Mercato auto Europa 2022, anche a maggio continua il calo delle immatricolazioni
Continua il momento negativo per il mercato auto europeo.

Continua il momento di difficoltà per il mercato auto europeo 2022. Secondo i dati di ACEA, nel mese di maggio sono state immatricolate, a livello di Unione Europea, 791.546 vetture, pari ad un calo dell'11,2% rispetto allo stesso periodo del 2021. L'associazione evidenzia che si tratta del decimo calo consecutivo. Per quanto la flessione di maggio sia importante è comunque più contenuta di quella del mese di aprile (-20,6%) e del mese di marzo (-20,5%).
Tornando a maggio 2022, tutti e 4 i mercati principali hanno registrato un calo a doppia cifra. Peggio di tutti ha fatto l'Italia con -15,1%. A seguire Spagna (-10,9%), Germania (-10,2%) e Francia (-10,1%). Volendo guardare ai primi 5 mesi dell'anno, le immatricolazioni a livello dell'Unione Europea mostrano un calo del 13,7%. Risultati che dipendono, come sappiamo, da diverse problematiche come la crisi economica e la mancanza di nuove auto sul mercato per i problemi di produzione delle case automobilistiche.
Volendo includere anche i Paesi EFTA e il Regno Unito, a maggio 2022 ci sono state 948.149 immatricolazioni pari ad una flessione del 12,5% sul 2021. Guardando ai numeri del 2019, pre-covid, in Unione Europea erano state immatricolate 1.400.518 auto. Si tratta di un dato che include, però, anche il Regno Unito.
Tornando ai dati di maggio, i numeri dei Gruppi automobilistici sono per lo più negativi, con poche sorprese. A livello di Unione Europea, il Gruppo Volkswagen ha chiuso il mese con un calo del 19,6%. Stellantis, invece, termina maggio con una flessione del 14,6%. Il Gruppo Renault, invece, mette a segno un -10,3%.
Segno positivo, invece, per il Gruppo Hyundai che sale del 9,8%. Bene anche Toyota con un +5,1%. Il mercato automobilistico dell'Unione Europea continua a vivere una situazione complessa che potrebbe durare ancora a lungo vista la situazione attuale di forte instabilità. Non rimane che attendere i dati di giugno per fare un bilancio della prima metà del 2022.
[Fonte dati: ACEA]