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SK On e la ricerca sulle batterie allo stato solido con la sinterizzazione fotonica

Sk On utilizza la sinterizzazione fotonica per le batterie allo stato solido

SK On e la ricerca sulle batterie allo stato solido con la sinterizzazione fotonica
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Mario Brambilla
Mario Brambilla
Pubblicato il 14 gen 2025

Il produttore sudcoreano di batterie SK On ha rivelato nuovi e promettenti sviluppi nella ricerca sulle batterie allo stato solido, sfruttando il potenziale della sinterizzazione fotonica. Questa tecnologia, che utilizza potenti fasci di energia luminosa per creare elettroliti solidi, trae origine dalla produzione di circuiti stampati e si prospetta come una svolta nel settore.

L’azienda collabora attivamente con università e istituzioni coreane, come il Korea Institute of Ceramic Engineering and Technology, per trasferire l’uso della sinterizzazione fotonica alla fabbricazione di elettroliti solidi ibridi, combinando materiali organici e inorganici. Questo approccio mira a superare i limiti del trattamento termico tradizionale, che richiede temperature superiori ai 1.000°C e oltre 10 ore di lavorazione, accompagnati da alti costi e fragilità dei materiali.

LIMITI SUPERATI?

La nuova tecnica accelera il processo a temperature più basse, utilizzando coloranti inorganici per ridurre al minimo la perdita di energia luminosa. Il risultato è una microstruttura porosa altamente uniforme che migliora la resistenza e la durata dei materiali, come confermano i test sulle batterie realizzate con elettroliti ibridi di ossido e polimero in gel, caratterizzate da una notevole durata del ciclo.

SK On ha collaborato con la Seoul National University per studiare i catodi LMRO, interessanti per la loro ricchezza di litio e manganese, che li rende più economici rispetto ai tradizionali nichel e cobalto. Nonostante le sfide tecniche come la generazione di gas e il decadimento della tensione, sono riusciti a migliorare la stabilità delle batterie allo stato solido a base di solfuri.

PIU’ STABILITA’

I ricercatori hanno poi identificato che il rilascio di ossigeno durante i cicli di carica e scarica danneggia gli elettroliti solidi, deteriorando le prestazioni. Per ovviare a ciò, è stato sviluppato uno speciale rivestimento in grado di inibire il rilascio di ossigeno, migliorando la stabilità delle batterie.

Con piani per prototipi commerciali delle batterie allo stato solido attesi entro il 2027 e il 2029, e la realizzazione di un impianto pilota previsto per il 2025 a Daejeon, SK On crede fortemente "nelle sinergie con il mondo accademico. Siamo pronti a guidare l’evoluzione delle batterie di nuova generazione". Queste le parole di Kisoo Park, responsabile R&D di SK On.

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