Ford sempre più tech: novità per SYNC 4 e studio per prevedere gli incidenti
Le novità di SYNC 4 arriveranno prima su Mustang Mach-E, Bronco e F-150; il test partirà a Londra nelle prossime settimane.
Ford spinge l'acceleratore sull'aspetto tecnologico dei suoi veicoli, introducendo nuovi servizi utili sul suo sistema multimediale SYNC di ultima generazione e studiando come prevedere gli incidenti grazie a software, sensori e connettività V2X.
SYNC 4: SEGNALAZIONE DISTRIBUTORI PIÙ ECONOMICI E PARCHEGGI LIBERI
Grazie a una partnership con INRIX, le unità infotainment più recenti delle auto Ford potranno segnalare quale distributore di carburante nella zona ha i prezzi più vantaggiosi e dove sono i parcheggi liberi, sempre nell'area circostante il guidatore. Le novità arriverà inizialmente sull'elettrica Mustang Mach-E, sulle versioni a 2 e 4 porte del pick-up Bronco e sulla nuova generazione del pick-up F-150; e sarà disponibile in quasi 20.000 città distribuite in 150 Paesi in tutto il mondo. Non sono specificati dettagli più precisi su tempistiche e modalità di distribuzione dell'aggiornamento, né sull'arrivo in altri modelli di veicolo.
In concreto, all'utente basterà cercare (anche via comandi vocali) una stazione di servizio o un parcheggio per ottenere, oltre alle informazioni tradizionali (posizione, indirizzo…) anche dettagli rilevanti in tempo reale come appunto prezzi, posti disponibili e così via. INRIX dice che il suo database include dettagli di oltre 380.000 stazioni di servizio in tutto il mondo, e che raccoglie miliardi di dati (anonimi) da molteplici fonti diverse, come altri veicoli connessi, città, giornali e perfino social media per garantire un servizio quanto più preciso e completo possibile.
AI E VEICOLI CONNESSI PER PREVEDERE GLI INCIDENTI
In partnership con entità come Vivacity Labs, il consiglio comunale di Oxfordshire e l'università di Loughborough e supporto della TFL (Transport for London), Ford sta testando nel Regno Unito un sistema per prevedere i punti più pericolosi in cui avvengono gli incidenti. L'idea è di raccogliere quanti più dati possibili dagli oggetti connessi che si trovano sulla strada, che sono sempre più numerosi – si parla principalmente di veicoli "smart" e sensori di semafori, cartelli e così via. Questi dati saranno poi ulteriormente arricchiti da quelli inviati dalle autorità, e serviranno a prevedere i punti più pericolosi nelle strade – includendo anche un'analisi delle cause di incidente più probabili. In questo modo le città potranno giocare d'anticipo attuando interventi migliorativi dove più è necessario.
Il test si terrà tra Oxfordshire e Londra, durerà 18 mesi e sarà a partecipazione volontaria. Sono previsti 700 veicoli tra quelli commerciali e quelli privati. I dati raccolti saranno minuziosi: includeranno addirittura l'uso di acceleratore e freno e del volante. Vivacity Labs equipaggerà i veicoli interessati con 25 sensori ulteriori. L'università di Loughbough, che ha una lunga esperienza nel campo della ricerca sulla sicurezza stradale, si occuperà di analizzare i dati raccolti, naturalmente con l'aiuto di computer e AI