Guidi dopo aver preso farmaci? Si lavora finalmente ad una soluzione
Il tavolo tecnico servirà a definire un percorso amministrativo che tenga conto delle esigenze di medici, pazienti e persone con disabilità

Il ministro Matteo Salvini aveva promesso che si sarebbe lavorato per trovare una soluzione al problema emerso a seguito della riforma del Codice della Strada e cioè cosa succede in caso di controlli a quelle persone che assumono regolarmente farmaci che contengono principi attivi di matrice psicotropa. Il tema è effettivamente molto delicato e se ne discute da parecchio tempo e associazioni e medici chiedono un intervento che possa mettere davvero al riparo da sanzioni tutte quelle persone che prendono questi farmaci, magari pure salvavita. Il ministro un mese fa aveva riconosciuto la necessità di individuare una soluzione e, per tale motivo, aveva deciso di istituire un tavolo tecnico presso il MIT per esaminare le istanze di medici e pazienti in merito all’uso di medicinali e sostanze che possono influire sulla guida, in relazione alle normative del Codice della Strada. Il primo incontro si è tenuto ieri.
VERSO UNA SOLUZIONE
Alla prima riunione di coordinamento e di confronto sull’attuazione dell’articolo 187 del Codice della Strada, che riguarda i pazienti sottoposti a terapie a base di metaboliti attivi di matrice psicotropa, erano presenti il vicepresidente del Consiglio e ministro Matteo Salvini, oltre ai rappresentanti del Dipartimento delle Politiche contro la Droga e le altre Dipendenze della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del ministero della Salute, del Ministero dell’Interno (con la Direzione Centrale di Sanità e il Servizio di Polizia Stradale), dell’Agenzia Italiana del Farmaco e delle seguenti associazioni e società scientifiche: Associazione Italiana contro l’Epilessia (AICE ODV), Società Italiana di Neurologia (SIN), Associazione Italiana Epilessia (AIE), Associazione Pazienti Cannabis Medica APS (A.PA.CA.M.), Lega Italiana contro l’Epilessia (LICE), Divisione Cure Palliative e Terapia del Dolore dello IRCCS IEO di Milano (IEO), Federazione Italiana per i Diritti delle Persone con Disabilità e Famiglie (FISH), Società Italiana di Anestesia, Analgesia, Rianimazione e Terapia Intensiva (SIAARTI), Federazione Italiana Epilessie (FIE).
Il primo incontro è stato l’occasione per un confronto costruttivo con le associazioni, a sei mesi dall’entrata in vigore del nuovo Codice della Strada. L’obiettivo del tavolo tecnico è molto chiaro ed è quello di chiarire e definire un percorso amministrativo che, nel pieno rispetto delle norme per la sicurezza stradale e dei dati positivi sulla riduzione di incidenti, morti e feriti, tenga conto delle esigenze di medici, pazienti e persone con disabilità.
Quanto emerso passerà ora al vaglio di un confronto interministeriale prima della convocazione del prossimo tavolo. Un’iniziativa dunque molto importante che farà chiarezza su di un tema estremamente delicato. Ricordiamo che oggi, chi viene fermato e risulta positivo ad un controllo ma non può dimostrare al momento di stare seguendo una terapia che prevede determinati farmaci, rischia di essere trattato come chi viene trovato a guidare sotto l’effetto di stupefacenti, con tutte le conseguenze del caso. Non rimane che attendere e capire cosa deciderà il tavolo tecnico promosso dal ministro Salvini.