
Auto 26 Ago
BYD ha un progetto di espansione sul mercato europeo molto aggressivo. Dopo il debutto sul mercato auto della Norvegia per "saggiare" la riposta dei clienti europei, il marchio cinese ha deciso di fare sul serio e di debuttare pure in Svezia, Danimarca, Olanda, Belgio, Lussemburgo e Germania. Inoltre, entro la fine del 2022, le sue auto elettriche si potranno ordinare anche in Francia e nel Regno Unito.
Sui modelli elettrici di nuova generazione che i cinesi stanno portando al debutto nel Vecchio Continente c'è molto curiosità. I tempi in cui le vetture costruite in Cina erano brutte copie di quelle europee con qualità costruttive discutibili, sono molto lontani. Oggi, case automobilistiche cinesi come BYD offrono prodotti moderni, di qualità e al passo con le richieste del mercato in termini di tecnologia, fermo restante che servirà una prova più approfondita e il responso dei clienti in termini di assistenza e lunghe percorrenze per avere un giudizio definitivo.
Quindi, come vanno le auto elettriche di BYD alla prima prova su strada? Abbiamo avuto modo di metterci alla guida del SUV ATTO 3, un modello pensato espressamente per i gusti dei clienti europei. Ma andiamo con ordine.
Partiamo dal nome che è molto particolare. BYD spiega che si tratta di un riferimento all'attosecondo che indica le frazioni infinitesimali di secondo. Questo nuovo SUV per il mercato europeo misura 4.455 mm di lunghezza, 1.875 mm di larghezza e 1.615 mm di altezza, con un passo di 2,72 metri. Il bagagliaio può contare su di una capacità di 440 litri che può salire a 1.338 litri abbattendo gli schienali dei sedili posteriori.
Si tratta, dunque, di un SUV di segmento C che è basato sulla piattaforma e-Platform 3.0. Può contare, ovviamente, sulle batterie Blade sviluppate internamente e che dispongono di celle del tipo LFP (litio-ferro fosfato). Grazie alla piattaforma dedicata alle auto elettriche, al passo lungo e agli sbalzi corti sia all'anteriore e sia al posteriore, il SUV è in grado di offrire molto spazio in rapporto a quanto offrono altri modelli di segmento analogo.
Il design adotta il linguaggio stilistico già visto su altri modelli BYD. Il frontale, in particolare, presenta lo stile "Dragon face", un chiaro riferimento alla mitologia cinese. All'interno dell'abitacolo troviamo alcune soluzioni curiose a partire dalla tasche delle portiere in cui sono presenti 3 corde di chitarra per "fermare" gli oggetti. Corde che possono essere "suonate" davvero.
Dentro c'è anche tanta tecnologia. Dietro al volante c'è lo schermo della strumentazione, probabilmente un po' piccolino. Le dimensioni ridotte, infatti, penalizzano la leggibilità. Dal sistema infotainment si gestiscono tutte le funzionalità principali dell'auto, climatizzazione incusa. Curiosità, il display touch da 12,8 pollici può ruotare da orizzontale a verticale. Sul tunnel centrale, oltre al selettore di marcia, troviamo una serie di pulsanti che permettono di gestire alcune funzioni dell'auto senza dover intervenire sull'infotainment (modalità di guida, il volume, le 4 frecce ed altro).
Il sistema di infotainment, basato su Android, si caratterizza per essere intuitivo ed estremamente fluido durante l'utilizzo. Aspetti non di poco conto che dimostrano l'attenzione di BYD per la tecnologia all'interno della vettura e un livello di sviluppo che, ad oggi, alcuni produttori tradizionali (e occidentali) non sono ancora riusciti a pareggiare.
Parlando di specifiche, il SUV BYD ATTO 3 può contare su di un motore da 150 kW (204 CV). Da 0 a 100 servono 7,3 secondi, mentre la velocità di punta raggiunge i 160 km/h (limitata elettronicamente). L'autonomia promessa nel ciclo WLTP è di 420 km grazie alla batteria da 60,48 kWh di capacità nominale. BYD dichiara 29 minuti per la ricarica in corrente continua dal 30 all'80% (potenza massima in corrente continua di 88 kW, in corrente alternata 11 kW).
Ma allora come va su strada questo SUV? Ho avuto modo di fare qualche km all'interno di un "circuito chiuso". Nonostante il percorso breve, ho potuto comunque saggiare alcune caratteristiche dell'auto come l'accelerazione nelle modalità Eco, Normale e Sport e la frenata. Anche per la frenata ci sono due modalità, Comfort e Sport. Lo sterzo appare leggero, abbastanza preciso e facile da utilizzare. Duque, lo collocherei nella media dei SUV di segmento C. Le modalità di recupero dell'energia sono due: Alta e Bassa. Le differenze, nell'uso, sono minime: non adatta a chi cerca la guida "one pedal".
Il peso di 1.700 kg non si sente alla guida e il SUV appare molto più leggero al volante: a differenza delle aspettative, il comportamento su strada è molto composto sia nelle chicane, sia sullo sconnesso, inquadrando tutto nell'ottica di una prova cittadina e senza mettere alla frusta l'auto in scenari più ostici come una serie di tornanti in salita e discesa. Il SUV si è ben comportato anche in frenata. Non c'è, infatti, quel beccheggio visto su altri modelli che porta ad una frenata un pochino più scomposta. La potenza c'è e i 204 CV si sentono tutti. La coppia non è stata specificata ma dovrebbe aggirarsi attorno ai 300 Nm.
Un'auto, dunque, che stupisce sia per gli interni, con materiali di buona qualità e un tentativo di fare un qualcosa di diverso dal solito a livello di design, sia per la guidabilità. Bene anche la visibilità grazie alle ampie superfici vetrate a disposizione. Insomma, un'auto a cui è facile "prendere le misure" già dal primo approccio. Molto facile e veloce trovare anche la giusta posizione di guida, segno che è stato fatto un buon lavoro dal punto di vista dell'ergonomia.
Un primo contatto positivo, ma il prezzo? In Germania si parte da 38 mila euro. Quando arriverà in Italia è possibile che possa avere un prezzo diverso, anche se non sappiamo se in meglio o in peggio. Infatti l'Italia è nella "terza ondata" dell'invasione Cinese, segno che non la vedremo prima della fine del 2023: riuscirà BYD a migliorare le economie di scala e quindi introdurla ad una cifra inferiore? Lo scopriremo con i prossimi annunci, ma non aspettatevela in preordine nei prossimi dodici mesi.
Per i consumi vi rimandiamo a quando potremo effettuare una prova più approfondita. Il percorso effettuato era troppo breve per una stima affidabile e realistica. Ricordiamo ancora una volta che BYD dichiara 420 km nel ciclo WLTP che diventano 565 km nel ciclo cittadino.
Dalle prime prove, però, sembra che sia possibile arrivare vicino a queste percorrenze. In Nord Europa è stato anche condotto un test con la BYD Tang che adotta la stessa tecnologia della ATTO 3 anche se offre maggiore potenza. Nel test è emerso una scarto tra la percorrenza dichiarata e quella reale dell'11%, dato tra i migliori del segmento e in linea con Tesla.
Commenti
Se mi va si..tu hai già comprato il BYDet?
e vuoi mettere guidarlo fumando una rossa sgasando con delle belle converse?^
ai cittadini di paesi nei quali gli stipendi sono cresciuti negli ultimi 30 anni (tutti tranne gli italiani)
BOY ATA sarebbe stato più accurato come nome.
In Francia non uscirà mai
Stai attento “bandiera rossa”, sei nel mirino, Biden non approva il tuo filo cinesi amo da rivoluzione culturale…
A chi guardando le caratteristiche tecniche scopre che questa è l'unica auto long range con batterie LFP (su MG e Tesla solo standard range), che possono durare circa 3 volte i cicli di carica e scarica delle altre batterie.
Inoltre essendo LFP la puoi caricare sempre fino al 100%.
Infine le Blade Battery sono le batterie più sicure in quanto non sooggette a incendio
sapete quando uscirà la Byd-et?
Effettivamente è proprio la stessa cosa... Con questo non sto dicendo che il bydone valga 40k eh...
Sì beh, i numeri maggiori le elettriche li fanno in Cina, per cui grazie al cavolo che le cinesi sono ai primi posti...
Beh, ovvio.
In questo caso si parla di picco (tra l'altro solo in condizioni ideali, quindi temperatura esterna, temperatura batteria, SoC ridotto, ecc.)
"Lo scopriremo con i prossimi annunci,..."
Lo scopriremo solo sopravvivendo...
In effetti, la bella esperienza di guidare un trattore vestito da auto…
Questo vuol dire che ricarica da 0 a 100% in 20 minuti? Assolutamente no, la curva di carica di una batteria dipende da molti fattori
il problema è che appena entra in europa gli mettono un dazio enorme mi pare del 15%
Quindi è un mistero perché questa carichi più lentamente, quando anche una economica MG4 carica a 120...
Le Model 3 Standard Range caricava a 170kW
La nuova MY RWD, che avrà batteria LFP di circa 60 kWh (e probabilmente, dopo le prime, saranno anche prodotte da BYD), carica a 170 kW.
Meglio, un Diesel in più disponibile
Io dopo una vita di Diesel ho preso un benzina.
Manco morto ci risalirei su una macchina a gasolio.
Ti piace sognare? Si! Guarda le recensioni di auto che non potrai mai comprare!
Come linea non è malvagia, per essere elettrica... Il prezzo non mi sembra molto aggressivo come ci si aspetterebbe da un brand cinese
Ahahahh a meno di 40mila mi compro un Serie 3 Touring con poco più di 2 anni e un bel dieselone da 190 cavalli su…compratevi sto Bydone
"sperimentare" hai detto bene. Non "sperimento" cacciando 40mila euro
Al momento è meglio sperimentare una elettrica, mantenendo nel box una rassicurante endotermica: io non sono disposto a pagare più di 12.000 euro, al netto degli incentivi. Per una spesa maggiore…passo.
Queste macchine “medie” con batterie al litio non mi convincono…temo ci sia dietro una bella bidonata. A parte il look generale che ricorda più uno stereo Aiwa degli anni ottanta che un’automobile.
Comunque no: la MG4 Electric è prodotta a Ningde, Fujian (Cina).
La MG ZS EV è a sua volta prodotta in Cina, in Tailandia e in India.
Quindi no: spese di trasporto e dazi sono gli stessi.
col c4zz0 che spendo 40k per sta cinesata, manco ad averceli.
E poi i km reali saranno tra 250 e 300
Ma anche molti più costi di gestione personale, però.
- 40 mila.
Hanno già leggermente cambiato la curva di ricarica sulle 4680 che comunque saranno sempre più lente di quelle più piccole a parità di chimica.
Ora 10-80% ci mette circa 30 minuti
rendiamoci conto che ora festeggiamo i "solo 40mila", nel frattempo il budget per l'italiano è è tra 0 cioè riparar ela diesel vecchia di 18-20 anni e 15-20mila max max per chi deve viaggiare tanto e deve cambiarla
Se la vendono a 20k, vuol dire che il costo delle EV non è poi così alto.
Se ne vendono così tante è perché attraggono.
Il mercato cinese EV è raddoppiato quest'anno. Quindi non era così facile.
secondo me riuscita come auto
È una batteria da 60 kW, non puoi fare molto di più
MG dovrebbe assemblare ancora in UK, meno spese di trasporto e dazi
BYD ricarica dal 30% all'80% in 29 minuti (50%), a me sembra che ci sia una bella differenza, le ricariche che hai messo te sono del 71% - 81% - 88%. Anche calcolando una curva costante di ricarica per ricaricare del 71% la BYD ci metterebbe più di 41 minuti, con le curve invece reali ce ne metterebbe di più.
Mi sembra davvero strano che BYD, che produce anche le batterie, abbia come potenza massima di ricarica in DC di soli 88kw.
Trovami qualcosa di simile come dimensioni e autonomia, non cinese come prezzo. Niente minimo sono 10 mila euro in più...
Mg sono anni che è tornata in Europa, cominciando dall'Inghilterra, quindi si I costi sono anni che li paga, detto questo, evidentemente sono posizionamenti di mercato, e sarà lo stesso mercato a punire o premiare
MG è tornata in Italia da neppure due anni: prima dell'acquisizione cinese, era scomparsa in tutta Europa.
I costi si assomigliano per tutti: aggiungere un ulteriore sovrapprezzo di 9.000 € è un furto.
Perché i costi sono uguali per tutti? Mg sono anni che vende in Europa, ha anche una gamma di auto termiche, evidentemente ammortizza meglio i costi
Qui viene più cara della Cina o no?
Peccato che per portarla da noi devi aggiungere, costo trasporto, tasse, costi omologazioni europee
Si devono pagare importazioni e dazi...che si mangiano l'eventuale competitività se vogliono avere gli stessi standard di sicurezza e prestazioni
E ti credo in Cina la vendono a 20'000€ ed hanno un un miliardo abbondante di possibili acquirenti, Ponzi ponzi popo popo... Piace vincere facile?
Quanto prendi di stipendio al mese?
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