L'autoradio a rischio estinzione: AGCOM lancia l'allarme

C’era una volta l’autoradio, un dispositivo che nelle vecchie auto “analogiche” era importantissimo. Permetteva di rimanere informati, ascoltare la musica e per molti era uno strumento fondamentale per seguire i risultati del calcio la domenica quando si era in giro con la famiglia. Oggi, l’autoradio rischia di scomparire dalle auto e l’allarme lo ha lanciato l’AGCOM. Con l’avvento del digitale le cose stanno cambiando radicalmente e come evidenzia l’Autorità, già oggi molte case automobilistiche stanno lanciando sul mercato vetture sprovviste dell’autoradio. Al suo posto, delle interfacce USB per veicolare contenuti digitali.

Per AGCOM c’è quindi il rischio che molti italiani vengano tagliati fuori dell’utilizzo della radio in auto. E non si tratterebbe di pochi dato che è stato stimato che ogni giorno gli italiani che ascoltano quotidianamente la radio sulle loro vetture sono circa 26 milioni.

Uno strumento di informazione, democrazia e pluralismo che rischia seriamente di scomparire. Alcune case automobilistiche stanno, infatti, già producendo modelli di vetture sprovvisti della classica autoradio e dotati solo di una interfaccia usb per veicolare, evidentemente, piattaforme digitali.

APPELLO AL GOVERNO

Vista la situazione, l’AGCOM ha deciso di inviare una segnalazione al Governo per sollecitare una valutazione sul caso e pare che anche in Parlamento sia già in corso un dibattito per un intervento legislativo a tutela delle norme italiane e comunitarie sulla radio. L’obiettivo è quindi quello di salvare l’autoradio. Secondo l’Autorità, non sono a rischio solo migliaia di posti di lavoro ma anche un fondamentale presidio della nostra democrazia.

Il rischio a cui stiamo andando incontro è un rischio, al momento, sottovalutato. Ci sono importanti case automobilistiche, ma anche produttori delle piccole auto elettriche molto usate dai giovani, che hanno eliminato le autoradio. Tutti andrebbero educati all’utilizzo di un meraviglioso strumento, che è la radio, che stanno uscendo in produzione non più con la classica autoradio, in grado di garantire quello che prevede il codice della comunicazione, cioè la disponibilità della tecnologia almeno Dab o Fm. Non uscendo più con autoradio ma con un display, quindi con un’interfaccia USB che può veicolare altre piattaforme, per adesso solo musicali, ma in futuro magari anche di informazione, di fatto mettono fuori gioco l’accesso alla radio. Dal nostro punto di vista, come autorità di controllo e di garanzia sulle comunicazioni, questo è un allarme che abbiamo segnalato con una nota ufficiale anche al Governo.