Una Corvette come non l'avete mai vista: sarà così il suo futuro
Corvette, il futuro elettrico nasce in Inghilterra: lo studio GM di Leamington Spa reimmagina l’icona americana
Questa è una Corvette come non l’avete mai vista. Non solo per le sue linee, radicalmente distanti dalle forme muscolari della tradizione, ma anche per il luogo in cui è nata: Leamington Spa, cittadina del Warwickshire, ora sede del più recente studio di design di General Motors. Qui, sotto la guida di Julian Thomson, mente dietro la Lotus Elise S1 e la Range Rover Evoque, un team compatto di appena 35 persone ha reinterpretato il nome Corvette con un prototipo elettrico che, pur senza alcuna ambizione produttiva dichiarata, ha scatenato una certa curiosità.
L’auto non sarà destinata alle strade, ma rappresenta il manifesto di intenti dello studio europeo di GM. “Non ci stanno chiedendo di disegnare una Chevrolet per Leamington”, ha spiegato Thomson. “Vogliono la nostra prospettiva: cosa potrebbe attrarre un pubblico europeo?”.
SEMPRE HYPERCAR
Il risultato è un’hypercar dallo stile scolpito, ispirato agli aerei da combattimento e alla tradizione Corvette. L’iconico lunotto diviso della Stingray rivive nella spina dorsale centrale, mentre la carrozzeria è nettamente separata tra parte superiore, verniciata e più evocativa, e inferiore, più tecnica, dove si nasconde la struttura della batteria elettrica. Addio a grandi alettoni: l’aerodinamica lavora sottopelle, integrata nel corpo vettura.
Tra le chicche tecniche, spiccano la sospensione a barra di spinta, il tetto con struttura tipo “halo” mutuata dalla Formula 1, e un condotto a ventola progettato per aumentare l’effetto suolo. Il parabrezza panoramico promette una visibilità eccezionale, sottolineando il connubio tra funzione e forma.
IL MOMENTO DI CAMBIARE
A cambiare è anche il volto del marchio: la tradizionale coppia di bandiere cede il passo a un simbolo minimalista a forma di “Y”. “Abbiamo voluto sfidare l’iconografia del brand”, ha spiegato Thomson. “È un segnale di rinnovamento, non una rottura”.
In un’epoca in cui la mobilità elettrica riscrive le regole, anche un’icona come la Corvette può diventare terreno fertile per nuove visioni. E, stavolta, il futuro parla forse con un leggero accento britannico.