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La Ferrari 296 GTB trionfa ai Car Design Award 2022

Prestigioso riconoscimento per la superar italiana.

La Ferrari 296 GTB trionfa ai Car Design Award 2022
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 13 giu 2022

La Ferrari 296 GTB si è aggiudicata il prestigioso premio Car Design Award 2022 nella categoria Production Cars. Parliamo dell’Oscar del design automobilistico mondiale istituito nel 1984 su iniziativa della rivista Auto&Design e che si rivolge ai progetti che hanno maggiormente contribuito all'evoluzione del design automobilistico. A decretare i vincitori, una giuria di 11 esperti giornalisti, esponenti delle più prestigiose testate automobilistiche a livello internazionale, tra le quali Auto&Design.

La Ferrari 296 GTB è stata scelta con questa motivazione

Creare una forma così bella e organica nel rispetto di tutte le normative vigenti e allo stesso tempo dotare la vettura di tecnologia e prestazioni di altissimo livello è davvero impressionante. L'influenza delle leggendarie auto sportive da corsa degli anni 60 si ritrova nella Ferrari 296 GTB e il risultato finale è una grande interpretazione contemporanea di un linguaggio di design classico.


Ma la Ferrari non è stata l'unica vettura premiata. Infatti, sono tre le categorie previste dal Car Design Award: "Concept Cars", "Production Cars" e "Brand Design Language". Tra le Production Cars, dunque, ha trionfato la Ferrari, precedendo la DS 4 e la Lotus Eletre, seconde a pari merito e la Volkswagen ID. Buzz.

Tra le Concept Car ha trionfato Toyota con la Compact Cruiser EV. Al secondo posto la Polestar O2 e al terzo la Aura firmata da Astheimer Design. Infine, nella categoria Brand Design Language la vittoria è andata a Polestar che ha preceduto i team di design di Ferrari e di Kia. Silva Baruffaldi, Editor di Auto&Design e Presidente della Giuria del Premio, ha commentato:

Il Car Design Award è sempre stato un appuntamento imperdibile per la comunità del design automobilistico e siamo felici di tornare ad incontrarci in presenza dopo due edizioni digitali dovute alla pandemia.

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