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Nuovo Nissan Juke: prova su strada della DIG-T 117 con gli occhi di un cliente | Video

Prova su strada della nuova Nissan Juke MY19, modello 2019/2020 testato in anteprima con DIG-T 117. Ecco interni, abitacolo, infotainment e prezzi

Luigi Melita
Luigi Melita
Pubblicato il 18 ott 2019

Il nuovo Nissan Juke torna in campo per combattere con la prova su strada nel segmento da lui stesso inventato. Il cappello generale è quello dei crossover, nati con Qashqai ma che hanno visto in Juke il portabandiera nella sotto-categoria dei B-SUV. Il confronto con la vecchia generazione si riferisce alla mia auto di proprietà, una Juke 1.5 dCi del 2012.

QUALCHE CONSIDERAZIONE SUL MONDO B-SUV

Nissan Juke, negli anni, è passato dall'essere la novità e anche l'unico, a veder aumentare la concorrenza con le alternative che i vari produttori iniziavano a proporre all'interno della gamma dei crossover compatti o SUV cittadini: non esiste un termine univoco per definirli visto che ogni marchio non solo ha scelto strategie comunicative diverse, ma ha anche giocato con le dimensioni. Alcuni B-SUV puntavano ad avvicinarsi al segmento C per offrire più spazio di carico o una maggiore abitabilità, altri hanno seguito la strategia di Nissan di restare compatti per facilitare la vita in città e puntare più sullo stile.

La seconda generazione di Nissan Juke (dopo i restyling e i vari Model Year che hanno aggiornato la dotazione tecnica), debutta in un mondo completamente diverso da quello della prima: oggi il mercato B-SUV è maturo, ricco di modelli, caratterizzato da una guerra di prezzi e di tecnologia e pronto ad abbracciare anche motorizzazioni da cui prima era estromesso, come le ibride. 

L'originalità del modello, con le sue linee alla "o si ama o si odia", ha permesso a Juke di resistere in parte all'avanzata dei concorrenti, iniziando però a subire sotto alcuni aspetti tecnologici. 

Serviva quindi una nuova piattaforma: difficile dire con certezza il perché di questa lunga attesa e quanto le politiche interne tra Renault e Nissan abbiano influito. Arriva così Nissan Juke MY19, il modello per il 2020 (in commercio dalla fine di quest'anno) con il pianale CMF-B e realizzato a Sunderland nel Regno Unito, stabilimento che Nissan aveva già promesso come "salvo" nonostante la Brexit.

DIMENSIONI, ABITACOLO E BAGAGLIAIO

Nuova Nissan Juke 2019 cresce nelle dimensioni degli interni eliminando una carenza della scorsa generazione: lo spazio per le ginocchia dei passeggeri posteriori. Oggi Juke offre 5,8 cm in più e alza anche la luce per la testa (+1,1 cm), riducendo la sensazione di claustrofobia che, complice anche la linea di cintura alta, il vecchio modello si portava dietro. 

La filosofia resta cittadina ma viaggiare diventa molto più facile, complice anche un bagagliaio da 422 litri che cambia in diversi dettagli, a partire dal pianale modulabile su due altezze seguendo le guide (solide e facili da inforcare) che nasconde un doppio fondo molto spazioso. Il triplo fondo contiene la vaschetta con il kit di riparazione pneumatici.

Juke propone uno schema sospensivo con Macpherson anteriore e ponte torcente posteriore, dischi freni da 280 e 260 mm. Juke MY19 pesa 1.212 kg.

Le dimensioni di Nissan Juke cambiano con la nuova piattaforma: 4.210 mm lunghezza x 1.800 mm larghezza x 1.595 mm altezza. Il passo di 2.636 mm cresce di 10 cm rispetto alla vecchia generazione e rivoluziona il modo di viaggiare per chi siede dietro, zona che ospita anche braccioli alle portiere comodi, una presa USB con coperchio di protezione e un vano per gli smartphone.

COME VA?

Se alla nascita, nel 2010, Juke aveva convinto molti per la sua guida vicina al mondo a ruota bassa, complice la sua piattaforma che all'epoca rappresentava una delle più interessanti dinamicamente, oggi Juke ripropone la stessa filosofia cambiando pianale con il risultato di un incremento di rigidità. Ridotto il rollio, il nuovo Juke resta il crossover piacevole da guidare con una buona rigidità del telaio e del setup delle sospensioni, anche se ci sono alcune novità sostanziali.

L'addio al diesel è definitivo: l'ottimo 1,5 litri di origine Renault sparisce dalla gamma e arriva un'unica (al momento) motorizzazione 3 cilindri da 1.0 litri: il turbo-benzina – un Euro 6D-TEMP (qui la nostra guida) – eroga 117 CV e 180 Nm di coppia (200 Nm in overboost) disponibile già da 1.750 giri. Non è quindi la prontezza in basso a mancare, visto che il massimo questo motore lo da fin da subito, ma piuttosto un po' di schiena per i viaggi a pieno carico. In salita, specie quelle più lunghe, bisogna giocare con il cambio e con l'overboost (disponibile per 25 secondi e dalla seconda marcia) per superare le situazioni più difficili.

Da un lato, per come è distribuita la coppia del DIG-T 117, la guida è piacevole e simile alle sensazioni di un diesel. Dall'altro, l'unità a benzina vincola a qualche compromesso nelle situazioni di viaggio autostradale. Ormai i tre cilindri sono sdoganati nel segmento, persino su auto più pesanti ma, nell'ottica di acquistare Juke come auto unica (forti dell'aumentato spazio di carico e per i passeggeri), il tre cilindri pone alcuni limiti, specie nei contesti di montagna e collina. 

Il dCi mi ha permesso di utilizzare Juke come auto unica visto il mio uso prevalentemente extra-urbano e le critiche al tre cilindri non sono da intendersi al motore in sé, ottimo nel segmento, ma all'assenza di un'unità pensata per chi fa più strada

Proposto di serie con il manuale a 6 rapporti, Juke permette di scegliere anche il doppia frizione, un DCT 7 con palette al volante che risulta un buon compromesso tra velocità di cambiata in manuale e riduzione dei consumi, con le modalità di D-Mode a comandare una logica che resta, anche in Sport, improntata più sull'efficienza che sulle prestazioni. In modalità Eco e Normal la cambiata è impercettibile e votata al comfort.

Anche lo sterzo cambia il suo comportamento a seconda delle modalità di guida, in Normal è perfetto per la città, in Sport si adatta dinamicamente ma, rispetto alla prima generazione, risulta leggermente meno diretto. Difficile notarlo se siete abituati ai moderni B-SUV (ultimi 5 anni) perché l'intero mercato ha puntato a una guida più versatile e a una servoassistenza maggiore che da un lato è più sofisticata, dall'altro ha fatto perdere in durezza, fattore che contribuiva al piacere di guida sulla vecchia generazione. 

Il consumo dichiarato è di 6.0 l/100 km (WLTP) con il cambio manuale e 6,1 l/100 km per la versione DCT. Dalla prova, un percorso con 30% di città, 30% di autostrada e 40% di colline/montagne, il risultato registrato con Juke automatica è stato di consumi medi di 7,8 litri ogni 100 km. Uniformando il piede e restando in condizioni reali, si può ipotizzare consumi reali di 6,5 l/100 km.

Come per tante altre colleghe a tre cilindri, infatti, anche su Juke si paga un forte incremento dei consumi quando si spinge tanto, incremento che su cilindrate superiori è inferiore. Le emissioni di CO2, nel ciclo WLTP, sono di 135 e i 138 grammi al km rispettivamente con MT e DCT.

INFOTAINMENT: APP E GOOGLE ASSISTANT

Il ciclo di vita allungato della precedente Juke aveva portato l'infotainment a risultare arretrato rispetto ai concorrenti che hanno debuttato in questi anni. Con nuovo Juke ci si uniforma per funzioni e connettività: il B-SUV propone Android Auto e Apple CarPlay con NissanConnect da 8" di serie a partire da Acenta e, soprattutto, abbraccia app e Internet grazie alla SIM integrata che permette di avere aggiornamenti mappe, traffico in tempo reale e Google Assistant.

L'app per smartphone consente di leggere informazioni sullo stato dell'auto, analizzare lo storico del computer di bordo, ricevere notifiche (velocità, geofencing e tracciamento) e inviare alla vettura un'indirizzo. Mappe aggiornate e traffico Live di TomTom, insieme ai servizi di controllo remoto, sono gratis per tre anni mentre le funzioni di base sono gratis a vita.

Se la completezza delle funzioni è ottima per il segmento, Nissan Juke perde qualche punto in due aspetti: il primo riguarda la strumentazione, che resta mista analogico/digitale e non propone, neanche sulla top di gamma, l'intero display come fanno altri concorrenti (per alcuni questo potrebbe anche essere un pro).

La seconda pecca riguarda l'interfaccia che non è tra le più fluide: resta usabilissima, con Android Auto e CarPlay è perfetta ed è buona anche con il navigatore integrato, ma la risposta del pannello poteva essere migliorata, così come la navigazione tra le schermate della UI.

ADAS: ARRIVA PROPILOT

Enorme salto in avanti quello degli ADAS. Nissan Juke 2020 abbraccia completamente ProPilot (la nostra prova) , a differenza da quanto fatto dalla nuova Micra (qui la recensione). Entriamo quindi nel mondo della guida autonoma di Livello 2 (il nostro speciale) con la combinazione di Cruise Control Adattivo e centramento dell'auto in corsia, un sistema di correzione attiva dello sterzo in grado di restituire una guida fluida anche se gli avvisi di richiamo all'attenzione (e alle mani sul volante) arrivano abbastanza in fretta.

Si perfeziona poi tutta la suite di sicurezza: la frenata automatica d'emergenza riconosce pedoni e ciclisti, gli abbaglianti automatici sfruttano ora la dotazione LED di serie e sono presenti assistenza alla partenza in salita e riconoscimento dei segnali stradali collegato al Cruise Control, oltre a monitoraggio angolo cieco con correzione attiva dello sterzo, monitoraggio attenzione del conducente e monitoraggio del traffico in retromarcia.

PREZZI

L'offerta di prezzo per Nissan Juke parte dai 19.620 euro di listino della Visia DIG-T 117 con cambio manuale e 3 anni (o 100.000 km) di garanzia, allestimento che include nella dotazione il volante regolabile in altezza e profondità, sedile conducente regolabile in altezza, vetri elettrici, specchietti regolabili elettricamente, clima manuale, cerchi in acciaio da 16", sedili sportivi, fari Full LED, Bluetooth, USB, display da 4,2" per la strumentazione e abbaglianti automatici. Di serie anche la frenata automatica d'emergenza con riconoscimento dei pedoni e ciclisti, cruise control, limitatore di velocità, monitoraggio segnali stradali e avviso cambio di corsia involontario con intervento attivo sui freni.

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Gli allestimenti di nuova Nissan Juke proseguono con Acenta (da 20.920€), N-Connecta (22.620€), N-Design (23.820€) e Tekna, la top di gamma da 26.780€ se si esclude la Premiere Edition di cui vi abbiamo parlato qui.

  • Lane Assist Pack (N-Connecta/N-Design): 600€ per videocamere a 360 gradi, sensori anteriori e posteriori, monitoraggio conducente, segnali e angolo cieco attivo (interviene sullo sterzo), mantenimento corsia e cruise adattivo. Solo con cambio manuale.
  • ProPilot Pack (N-Connecta/N-Design): 1000€, include Lane Assist Pack e Traffic Jam Pilot, solo con cambio DCT.

Juke Tekna include nella dotazione di serie i cerchi in lega da 19", Cruise Control Adattivo, ProPILOT, monitoraggio angolo cieco, mantenimento di corsia, interni in pelle sintetica e tessuto, sedili anteriori riscaldabili, sensori di parcheggio anteriori e posteriori (con videocamera a 360°) e tutti gli accessori degli allestimenti precedenti, inclusa retrocamera, infotainment da 8" con Apple CarPlay e Android Auto, comandi al volante, display strumentazione da 7", keyless, fendinebbia LED, sensori luci e pioggia e climatizzatore automatico.

Configuratore Nissan Juke

Costa di più della precedente? Sì, a parità di allestimento Tekna, la top di gamma, il vecchio modello mi era costato 23.500€ da listino e la nuova versione raggiunge i 26.780€. Va specificato che ad oggi non sono state ancora annunciate le offerte di lancio e finanziamento e che, come per quasi tutti i produttori oggi, la dotazione di serie è molto più ricca in termini di sicurezza, connettività, cerchi più grandi (19") e accessori per il comfort su tutti gli allestimenti, arrivando alla guida autonoma di LVL 2 sulla top. La vecchia Tekna, per intenderci, è paragonabile alle dotazioni disponibili oggi su Juke 2019 Acenta (20.920€ di listino).

Perché comprarla e scegliere Nissan Juke tra i B-SUV? L'estetica particolare e il look da SUV-coupé sono sicuramente tra i punti di forza e con il MY19 gli spazi di carico e all'interno dell'abitacolo rendono il crossover adatto come auto unica per una coppia o una giovane famiglia. Connettività e ADAS sono al passo con gli avversari ma si poteva fare qualcosa di più per la risposta del touch e dell'interfaccia dell'infotainment. 

Al momento Juke resta limitato per i motori: la versione GPL non è stata annunciata, il diesel non è più presente in gamma e non ci sono dichiarazioni ufficiali riguardo unità benzina più potenti o sui tempi dell'ipotizzata versione ibrida. In questa fase di lancio, quindi, il tre cilindri è consigliato a chi ha in mente un uso cittadino o autostradale con carico medio/leggero.

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