Sciopero automotive, oltre 20 mila in piazza a Roma. Urso convoca Stellantis
Oltre in 20 mila in piazza a Roma per chiedere un cambio di marcia per salvaguardare il futuro del settore automotive

Il settore automotive in Europa e in Italia sta vivendo un momento molto complesso. Ne abbiamo parlato innumerevoli volte. Per quanto riguarda il nostro Paese, la produzione di auto sta calando, la cassa integrazione è sempre più utilizzata da Stellantis ed aziende del comparto automotive e ci sono molti dubbi sul futuro di diversi stabilimenti e sul progetto di Stellantis per l'Italia.
Per questo, i sindacati avevano deciso di proclamare per la giornata di ieri 18 ottobre uno sciopero generale del comparto automotive italiano.
PER DIFENDERE L’OCCUPAZIONE E RILANCIARE IL SETTORE
La giornata di sciopero era stata organizzata da Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil con l'obiettivo di difendere l'occupazione e di rilanciare il futuro del settore automotive oggi in difficoltà. Alla manifestazione che si è svolta a Roma hanno partecipato più di 20 mila persone, almeno stando a quanto hanno dichiarato gli organizzatori.
Il corteo ha marciato proponendo come slogan "Cambiamo marcia: acceleriamo verso un futuro più giusto" ed è partito da piazza Barberini diretto a piazza del Popolo dove poi si sono tenuti gli interventi di alcuni esponenti dei sindacati.
Il messaggio che è stato trasmesso è molto chiaro, Stellantis nel nostro Paese e il settore automotive in Europa sono in forte difficoltà. Le prospettive industriali ed occupazionali sono quindi a rischio. Per tale motivo si sollecitano risposte urgenti da parte dell’UE, governo, Stellantis e aziende della componentistica.
Come ha sottolineato il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, il settore auto è strategico ma oggi è a rischio. Le prospettive non sono chiare e non c'è un piano industriale che guardi al futuro. Serve dunque un rilancio e per questo il Governo dovrebbe convocare le parti sociali e Stellantis per definire un piano strategico.
In Italia stiamo producendo 300mila auto quando avremmo la capacità produttiva per 1,5 milioni di auto.
📷 CAMBIAMO MARCIA! SCIOPERO E MANIFESTAZIONE NAZIONALE FIM-FIOM-UILM SETTORE AUTOMOTIVE#cambiamomarcia#scioperoautomotive @Depalma_michele pic.twitter.com/zQzPszPqyg
— Fiom-Cgil nazionale (@fiomnet) October 18, 2024
Non molto differente la posizione del segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra:
A Stellantis chiediamo il rispetto dell'impegno che ha assunto con il sindacato e con il governo di rilanciare la linea dell'automotive nel nostro Paese, concentrando risorse, investimenti, nuovi modelli, aumentando la capacità produttiva, salvaguardando tutti i posti di lavoro. Negli stabilimenti italiani c'è una situazione drammatica, molta incertezza sul presente e paura soprattutto sul futuro. E poi chiediamo rispetto verso decine di migliaia di lavoratrici e lavoratori che pretendono di avere il sacrosanto diritto alla certezza dell'occupazione.
Per il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, il Governo deve subito convocare Tavares, CEO di Stellantis.
Il governo deve convocare Tavares insieme ai sindacati e chiedere di mantenere gli impegni presi da Stellantis in questi anni, in cui prendeva i contributi di questo Paese, e deve intervenire per abbassare i costi dell'energia che sono troppo altri. E chiarire qual è la linea di politica industriale. La piazza chiede di fare presto.
URSO CONVOCA STELLANTIS
A seguito della manifestazione è arrivata anche la risposta del Governo. Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Urso, ha affermato che rispetta i sindacati e che provvederà a convocare Stellantis.
Io rispetto molto i sindacati che oggi stanno manifestando e rispetto molto le indicazioni del Parlamento. Per questo la convocazione di Stellantis la farò solo domani (oggi). Sono molto vicino ai sindacati e ai lavoratori, loro lo sanno.
[Immagine: Ansa]