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Seat Tarraco: tutta la tecnologia del SUV spagnolo | Prova su strada in anteprima

Prova su strada e focus tecnologia Seat Tarraco, il nuovo SUV di Seat

Simone Facchetti
Simone Facchetti
Pubblicato il 3 dic 2018

La gente chiede a gran voce i SUV e anche in Seat devono averlo capito dal momento che negli ultimi due anni sono arrivati ben due veicoli a ruote alte nella gamma del costruttore spagnolo, ovvero Arona e Ateca. Oggi, dopo un 2018 che sta regalando grandi soddisfazioni – 13,8 % in più di vendite tra gennaio e ottobre, il miglior risultato di sempre – la gamma dei SUV Seat si completa con l'ammiraglia Tarraco, parte di un segmento in crescita del 40 % da qui al 2025.

Tarraco nasce digitale, dal momento che sono stati i fan del web – interpellati attraverso il contest #SeatSeekingName – a proporre il nome della vettura. Unico vincolo da rispettare era la corrispondenza, come da tradizione, con una città spagnola. La scelta è ricaduta sull’antico nome della città di Tarragona.

Ma questo è solo il primo di tanti indizi che ci dicono che questa sia la Seat più digitale di tutte. Eccoli tutti.

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A TUTTO SCHERMO

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Tanta la digitalizzazione a bordo di Tarraco: la strumentazione è l’ultima generazione del Seat Virtual Cockpit, un pannello TFT da 10,25 pollici con risoluzione 1280 x 480 pixel (133 ppi) e refresh rate di 75 Hz, necessario per migliorare la leggibilità delle informazioni, specialmente quelle in movimento come le cifre e la mappa del navigatore. Presente anche un sensore di luminosità per rendere leggibile il display in ogni condizione di luce.

La grafica è allineata con l'immagine di Seat, con il rosso che domina la scena su sfondo nero, i caratteri bianchi con font "spigoloso" e transizioni che riconducono al mondo della sportività. A scelta del cliente è possibile visualizzare i contenuti in forma "tradizionale" (con la riproduzione di lancette e quadranti) oppure con una grafica che sfrutta tutto lo schermo per ottimizzare le informazioni.

Per esempio, è possibile scegliere di visualizzare la mappa del navigatore a tutto schermo e relegare le informazioni essenziali (velocità, regime di rotazione e consumo instantaneo) alla sezione inferiore del display. In totale sono disponibili tre tipologie di display – Classic, Digital e Dynamic View – gestibili attraverso i comandi del volante multifunzione (in particolare con il tasto "view").

Un secondo schermo da 8 pollici è invece il centro di controllo del sistema di infotainment più evoluto mai visto su una Seat. Il display, in posizione rialzata e orientata verso il guidatore per migliorare la visibilità e ridurre la distrazione per conducente e passeggero, riceve per la prima volta su una Seat i comandi gestuali, confinati comunque a poche funzioni come lo scorrimento nella home page e nei sottomenu e il passaggio da una stazione radio all'altra.

La risoluzione del display, protetto da un pannello in vetro, è buona e soprattutto si apprezzano la buona fluidità (relativamente ai sistemi di infotainment di questa categoria), nonché la cura nella grafica. Con il sistema full link sono presenti Apple CarPlay e Android Auto, ma quello che rende davvero digitale questo grande SUV è l’integrazione con Amazon Alexa in lingua italiana.

CONNESSO E INTELLIGENTE CON ALEXA E DRIVEAPP

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L'assistente vocale Amazon Alexa, introdotto per la prima volta sui veicoli europei proprio da Seat negli scorsi mesi, è accessibile tramite i comandi vocali (il tasto apposito è sul volante). Alexa è in grado di svolgere oltre 20.000 attività: è possibile infatti chiedere alla vettura di riprodurre una canzone, di leggere le notizie, nonché di elencare i prossimi impegni in agenda, prenotare appuntamenti e interagire con i dispositivi connessi a distanza. In un'ottica di "smart home", per esempio, è possibile chiedere ad Alexa di aprire la saracinesca del garage.

E ancora: dalla nostra abitazione, mediante un dispositivo compatibile con Alexa, è possibile chiedere all'assistente vocale informazioni sulla vettura (per esempio il livello del carburante) oppure sbloccare/bloccare le portiere e gestire la temperatura interna. Senza dimenticare la possibilità di acquistare prodotti e servizi grazie al collegamento con il proprio account Amazon

Non basta? Con la Seat DriveApp la vettura è accessibile anche dall’app per smartphone, da cui è possibile aprire le portiere, visualizzare la posizione dell’auto e molto altro. Presente anche il riconoscimento delle canzoni con Shazam (ma solo in combinazione con Android Auto).

Tarraco è illuminato totalmente a LED su tutti gli allestimenti disponibili: a LED sono i gruppi ottici anteriori e posteriori (con indicatori di direzione dinamici) ma anche l'illuminazione interna. 

SPAZIO PER TUTTI, FINO A 7 POSTI

La tecnologia interessa anche il comfort, grazie all’optional dei sedili anteriori e posteriori riscaldabili e la regolazione elettrica del sedile guidatore con funzione memory.

Se si parla di sedili non possiamo non parlare dello spazio a bordo, abbondante in ogni direzione. I progettisti hanno ottimizzato l’ergonomia riducendo gli ingombri dei sedili, è il risultato è un abitacolo che accoglie senza problemi occupanti di ogni taglia, compreso chi scrive (sono alto 195 cm).

C’è talmente tanto spazio per le gambe di chi siede dietro che mi sembra di essere tornato sulla vecchia Seat Alhambra di famiglia con cui sono cresciuto (RIP), con la differenza che qui il pianale è più basso e la seduta del divanetto posteriore è più lunga. Risultato: si sta più comodi senza il fastidioso effetto "ginocchia in gola" di tante grandi monovolume "old style".

I due posti laterali della seconda fila sono dotati di attacchi isofix, mentre il passeggero centrale ha a disposizione una seduta leggermente meno confortevole. 

Un’altra differenza con Alhambra sono i 7 posti (optional da 815 euro), che in questo caso sono adatti solo per due ragazzini o per brevi trasferimenti. Il volume di carico minimo sotto la cappelliera è di 760 litri (700 con i 7 posti, 230 con tutti i sedili in posizione, 1.920 abbattendo anche il sedile del passeggero anteriore).

Va bene la tecnologia, che ha portato Seat ad essere eletta dal Financial Times come "leader europeo nella trasformazione digitale", ma le Seat nascono anche per essere guidate. In realtà, anche sotto il cofano è la tecnologia a "guidare" questo crossover.

SEAT TARRACO: COME VA SU STRADA

Il motore in prova è il 2.0 TDI da 150 CV, abbinato al cambio manuale a 6 rapporti. Verosimilmente sarà la variante più gettonata, anche se personalmente consiglio l'abbinamento con l’ottimo DSG doppia frizione a 7 rapporti. Non che il manuale non vada bene, anzi: la leva è ben manovrabile, la frizione è leggera e soprattutto non ci sono scossoni e contraccolpi quando si guida nel traffico intenso (come ho avuto modo di apprezzare nelle strade di Barcellona nell'ora di punta). Il doppia frizione, però, è molto intelligente nel funzionamento e, soprattutto, permette di sfruttare al 100% le potenzialità dell'Adaptive Cruise Control (con funzione stop&go), del Traffic Jam Assist e dell'Emergency Assist.

Il 2 litri 4 cilindri si conferma una buona scelta per questo tipo di veicolo: la coppia è di 340 Nm e viene erogata tra 1.750 e 3.250 giri, un arco che permette di spingere discretamente i quasi 1.700 kg della vettura (1.687 per la precisione) nella maggior parte delle situazioni quotidiane del target tipo: professionista dinamico o giovane famiglia.

Se si cercano prestazioni più brillanti – o semplicemente si viaggia spesso a pieno carico o si ha la necessità di trainare rimorchi – è  meglio puntare direttamente al 2.0 TDI da 190 CV, forte di 400 Nm di coppia, cambio DSG e trazione integrale 4Drive di serie.

Tarraco si muove con disinvoltura tra le curve grazie ad un mix riuscito tra telaio e sospensioni

La vettura nasce sul pianale MQB-A, allungato nel passo per accogliere le dimensioni generose di questo modello. Non c’è storia: è una delle soluzioni piu riuscite nel segmento, un telaio bel bilanciato è pronto ad essere maltrattato anche quando forziamo la mano nei trasferimenti di carico ad alta velocità.

La tecnologia è anche qui, grazie alla regolazione adattiva dell’assetto (DCC) in base alla superficie stradale o allo stile di guida. In alternativa è impostabile anche manualmente tramite le modalità Normal, Eco, Sport, Individual, Offroad e Snow. Come funziona questo sistema? Ogni ammortizzatore a regolazione elettronica è collegato ad una centralina in grado di modificare la risposta della molla in pochi millesimi di secondo. Infine, lo sterzo è preciso e abbastanza comunicativo, nonostante una servoassistenza elettrica progressiva con cremagliera.

DUE ANTEPRIME TRA GLI ADAS

Capitolo ADAS: l’ammiraglia di Seat porta al debutto per la prima volta nel marchio due sistemi di protezione proattiva: il primo, chiamato Pre-Crash assist, rilevando un rischio imminente di incidente è in grado in 0,2 secondi di azionare il pretensionamento delle cinture, chiudere il tetto e attivare le frecce; il secondo, Rollover Assist, è invece un sistema anti-ribaltamento che agisce inoltrando la chiamata di emergenza, spegnendo il motore e sbloccando le serrature per agevolare l’uscita in questa malaugurata situazione.

Di serie su tutti gli allestimenti ci sono il Lane Assist attivo che mantiene al dentro della corsia e il Front Assist con riconoscimento pedoni e ciclisti. L’ACC è invece di serie sulla XCellence, mentre la lunga lista degli optional include Emergency Assist, rilevatore dell’angolo cieco, Exit Assist, riconoscimento segnaletica, Traffic Jam Assist e telecamera a 360 gradi con bird-eye e zoom per il fuoristrada.

SEAT TARRACO: NON DISDEGNA IL FUORISTRADA

Difficilmente gli acquirenti di Seat Tarraco affronteranno percorsi fuoristrada impegnativi, ma questo non significa che la vettura non sia in grado di affrontare salite e discese ripide, ostacoli e terreni a scarsa aderenza, grazie anche all'elettronica (Hill Descent Control e differenziale elettronico EDS). La soluzione sta nella trazione integrale 4Drive, una soluzione con frizione multidisco ad azionamento idraulico e controllo elettronico.

Scendendo nel dettaglio, i dischi metallici della frizione sono disposti in posizione accoppiata, uno di fronte all’altro: un disco di ciascuna coppia è costantemente collegato all’albero di trasmissione che ruota insieme al cambio. L’altro disco ruota invece insieme all’albero di trasmissione collegato al differenziale dell’asse posteriore.

4Drive non è permanente: in condizioni di marcia normali, Tarraco 4Drive funziona esattamente come qualsiasi altra vettura a trazione anteriore, consentendo all’albero di trasmissione che trasmette il moto all’asse posteriore di ruotare liberamente per ridurre la resistenza. L’asse posteriore si innesta soltanto quando necessario, ossia quando il sistema rileva lo slittamento delle ruote anteriori. 

Il sistema ripartisce la coppia in modo uniforme tra gli assi anteriore e posteriore, ma all'occorrenza può fornirla tutta all'asse posteriore, variando inoltre la distribuzione della coppia tra le due ruote dello stesso asse. Questo nonostante l’assenza di un differenziale autobloccante meccanico sui due assi, sostituito da un differenziale elettronico EDS che si serve dei freni.

SEAT TARRACO: PREZZI E ALLESTIMENTI

Tarraco arriverà in concessionaria a febbraio 2019 ma già dalla prossima settimana (inizio dicembre) saranno aperte le prenotazioni: i prezzi partono dai 29.975 euro della 1.5 TSI da 150 CV a benzina con cambio manuale e trazione anteriore (unico abbinamento disponibile) per arrivare ai 42.975 euro della Xcellence 2.0 TDI 4Drive da 190 CV con cambio DSG: un prezzo decisamente competitivo per un top di gamma di grandi dimensioni e dalla dotazione già piuttosto ricca. 

La dotazione di serie della versione d'accesso Style è già piuttosto ricca, comprendendo tra le altre cose, strumentazione digitale, infotainment Media System con schermo da 8 pollici, Seat Full Link, cerchi in lega da 17 pollici, ingresso kessy go (accensione senza chiave), fari full LED, Seat Drive Profile (solo con trazione integrale 4Drive), sterzo progressivo (solo su 4Drive), gli ADAS di cui sopra, la eCall, il cruise control e i sensori di parcheggio posteriori.

Il top di gamma XCellence aggiunge navigatore, cerchi in lega da 19 pollici (optional quelli da 20 pollici), ACC, Park Assist, portellone elettrico con sistema "handsfree", videocamera posteriore, sedili in tessuto con inserti in Alcantara e altre finiture più ricercate. 

La proposta Business, il livello intermedio, prevede una ricca dotazione di ADAS di serie (Rollover Assist e Pre Crash assist, blind spot detection, Exit Assist e Lane Assist), oltre al navigatore.

La gamma motori (tutti omologati Euro 6D TEMP) comprende, oltre al 1.5 TSI da 150 CV (solo anteriore e manuale) e ai due diesel, anche il 2.0 TSI benzina da 190 CV (con DSG e 4Drive di serie). Confermato l'arrivo, nel 2020, della variante ibrida plug-in con motore a benzina + elettrico in grado di sviluppare una potenza combinata di 210 CV e un'autonomia in modalità elettrica di circa 50 km. Nei prossimi mesi, infine, è prevista una variante più sportiva firmata FR. Escluse, al momento, versioni CUPRA e a metano.

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