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Mercedes AMG A35: anteprima e prova su strada, la via di mezzo che mancava

Prova su strada e anteprima di Mercedes AMG A35 4MATIC. Ecco come va

Luigi Melita
Luigi Melita
Pubblicato il 6 dic 2018

Mercedes AMG A35 fa propria la filosofia dei due brand di portare il mondo AMG alla portata di un pubblico più vasto. Se con l'allestimento AMG per le varie Mercedes si puntava solo sull'estetica, qui ci troviamo a conti fatti con un nuovo punto d'ingresso nel mondo delle sportive tedesche, un'auto che richiama la filosofia AMG anche nella guida. 

Così nasce una sportiva che mantiene però quanto apprezzato sulla nuova Classe A in termini ci comfort e tecnologia, diventando a conti fatti la via di mezzo che mancava…

COME SI GUIDA?

A35 AMG Edition 1 si presenta subito con un pacchetto più ricco: la personalizzazione estetica qui propone uno spoiler posteriore che si fa subito notare anche se le stripes gialle sulla fiancata restano per me troppo estreme: personalmente preferisco o la vistosa livrea gialla o una delle tinte opache. Il lato positivo del catalogo dei tedeschi è proprio quello delle molte personalizzazioni disponibili, vantaggio che si traduce però in svantaggio se il vostro portafoglio non è pesante dato che con gli optional si rischia di far lievitare il prezzo.

Entrati nell'abitacolo i sedili e il volante ci mettono già nel mood giusto: il volante è sportivo, solido e piacevole da tenere in mano mentre percepisco materiali e solidità costruttiva. I sedili sono contenitivi, sportivi con poggiatesta e schienale integrato ma anche comodi e soprattutto corredati dalle molte regolazioni elettroniche che ci permettono di gestire persino il supporto dei fianchetti laterali.

Arriva così il momento di dar voce al 2.0 litri quattro cilindri, unità che si basa su quella di A200 ma cambia (tanto) grazie al trattamento AMG che porta questa A35 a scattare da 0 a 100 in 4.7 secondi fermandosi ai 250 km/h. Il rombo del motore avvolge senza esagerare: in modalità Sport+ gli scoppiettii in rilascio offrono una goduriosa sensazione racing anche se all'interno dell'abitacolo si percepiscono poco perché A35 AMG resta una Classe A che già spiccava per la sua ottima insonorizzazione

Noto così la doppia anima di questa AMG, una sportiva che è sì in grado di far divertire fra le curve ma allo stesso tempo non stona quando la si utilizza nel traffico o nei viaggi di tutti i giorni, merito delle modalità di guida che davvero fanno la differenza e cambiano volto a seconda dello scenario. In questo mi ricorda, con le dovute differenze, la AMG GT R provata in occasione della 1000 Miglia: belva scatenata quando serve ma anche sorprendentemente comoda per viaggiare quando non si vuole esagerare.

I 306 CV e 400 Nm di coppia massima a 3.000 giri non sono certo dati da supersportiva ma rappresentano il giusto equilibrio per chi vuole fare sul serio, magari divertendosi occasionalmente in pista. Il lavoro sul turbo ha effettivamente portato A35 AMG a proporci un motore corposo e pronto nell'erogazione che lavora con il doppia frizione a 7 rapporti e con la trazione integrale 4MATIC (ripartisce la coppia fino al 50% tra anteriore e posteriore) dimostrando ancora una volta che un'auto non è solo motore. Piuttosto è il concerto di motore, cambio, trazione e – sempre più oggi – elettronica a creare le sensazioni di guida da sorriso sul volto.

Premo sul gas e inizia una progressione lineare e continua senza buchi di erogazione, con il supporto del cambio che in modalità Sport+ segue perfettamente i capricci del piede e ad ogni cambiata restituisce un piccolo ma godurioso calcio sulla schiena, quello che chi vuole sensazioni sportive cerca. 

La progressione continua così fino al punto, pochi secondi dopo, in cui si è già arrivati al limite, quello di velocità. Perché il limite di tenuta è difficile da raggiungere in condizioni di guida reali e senza provarla in pista. I controlli elettronici e la 4MATIC sono infatti in grado, complice anche il telaio rinforzato che migliora la rigidità, di incollare alla strada A35 AMG dando così molto spazio al pilota e ai suoi capricci.

Solo in modalità Sport+ e solo forzando tanto la mano su un tratto tutte curve funestato anche dallo sporco per terra si rischia di avvicinarsi all'estremo e dover fare i conti con una leggerissima perdita di aderenza, ripresa però istantaneamente grazie ad un telaio dal comportamento neutro che facilita qualsiasi tipo di correzione, anche quelle più difficili che conseguono ad una perdita dell'anteriore causa sbagliata valutazione del pilota.

Mercedes AMG A35, infatti, ci mette del suo per restare incollata in strada anche nelle curve strette, dove l'elettronica agisce sulle ruote interne frenandole per garantire una percorrenza su binari che avvantaggia da un lato la sicurezza e, allo stesso tempo, massimizza le prestazioni così da rendere la vettura pronta a scattare come una piccola fionda quando si supera il punto di corda.

A35 AMG propone McPherson anteriore e posteriore a quattro bracci con possibilità di sospensioni attive AMG Ride Control e 3 regolazioni d'assetto

Il cambio segue poi bene le intenzioni del pilota, tanto che in Sport+ cambiare completamente stile di guida è un gioco da ragazzi: dalla sesta con un filo di gas butto giù il pedale e il doppia frizione butta immediatamente giù due marce, porta il regime di rotazione al livello ideale e, senza strappi, mi sostiene nella successiva accelerazione avendo già capito (dalla pressione del mio piede) che la nuova progressione "quarta-quinta-sesta" sarà diversa dalla precedente, sfruttando quindi tutta la curva del motore per massimizzare lo scatto.

Diversa la risposta in modalità manuale: in questo caso il cambio perde qualche punto perché AMG A35 non si fa tirare più di tanto il collo, tagliando anche prima del limitatore a causa di una progressione istantanea e di una logica di controllo molto improntata a sfruttare il motore nel suo regime di rotazione ideale piuttosto che farci portare al limite la "lancetta" in una zona in cui la risposta perderebbe di verve.

Mercedes A35 AMG non è però l'auto da prestazioni sul rettilineo. Vero è che in autostrada raggiungete la velocità massima in un niente e potrete godere di un'auto stabile anche nei curvoni ad ampio raggio però, in ottica pista, la A35 mostra il fianco se guardiamo al motore che è fatto più per primeggiare nel misto stretto dato che sopra ai 5.000 giri perde un po' di verve. 

Consideratelo pure un difetto se volete, per me non lo è affatto dato che in strada esistono dei chiari limiti e questa A35 AMG è fatta proprio per farci divertire al massimo anche all'interno di quei limiti in un tratto guidato, piuttosto che puntare a prestazioni estreme ed irrealistiche. Il concetto è lo stesso che ha reso celebri e apprezzate le naked sportive nelle due ruote, modelli che hanno iniziato ad ottimizzare la curva di erogazione nella parte medio/bassa del contagiri perché proprio quella era la più utilizzata nel mondo reale: avere un ottimo allungo da pistaiola serve solo in pista e la prima volta in cui me ne sono reso conto risale ormai a secoli fa, quando ho affrontato lo stesso passo prima con la FZ6 di mio padre, una quattro cilindri spinta in alto, e poi con la mia Street Triple R che faceva della progressione ai medi il punto di forza del suo tre cilindri.

A35 AMG monta pinze monoblocco a 4 pistoncini su dischi anteriori da 350 mm e pinze a 1 pistoncino per i posteriori da 330 mm. I dischi sono autoventilati e forati

Passando ai freni, il trattamento AMG risponde bene ma con una dinamica tutta sua che va prima capita. L'impressione iniziale è quella di un impianto che all'inizio resta morbido nella risposta alla pressione leggera, deludendo chi cerca fin da subito l'attacco deciso. Serve quindi poco per capire che dobbiamo imparare a trattarlo: a freddo, se si spinge da subito, bisognerà andarci decisi con il piede ma a caldo, dopo i primi tornanti in salita e discesa, scopriremo ottime prestazioni e soprattutto una buona tenuta dei freni anche sotto sforzo. Durante la prova, nelle varie soste fotografiche, non è stato raro arrivare con i freni fumanti e, in un caso più estremo, con i dischi di un altro colore…

Infine resta l'ottimo feeling dello sterzo che restituisce una buona precisione, è diretto e progressivo anche se imponente e massiccio nelle forme e nelle dimensioni; qui dovrete fare i conti con i vostri gusti personali e con alcuni concorrenti che hanno puntato a ridurre il diametro della corona ricevendo più di un apprezzamento.

LA TECNOLOGIA DI AMG A35

Essendo allo stesso tempo una Classe A e una AMG, Mercedes AMG A35  ripropone tutta la tecnologia che abbiamo visto sulla nuova "compatta" tedesca. Per evitare lungaggini vi rimando all'anteprima relativa a Classe B che monta lo stesso sistema MBUX e la stessa suite di ADAS per sicurezza attiva e guida autonoma.

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Qui mi concentrerò sull'apprezzatissima personalizzazione AMG che trasforma l'interfaccia digitale del display della strumentazione sfruttando una serie di grafiche e quadranti personalizzabili con tutte le informazioni che i più sportivi cercano. La modalità Supersport, ad esempio, mette al centro in primo piano i giri del motore (o l'indicatore G) e privilegia i dati su coppia e potenza istantanei a quelli della velocità. 

Le opzioni sono talmente tante che ognuno potrà personalizzare grafica, indicatori ed interfaccia a seconda dei gusti e delle situazioni e perdere almeno quindici minuti nei vari menu è consigliato se volete cucirvi addosso la UI. Nuovi anche i comandi touch con ghiera integrati sul volante (optional) che utilizzano un piccolo display a colori e servono a selezionare al volo le impostazioni e i programmi di marcia senza perdere tempo a cercare il selettore sul tunnel centrale.

REALTÀ AUMENTATA IN PISTA, COME I VIDEOGIOCHI

AMG Track Pace è invece il pacchetto optional per la pista, un sistema di telemetria e registrazione integrato in MBUX che tiene traccia di 80 dati diversi, visualizza parziali, tempi sul giro e differenze rispetto al tempo migliore, il tutto sfruttando un nuovo algoritmo di tracciamento per identificare la posizione dell'auto in pista con la massima precisione, parlando con sensori come GPS, accelerazione, giroscopio, angolo di sterzata e velocità di rotazione delle ruote. Il sistema ha già in memoria i circuiti principali ma permette di registrare anche tracciati personali. Cusioso l'utilizzo della realtà aumentata che permette di visualizzare partenza, arrivo, settori del circuito e ghost car. In futuro arriveranno anche le traiettorie ideali come nei videogiochi.

Per il resto la parte tecnologica è la stessa di Classe A e Classe B: resta il comando vocale Hey Mercedes (locale e cloud), resta il navigatore con realtà aumentata, connettività online, servizi e tutti gli ADAS con la guida semi-autonoma in autostrada e la possibilità di cambiare corsia automaticamente dopo che il conducente avrà impostato l'indicatore di svolta.

PREZZO E DOTAZIONE

Mercedes AMG A35 4MATIC costa 47.000€ e propone di serie il pacchetto Confort per i sedili (passeggero incluso) con le regolazioni elettroniche, pacchetto illuminazione abitacolo, fari LED High Performance, volante Performance AMG in pelle Nappa nera, assetto AMG, cerchi in lega leggera AMG da 18" a razze sdoppiate, pacchetti estetici AMG, sedili sportivi anteriori, MBUX con i due display da 7" e la retrocamera e clima automatico. La realtà aumentata è un optional da 305€ così come l'integrazione smartphone (Android Auto e Apple CarPlay) da altri 305€.

Pre-safe e frenata automatica con anti-collisione sono di serie insieme al rilevamento automatico dei limiti e al mantenimento della corsia. Il  Cruise Control Adattivo (Distronic) costa 732€ e il pacchetto assistenza alla guida semi-autonoma costa 1.842€ e include centramento dell'auto in corsia, cambio automatico della corsia, cruise con stop&go e velocità adattiva in base al percorso.

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