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Smart EQ fortwo: recensione auto elettrica, consumi e autonomia | VIDEO

Recensione dell'elettrica Smart EQ fortwo dopo il test drive di un mese

Luigi Melita
Luigi Melita
Pubblicato il 7 lug 2018

Secondo mese del progetto HDelettrico che procede a gonfie vele. Mentre la Juke diesel e la Street Triple R piangono per la mia assenza e si dividono il mantenitore di carica a turno, giugno è stato il mese di Mercedes e Smart, forti del loro nuovo brand EQ che ha portato in strada la prima vettura con il nuovo marchio, Smart EQ fortwo. Accompagnata dalla cabrio e dalla forfour, la cittadina per eccellenza ha in realtà una storia profondamente radicata nel mondo elettrico: tutto il progetto Smart è nato con in mente l'alimentazione a batterie tanto che, dal 2020, sarà solo elettrico…insomma, non ci saranno più le Smart a benzina (o le diesel già uscite di scena).

Un piccolo missile elettrico

Cosa cambia tra EQ ed ED 2017? Niente, o quasi. Estetica e brand a parte, l'auto resta la stessa perché il progetto era già stato rinnovato. Su questa, Smart aveva infatti cambiato le batterie rispetto alla vecchia generazione, mantenendo la capacità di 17.6 kWh ma migliorando la densità energetica e l'efficienza del motore. Così le nuove celle LG pesano 20 chili in meno, il motore è più potente e i chilometri dichiarati sono 160. 

E qui bisogna subito fermarsi e fare una puntualizzazione. Dopo una giornata piena di imprevisti, dal tubo dell'acqua che si rompe esattamente sopra alla presa con il caricatore al parcheggio dell'aeroporto che si è dimenticato di caricarmi l'auto ho fatto 23 chilometri da record con un consumo medio di 13.1 kWh incluso un buon tratto di tangenziale.

L'altra faccia della medaglia è però rappresentata dal motore, un 60 kW che – su un'auto dal passo corto, baricentro ribassato dal pacco batterie e ottima agilità – rischia di incitarvi a premere sull'acceleratore perché questa smart EQ fortwo è divertente da guidare, specie con la coppia di 160 Nm disponibile da subito.

Giusto per farvi capire: la Brabus si spara lo 0-100 in 9.5 secondi con i suoi 109 cavalli, questa in 11.5 ma scatta fino ai 60 km/h in meno di 5 secondi. E se eliminiamo la Brabus? La 90 cavalli con l'automatico fa 11.3 secondi ma su EQ abbiamo un motore elettrico in presa diretta che ha più coppia.

Smart EQ fortwo: consumi e ricarica

Il risultato? Smart EQ fortwo è un piccolo missile dal passo cortissimo, batteria centrale per un bilanciamento dei pesi da motorsport, tanto che c'è anche il monomarca e-Cup dedicato, trazione posteriore e un'agilità impressionante con il solito raggio di sterzo che vi consente di girarvi in un niente 

Ed è proprio questo il problema: complice un'aerodinamica non eccelsa e una gestione termica migliorabile, unita alla tanta potenza disponibile, Smart EQ fortwo rischia di farvi consumare tanto perché farsi prendere la mano è davvero facile. Alla guida dell'elettrica vi divertirete quasi come una sportiva ma i consumi aumentano. Commutando in ECO si possono placare i bollenti spiriti: la modalità cambia la gestione del pedale e la curva dell'acceleratore si appiattisce, limita la velocità massima, imposta su un valore fisso per il recupero dell'energia e riduce la potenza del climatizzatore. Il boost del kick-down è lo stesso ma limitato nel tempo.

Tirando le somme, Smart EQ fortwo è un'auto dalla doppia faccia nei consumi: nel traffico noioso da pendolare potete arrivare tranquillamente ai 13 kWh, con punte più realistiche intorno ai 14. La media viaggia verso i 14 alti con il climatizzatore e arriva fino a 16 se avete il piede pesante. Tradotto in chilometri, si parla di 130 con una carica nella vita reale, carica che sarà lenta o veloce a seconda di quanto volete attingere al portafoglio:

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Di serie smart EQ fortwo ha un caricatore da 4.6 kW ma si può scegliere il 22 kW (optional da 861€) che permette di beneficiare delle varie colonnine rapide in AC. Manca la ricarica in corrente continua ma, con un 22  kW reale, in un'ora siete pronti a ripartire.

Con l'acquisto è inclusa la Box Station da 7 kW di Enel, consegna e installazione comprese. Con questa utilizzerete la Tipo 2, altrimenti è disponibile il caricatore con la shuko che allunga i tempi ad almeno 6 ore. Chi non ha un box per la wallbox riceverà 1.100€ in buoni per l'utilizzo dei servizi di parcheggio e ricarica

Smart EQ fortwo interpreta più della termica il concetto di auto premium: nonostante la produzione francese c'è tanta Germania in questa Smart, tanta Mercedes che significa tecnologia a tutto tondo, applicata non solo alla sicurezza ma anche al mondo delle sportive come nel caso di Mercedes-AMG GT R.

Le finiture sono di buon livello, con la verniciatura completa del telaio anche nella sezione del bagagliaio. All'interno abbiamo il rivestimento soft della dashboard e i sedili semi-integrali dal look sportivo e, nascosta alla vista, c'è la tecnologia che più ho apprezzato: il radar, utile per l'anticollisione con frenata automatica, serve anche per il recupero dell'energia in frenata.

Se con Ioniq dovevo fare tutto a mano usando le palette, qui ci pensa il computer: quando ho strada libera il recupero in rilascio è quasi nullo e l'auto veleggia per sfruttare l'inerzia. Se si frappone un'auto, il sistema calcola automaticamente spazi e velocità e imposta il setup ideale per la rigenerazione scegliendo tra 5 livelli.  Infine il Crosswind Assist garantisce la stabilità in caso di raffiche di vento laterali.

Qualcuno potrebbe dire che mancano gli ADAS ma EQ fortwo è un'auto da città, nonostante io ci abbia fatta almeno un 60% di extraurbano e tangenziale vivendo in Brianza e recandomi spesso a Milano. Escludendo quindi il cruise adattivo (c'è quello tradizionale), dell'assenza del monitoraggio angoli ciechi non ci si può lamentare perché la Smart "non ha angoli ciechi", è talmente compatta che vedrete tutto.

Difetti?  L'odiosissimo Mirrorlink, sistema di connessione per gli smartphone che non ha nulla a che vedere con Android Auto e Apple CarPlay, di gran lunga più rapidi e migliori ma, qui, assenti. In più il display della strumentazione è lento nel cambiare schermata, voglio qualcosa di più moderno.

Meglio l'infotainment ma il look resta "anni novanta", sebbene siano presenti le mappe TomTom con i servizi Live e con la possibilità di connettersi all'app EQ Control (disponibile da settembre 2018) avrete tutta la gestione di ricarica remota, pre-climatizzazione e stato dell'auto su smartphone. In più, tra i difetti, ci aggiungo un indicatore digitale di autonomia residua piccolino: l'analogico è affascinante ma da solo la percentuale e non i chilometri rimanenti. Stona leggermente anche la presenza dei proiettori alogeni, solo le diurne sono a LED.

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Il prezzo di smart EQ fortwo? Si parte da 23.819€ e la batteria è garantita 8 anni o 100.000 chilometri. Non è poco ma come vi dicevo per Ioniq, oggi l'elettrico è qualcosa da early adopters e per essere i primi bisogna pagare. A rate ve la portate a casa con zero anticipo e 285€ al mese.

Però considerate che fra meno due anni tutte le smart saranno elettriche: se sapete cosa significa il termine economia di scala, è chiaro che vedremo una notevole riduzione delle cifre in ballo e, forse, Smart riuscirà a farlo prima e con una facilità maggiore rispetto ad altri produttori.

Il gruppo è infatti al lavoro anche per creare l'ecosistema: ready to park e ready to charge (da luglio 2018) significa avere più di 130 parcheggi tra Roma, Firenze e Genova entro la fine del 2018 con due/otto punti di carica a rimessa: prendete l'app, cercate parcheggio, prenotate e parcheggiate mettendo l'auto in carica.

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