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Mercato auto Europa, primo semestre 2025 in calo. Crescono elettriche ed ibride

La quota di mercato delle auto elettriche per il primo semestre del 2025 si è attestata al 15,6% in Unione Europea

Mercato auto Europa, primo semestre 2025 in calo. Crescono elettriche ed ibride
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 24 lug 2025

A causa di un brusco calo nel mese di giugno, il mercato auto Europa 2025 chiude il primo semestre con un segno negativo. Più nello specifico, il mercato dell’Unione Europea dopo un mese giugno a -7,3%, termina il primo semestre con una flessione dell’1,9%. Volendo includere anche Regno Unito e Paesi EFTA, giugno era terminato con un -5,1% e il periodo gennaio-giugno 2025 con un -0,9%. Complessivamente, nel primo semestre dell’anno sono state immatricolate in UE 5.576.568 autovetture, dato che sale a 6.815.320 unità considerando anche Regno Unito e Paesi EFTA.

CRESCONO LE AUTO ELETTRICHE, MOLTO BENE LE IBRIDE

Entrando più nei dettagli, nella prima metà del 2025, le vendite di nuove auto elettriche hanno raggiunto le 869.271 unità (+22%), conquistando il 15,6% della quota di mercato dell’Unione Europea. Tre dei quattro mercati più grandi dell’UE, che rappresentano oltre il 60% delle immatricolazioni di auto elettriche, hanno registrato una crescita: Germania (+35,1%), Belgio (+19,5%) e Paesi Bassi (+6,1%). In contrasto la Francia, che ha registrato un calo del 6,4%. Includendo anche Regno Unito e Paesi EFTA si sale a quota 1.190.346 unità, pari ad una crescita del 24,9%.


Non è certamente una sorpresa, i dati del primo semestre del 2025 hanno inoltre mostrato un aumento delle immatricolazioni di auto ibride nell’Unione Europea, che hanno raggiunto quota 1.942.762 unità (+17,1%), trainate dalla crescita nei quattro mercati principali: Francia (+34,1%), Spagna (+32,8%), Italia (+10%) e Germania (+9,9%). I modelli ibridi rappresentano ora il 34,8% della quota di mercato totale dell’UE. Volendo includere sempre anche Regno Unito e Paesi EFTA si raggiunge quota 2.384.298 (+16%).

Crescono anche le immatricolazioni delle ibride Plug-in che nel primo semestre del 2025 hanno raggiunto le 469.410 unità (+19,5%). Questo risultato è stato possibile dall’aumento dei volumi in mercati chiave come Germania (+55,1%) e Spagna (+82,5%), ma anche in Italia (+56,3%). Di conseguenza, le auto ibride plug-in rappresentano oggi l’8,4% delle immatricolazioni totali nell’UE, in aumento rispetto al 6,9% dello scorso anno. Includendo Regno Unito e Paesi EFTA si sale a 591.572 (+21,2%).

CALANO BENZINA E DIESEL

Venendo alle alimentazioni “tradizionali”, le immatricolazioni di auto a benzina sono diminuite del 21,2%, con cali in tutti i principali mercati. La Francia ha registrato il calo più significativo, con un crollo delle immatricolazioni del 33,7%, seguita da Germania (-27,8%), Italia (-17,2%) e Spagna (-13,4%). Con 1.585.357 nuove auto immatricolate finora, la quota di mercato della benzina è scesa al 28,4%, dal 35,4% in Unione Europea. Aggiungendo Regno Unito e Paesi EFTA si sale a 1.902.166 unità (-21,7%). Continua il crollo del diesel (524.339 auto) con un -28,1% ed una market share in Unione Europea che si è ridotto al 9,4%. Con Regno Unito e Paesi EFTA si arriva a 561.500 unità (-27,5%).

GRUPPI AUTOMOBILSITICI

Veniamo, adesso, ai risultati (nel semestre) dei principali Gruppi automobilistici a livello dell’Unione Europea. Il Gruppo Volkswagen ha chiuso con un +2,3% (Volkswagen +2,8%; Skoda +7,3%; Audi -2,1%; Seat -21,5%; Cupra +35,2%; Porsche -19,2%). A seguire Stellantis con un -11,1% (Peugeot +1,1%; Fiat -23,1%; Opel -16,1%; Citroen -13%; Jeep  -2%; DS -22,5%; Alfa Romeo +33,3%; Lancia/Chrysler -73,9%) e il Gruppo Renault con una crescita del 5% (Renault +7,7%; Dacia +1,2%; Alpine +91,3%).

IL COMMENTO DI UNRAE

Esprime forte preoccupazione il Direttore Generale di UNRAE Andrea Cardinali:

Il mercato italiano dell’auto mostra segnali di profonda difficoltà: a giugno registriamo il risultato peggiore tra i cinque Major Market europei, con un calo del 17,4% in termini di immatricolazioni. E il traffico nelle concessionarie, anticipatore dei risultati dei prossimi mesi, risulta debolissimo. Non solo: anche nella transizione verso la mobilità elettrica, il nostro Paese resta in ultima posizione per quota di PHEV e BEV, con un divario crescente rispetto alla media europea. UNRAE è pienamente consapevole della complessità del momento, in un contesto macroeconomico segnato da tensioni internazionali, dazi USA di entità ancora non definitiva e possibili contromisure EU, svalutazione del dollaro e incertezza della domanda. Per questo vogliamo essere parte attiva nel dialogo con le Istituzioni, offrendo il nostro contributo di dati e proposte concrete. Serve una mobilitazione collettiva per sostenere la domanda orientando in modo efficace le risorse disponibili. Occorre quindi accelerare l’attuazione degli incentivi e intervenire urgentemente sulla fiscalità delle auto aziendali. La Delega Fiscale in scadenza a fine agosto rappresenta l’opportunità migliore per realizzare interventi di questo tipo; pertanto, auspichiamo che ne venga confermata la proroga a fine 2026. Bisogna mirare ad una completa revisione dell’impianto fiscale, pur prevedendo interventi graduali ove imposti dalle esigenze di bilancio.

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