
22 Dicembre 2022
Continua il calo del mercato auto usate in Italia anche nel mese di novembre 2022. Secondo i dati di ACI, c'è stato una flessione dell’8,3% dei passaggi di proprietà al netto delle minivolture rispetto allo stesso mese dello scorso anno (234.631 contro 255.995). Invece, sono in aumento le minivolture con una crescita nel mese di novembre del 6,3%. Nello scorso mese, ogni 100 auto nuove, ne sono state vendute 198 usate. Si sale a 205 prendendo a riferimento i primi 11 mesi del 2022.
Per quanto riguarda i dati relativi alle alimentazioni, diesel e benzina rimangono le motorizzazioni preferite, seppure con tre punti percentuali in meno a novembre per i diesel (45.5%) e un incremento di due punti percentuali per i modelli a benzina (39,3%). La quota delle ibride si ferma al 3,7%. Come riporta ACI, il mercato di seconda mano delle elettriche stenta ancora a decollare (0,4%). Relativamente ai minipassaggi, in cima alla classifica troviamo i modelli diesel, pure se in calo dal 54,8% di quota di novembre 2021 all’attuale 51,4% di novembre 2022. L’incidenza delle ibride a benzina raggiunge, invece, il 6,3%.
Parlando delle radiazione delle autovetture, novembre 2022 chiude ampiamente in negativo. Secondo il rapporto, c'è stato addirittura un calo del 29,1% rispetto allo stesso mese del 2021. Si tratta, esattamente, di 79.983 pratiche (numero più basso in assoluto per novembre) contro le 112.738 dello stesso mese dello scorso anno.
Dunque, il tasso di sostituzione mensile si è attestato a 0,68, cioè ogni 100 auto nuove ne sono state radiate 86. Dato che sale complessivamente a 0,79 nei primi undici mesi dell’anno.
Citroen C5 Aircross Plug-in Hybrid alla prova del pendolare: consumi e comfort
Polestar 2: prova su strada, l'elettrica che copia Tesla (e non è un male) | Video
Euro 7 ufficiale: lo stringente standard in vigore per le auto da luglio 2025
Auto elettrica fa rima con casa e indipendenza energetica | Un caffè con Silla
Commenti
Un saluto ai poweri monopattinatori.
Concordo, i prezzi attuali sono mostruosamente alti per quello che viene offerto
Crolla.
Al netto delle aziendale e dei NLT il dato è molto più negativo.
Perchè tolgo le aziendali e NLT? Perchè spessissimo le aziendali sono collegati a contratti di lavoro e spessissimo sono in noleggio operativo aziendale e per le aziende non è facile non sostituire l'auto. Si possono fare meno nuovi contratti con auto inclusa ai neo assunti ma chi ha l'auto nel suo contratto di lavoro o di incentivazione è difficile dirgli che si deve comprare l'auto. Il Noleggio a lungo termine per privati invece è un dato che cresce perchè in una fase di transizione tecnologica veloce come l'attuale molti privati trovano meno rischioso noleggiare l'auto per non avere problemi di rivendita di un prodotto obsoleto.
In generale quel che emerge è che chi ha l'auto per adesso se la tiene e allunga il periodo medio di sostituzione e questo a mio avviso è determinato in gran parte dai prezzi alti e dall'altro dall'evoluzione tecnologica rapidissima che mette in attesa chi potrebbe cambiare l'auto ma siccome quella che ha va bene, aspetta il nuovo modello per un anno o due in più; questo determina anche una diminuzione di disponibilitá dell'usato.
Mi pare più che normale: i prezzi sono assurdi. Anzi, secondo me gli italiani dovrebbero comprare molto meno.