandamento attivo, il sistema di rilevamento automatico del limite di velocità e il Brake Assist attivo. Quest’ultimo interviene in molte situazioni con una frenata autonoma per evitare una collisione o ridurne la gravità. Fino a circa 60 km/h il sistema frena per evitare anche veicoli fermi o pedoni che stanno attraversando. A seconda della situazione, fino a 50 km/h può addirittura evitare collisioni.

Purtroppo tutto il resto va pagato a parte: la tecnologia c’è ed è di grande qualità ma è tra gli optional. C’è un pacchetto di sistemi di assistenza alla guida che costa più di 1.800 Euro e comprende anche la funzione assistenza di svolta, la funzione corridoio di emergenza, il sistema di prevenzione degli urti laterali in presenza di ciclisti o veicoli che si avvicinano e l'avvertimento che segnala le persone sulle strisce pedonali.

Per il solo Blind Spot Assist, per l’angolo cieco, ce ne vogliono 549; aggiungetene altri 732 se volete il sistema di assistenza attivo alla regolazione della distanza. Su un’auto di questo livello dovrebbero essere di serie o, di sicuro, non così costosi. I fari a LED sono di serie solo sugli allestimenti più ricchi.

LA TECNOLOGIA È QUELLA DI MBUX

La tecnologia di bordo è tra i motivi di vanto della nuova GLA: il sistema di infotainment MBUX ormai è famoso tra i più appassionati. La configurazione può essere personalizzata con diverse opzioni; tra i suoi punti forti: la velocità, display e grafica brillanti, visualizzazione personalizzabile, la navigazione con la realtà aumentata e il software con funzione di autoapprendimento.

La strumentazione è offerta in tre configurazioni: la prima prevede due display da 7 pollici, la seconda uno da 7 e l’altro da 10,25 pollici e la terza, quella del nostro esemplare, è la variante widescreen con due display da 10,25”, che in pratica creano un unico schermo ed è davvero di grande effetto. 

Nel tunnel centrale c’è il touchpad: se siete già abituati ad usarlo con il vostro notebook vi troverete abbastanza bene, altrimenti ci vuole un po’ di tempo per prenderci confidenza. Tende a distrarvi un po’ troppo: vi consiglio di usarlo il meno possibile mentre guidate. Ci sono sempre i comandi al volante oppure, meglio ancora, potete sempre ricorrere ai comandi vocali: “Hey Mercedes” e fate la domanda. Magari non arriva sempre la risposta giusta, ma non è male.

I display sono molto belli, ma soggetti a qualche riflesso. Sono anche un po’ arretrati: se non ci vedete bene da vicino potrebbero crearvi qualche problema. Si fanno però perdonare perché sono configurabili, hanno una grafica curata e anche tante funzionalità. Va detto che non sono sempre così intuitivi e l’ergonomia di utilizzo si può migliorare ancora.
 
Nel cassetto a scomparsa ci sono una presa USB di tipo C, una da 12V e, se volete il vano per la ricarica wireless è un optional. I tasti fisici sono pochi, ma non così pratici: quelli del clima e quello delle “quattro frecce” sono in basso e si confondono tra loro. Si perde tempo e ci si distrae. 

ALLESTIMENTI E PREZZI

Il nuovo SUV compatto di Mercedes è offerto in cinque allestimenti: Executive, Business, Sport, questo Sport Plus e Premium. Poi ci sono le AMG che sono un mondo a parte.  Nella versione d’ingresso offre di serie: cerchi in lega da 17” a dieci razze, fari alogeni con luci diurne a LED, telecamera posteriore, dispositivo di assistenza alla frenata attivo, sistema antisbandamento attivo, MBUX, Hotspot Wifi, Radio digitale, due display da 7", touchpad e altro ancora. 

Potete sceglierla a benzina, diesel e ibrida: un 1.3 turbo benzina in due step di potenza, da 136 o 163 cv, anche a trazione integrale. Oppure un 2.0 turbo con 224 cv, anche 4Matic.

L’ibrida plug-in EQ Power, già provata da Filippo, con un motore elettrico da 75 kW e un quattro cilindri 1.3 turbo garantisce una potenza complessiva di 218 CV e una coppia di 450 Nm. Per chi ha bisogno di un motore a gasolio può contare su questo duemila con 116, 150 o 190 cv: per le due più potenti si può scegliere anche la trazione integrale. Tutte le motorizzazioni sono abbinate all’automatico a doppia frizione a 8 rapporti.

Le versioni 4Matic dispongono di serie del pacchetto tecnico Offroad, che comprende un ulteriore programma di marcia, l'ausilio alla guida in discesa, un'animazione dedicata nel display multimediale e, in abbinamento ai fari Multibeam Led, una speciale funzione d’illuminazione per la guida in fuoristrada (qualcuno forse la userà?). Il listino parte dai 36.007 Euro per la 180d da 116 CV in versione Executive e arriva ai 49.644 per la ibrida nell’allestimento Sport.

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Se oggi si vuole acquistare un SUV della Casa della Stella a tre punte, questo è il modello d’ingresso nella gamma delle auto a ruote alte di Mercedes. 

La concorrenza è tosta: Audi Q3, BMW X1, Range Rover Evoque, Volvo XC40 e, volendo, anche la Volkswagen Tiguan. A voi quale piace di più? O scegliereste forse proprio questa nuova GLA.

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