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Honda-e: riprova d'inverno e test consumi reali per l'auto elettrica hi-tech | Video

Honda-e protagonista della prova di ricarica con curva in AC e DC, test autonomia e consumi d'inverno.

Luigi Melita
Luigi Melita
Pubblicato il 16 giu 2021

Honda-e: come va d'inverno e quali sono i suoi consumi reali quando le temperature raggiungono lo zero? Per rispondere alla domanda ho preso nuovamente in mano l'auto che la mia dolce metà definisce "the ugly car" e che a me, invece, piace. Se potessi permettermi un'utilitaria sfiziosa, compatta e costosa, farebbe già parte del mio garage per le commissioni cittadine e il tragitto casa lavoro, dalla provincia di Monza a Milano. 

Questo piccolo intermezzo personale serve per confermare, non che ce ne fosse bisogno, che Honda-e è un'auto estremamente polarizzante nel look, fatta per un pubblico ben specifico a cui darà molte soddisfazioni, ma non adatta a tutti. 

LA PROVA… IN BREVE

Dopo aver dedicato un'intera recensione ad Honda-e sarebbe inutile ripetere il formato originale. Per approfondire, quindi, trovate l'articolo datato febbraio 2020 che resta validissimo perché l'auto non è cambiata. In realtà, con la commercializzazione, è arrivato il supporto alla chiave digitale tramite smartphone e l'assistente vocale debutta tramite aggiornamento OTA del sistema di infotainment.

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COME VA

Dopo la prova invernale, possiamo tirare le somme su Honda-e, partendo da come va. Il telaio è interessante perché ha un gusto quasi sportivo: la piccola elettrica giapponese è brillante già con il motore da 136 CV. L'unità viene sbloccata a 154 CV scegliendo Honda-e Advance, allestimento che rappresenta uno sfizio perché la coppia è la stessa: maggiore rispetto a molte concorrenti di pari potenza grazie ai 315 Nm. Per fare un paragone, le elettriche di PSA si fermano a 260 Nm, dato simile a quella del diesel 1.5 dCi del gruppo Renault per intenderci, validissima anche con un carico medio.

Brillante, però, non significa che sia un missile. L'erogazione è dolce, lineare e progressiva, perfetta per renderla a portata di tutti e divertente da condurre, pur essendo una trazione posteriore atipica perché bisogna impegnarsi per metterla di traverso: la batteria la schiaccia a terra nelle curve, il peso è perfettamente bilanciato (50:50) e i controlli elettronici sono puntuali.

Sterzo diretto e progressivo e un setup indovinato a livello di sospensioni (quattro indipendenti realizzate in alluminio forgiato) sono i punti di forza ma, trattandosi di una "fun car", sarebbe stato bello avere a che fare con un'auto più nervosetta e meno civile. Ottimo il raggio di sterzo, da vera cittadina.

ABITACOLO, BAGAGLIAIO E TECNOLOGIA

L'abitacolo è raccolto ma ben gestito negli spazi: l'assenza del tunnel anteriore centrale è pratica quando siete costretti a parcheggiare a pochi centimetri da un muro per uscire dall'altra parte senza numeri circensi. L'infotainment è fluido, con tante opzioni, connesso alla rete e a qualsiasi dispositivo tramite HDMI, compatibile con Android Auto (col cavo) e Apple CarPlay Wireless, collegato all'app di controllo remoto e con un'interfaccia giocosa da perderci le ore.

Mancano sedili avvolgenti ma il telaio piantato e poco incline al rollio non li rende troppo necessari, d'altronde l'impostazione di quest'auto è quella di una moderna nostalgica e la panchetta posteriore per nulla sagomata è perfetta per un look retrò. Bagagliaio? Sacrificato: da 171 a 861 litri; non è l'auto per i viaggi e l'autonomia lo conferma.

La filosofia "tutto di serie" vale poi anche per gli ADAS: costa tanto, è vero, ma dovete considerarla come un'auto che è disponibile solo nell'allestimento top di gamma visto che quello base equivale alle versioni più ricche delle concorrenti.

CONSUMI REALI

Per stare leggeri, gli ingegneri di Honda hanno scelto un accumulatore da poco più di 35,5 kWh che d'inverno, con temperature rigide, riesce a restituire un'autonomia di 160/180 km reali con climatizzatore e ADAS attivi. 

In extra-urbano a velocità costante il consumo medio è di 19/20 kWh/100 chilometri, la media con un ciclo misto e qualche breve tratto autostradale è stata di 20,5 kWh / 100 km ed è interessante notare come le prestazioni siano simili al test con temperature più elevate. Se il febbraio di Valencia ha visto una prova tra i 12° e i 17°, quello italiano è stato caratterizzato da giornate con temperature inferiori ai 5° fino allo zero, regalando poi qualche giorno di primavera anticipata con 22°.

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