
23 Giugno 2022
Lightyear, azienda olandese nota per aver sviluppato la One, una vettura elettrica che si ricarica anche utilizzando l'energia del Sole, ha annunciato di aver raccolto finanziamenti nel 2021 pari a 93 milioni di euro. Fondi che saranno utilizzati per completare lo sviluppo del veicolo, avviare la sua produzione e permettere all'azienda di espandere le sue attività.
Tra gli ultimi investitori, Cooperation DELA, una compagnia assicurativa olandese e Joop van Caldenborgh, un imprenditore olandese noto per essere anche un collezionista d'arte e il fondatore del Museum Voorlinden. Tra le maggiori realtà che hanno creduto in questo progetto, la multinazionale SHV che ha investito all'inizio dell'anno 20 milioni di euro. Grazie a questi finanziatori, la Lightyear One potrà arrivare nelle mani di tutti coloro che l'avevano prenotata nel 2022.
Un modello, comunque, per pochi fortunati visto che il prezzo è di circa 150 mila euro più tasse. Ma i piani della società olandese vanno oltre. Per il 2024 si è posta l'obiettivo di lanciare un modello per il mercato di massa. Per farlo, Lightyear sta valutando nuove opzioni per ulteriori raccolte fondi.
Le caratteristiche dell'auto sono molto interessanti, in particolare quelle sulla sua efficienza. All'inizio di luglio, Lightyear aveva comunicato di essere riuscita a percorrere con un pieno di energia della batteria da 60 kWh una distanza di 710 km. Test effettuato ad una velocità media di circa 83-84 km/h per un consumo di 137 Wh/miglia.
I pannelli solari (collocati sul tetto e sul cofano per una superficie pari a 5 metri quadrati) avevano permesso di ottenere 3,4 kWh di energia pari ad un'autonomia di circa 40 km. Per ottimizzare l'efficienza, l'auto dispone di pneumatici sviluppati appositamente da Bridgestone. Complessivamente, saranno costruiti 946 esemplari della vettura. Lex Hoefsloot, CEO e co-fondatore di Lightyear, ha dichiarato:
Grazie alla fiducia e ai finanziamenti ricevuti dai nostri investitori, possiamo crescere ulteriormente come azienda e portare il nostro modello esclusivo Lightyear One sul mercato nel 2022. Siamo molto grati per il supporto di tutti i nostri investitori e felici di accoglierne altri lungo il nostro viaggio per creare un futuro più sostenibile.
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Commenti
Assolutamente nessuno, non ho detto di essere contro. Dico solo che, per esempio, in un condominio magari riusciamo a coprire il 30% del fabbisogno, quindi dobbiamo coprire il restante 70% in qualche modo, e le tecnologie attuali di fotovoltaico ed eolico più accumulo non ce lo permettono. Non è che voglio aspettare, è che proprio non si può.
Quando usciranno tecnologie che permetteranno di alimentare elettricamente un condominio con un tetto di 150m2 e 7 piani (e uno storage annesso di dimensioni accettabili) si potrà dire che abbiamo una soluzione, ma per ora abbiamo soltanto una soluzione parziale che permette di dare un contributo, ma che non risolve il problema di base, cioè che siamo ancora troppo dipendenti dalle fonti fossili.
I pannelli mettiamoli pure ovunque si possa, qualunque contributo alla decarbonizzazione è un dovere, basta non illudersi che questa sarà la soluzione
Mi raccomando aspetta sempre...
Mi chiedo che fastidio possano dare sui tetti...
Finché si parla della famiglia che vive nella villetta, in alcune condizioni si riesce quasi a non prelevare energia dalla rete. Ma se già parliamo di condomini, o di aziende, la cosa diventa più complicata.
Solo pensare di ricoprire l'Italia con pannelli e relativi accumuli per soddisfare gran parte del fabbisogno è qualcosa di infattibile sia paesaggisticamente che economicamente. Se poi tra 10 anni ci saranno batterie 1000 volte più dense, 1000 volte meno costose, e pannelli che rendono 10 volte gli attuali allora sarà tutt'altro discorso, ma pensare che la tecnologia attuale sia già pronta è una follia
pannelli e batterie hanno vita limitata
Ma va.. ma che conclusioni trai sui fotovoltaici? C'è solo poca superficie rispetto all'uso.
da un contributo ai consumi e si può applicare alle superfici facilmente. Può permettere di ridurre molto le emissioni producendo il proprio consumo giornaliero o quasi
Chi abita a Milano non la può usare
Ma per piacere. La sion motors (che è più brutta della multipla) o la solar aptera sono esempi riusciti. Se su una macchina normale riesci in condizioni normali a abbattere un 25-50% di autonomia dal sole sul tragitto giornaliero è tanta roba!
Probabilmente si arriverà a un punto in cui l'efficienza dei pannelli renderà utilizzabile, in alcuni contesti, questa integrazione, ma secondo me siamo parecchio lontani. Questo dovrebbe anche far capire come mai i pannelli da soli non bastano per la transizione energetica. Se non ho capito male questa auto, se lasciata al sole tutto il giorno, permette a stento di fare un tragitto casa-lavoro medio. Ovviamente solo d'estate e solo in giornate soleggiate.
L'auto fotovoltaica, non è come le trovate di Archimede nelle vignette comiche, ma poco ci manca.
E' una di quelle fissazioni che continuano ad albergare in alcuni, come l'auto volante (soprattutto se più auto che volante, e non intendo lo sterzo).
Già mettere insieme due cose che funzionano separatamente (tipo l'auto e l'aereo) fa sommare i difetti, quindi deve essere una cosa molto specifica ed utile (tipo l'idrovolante, in parte "barca" ed in parte aereo) ma se poi vuoi usare una roba che funziona poco nelle migliori condizioni e metterla pure male... beh, si torna ad Archimede di prima, con la ruota gigante con le scarpe attaccate intorno